sabato 10 settembre 2016

Batteri resistenti agli antibiotici nel 63% della carne di pollo, l’allarme di Altroconsumo (PETIZIONE)


Il problema dei batteri resistenti agli antibiotici parte dagli allevamenti e arriva nei nostri piatti. Altroconsumo ha individuato l’antibiotico resistenza in 25 campioni di carne di pollo su 40, il 63% del totale. I prodotti erano stati acquistati a Roma e a Milano.
Altroconsumo ha analizzato 40 petti di pollo e nella maggior parte dei casi ha trovato Escherichia coli resistente agli antibiotici, farmaci troppo usati negli allevamenti. Il rischio che gli antibiotici diventino inefficaci anche per l’uomo è dietro l’angolo.
  
La carne di pollo che da alcuni è considerata ‘più sana e magra’ rispetto alla carne rossa nasconde il problema dei batteri resistenti agli antibiotici. E’ ormai noto che negli allevamenti di polli vi sia un vero e proprio abuso nella somministrazione di farmaci e antibiotici. L’antibiotico-resistenza dei batteri ritrovati nella carne di pollo ne è la prova.
Secondo Altroconsumo se non si maneggia e non si cuoce bene la carne di pollo si rischia che i superbatteri possano trasferire la propria resistenza anche ad altri microrganismi presenti nel nostro corpo. L’antibiotico potrebbe non essere più sufficiente per curarci, come ha sottolineato Altroconsumo.

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venerdì 9 settembre 2016

Firenze, maxi condanna per frode ai vertici dell'azienda Menarini

Dieci anni e sei mesi alla presidente del gruppo farmaceutico Lucia Aleotti, 7 e mezzo al fratello. Ordinata confisca di un miliardo di euro in conti esteri. La difesa: "ricorreremo un appello". Caduta l'accusa di truffa


I due fratelli Aleotti, entrambi condannati
Condannati i vertici della casa farmaceutica Menarini. La presidente Lucia Aleotti condannata a 10 anni e sei mesi per riciclaggio da frode fiscale, 7 anni e mezzo al fratello, Giovanni Aleotti, vipresidente, per gli stessi reati. Lucia Aleotti è stata condannata anche per corruzione. Ordinata la confisca per un miliardo di euro nei conti all'estero della famiglia. E' caduta invece l'accusa di truffa. La più grande casa farmaceutica italiana, la Menarini di Firenze, era infatti accusata di essere diventata tale perpetrando per quasi trent'anni, dal 1984 al 2010, una colossale frode ai danni del sistema sanitario nazionale. Usando società estere fittizie per l'acquisto dei principi attivi dei farmaci, ne avrebbe aumentato il prezzo finale grazie a una serie di false fatturazioni. Lo Stato, rimborsando medicinali con prezzi gonfiati, ci avrebbe rimesso 860 milioni di euro. La famiglia Aleotti, proprietaria della Menarini, ci avrebbe guadagnato oltre mezzo miliardo di euro: quei soldi sarebbero stati riciclati all’estero insieme con altri proventi illeciti accumulati grazie alla corruzione e a numerosi reati di frode fiscale, per un totale di circa 1.2 miliardi di euro. Assolti tutti gli altri imputati compreso la madre dei due fratelli, Massimiliana Landini. Gli altri imputati assolti sono Giovanni Cresci, Licia Proietti e Sandro Casini. Per alcuni capi di imputazione - tra cui la truffa - anche i due fratelli Aleotti sono stati comunque assolti.

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giovedì 8 settembre 2016

Come dimagrire bevendo birra, la scoperta: “Ecco la dose che fa perdere peso e aiuta il cuore”

Come dimagrire bevendo birra? Secondo questi studi è possibile ma solo se assunta nella giusta quantità. Ecco la dose che fa perdere peso e aiuta (anche) il cuore, come riporta Sostenitori.info.

 

Come dimagrire bevendo birra? 
Chiara, rossa o scura, industriale o artigianale, a bassa o alta gradazione alcolica: sono tantissime le tipologie di birra presenti sul mercato ed in grado di accontentare tutti i palati.
La birra è una bevanda antichissima. Nata infatti dalla fermentazione dei cereali, nell’Antico Egitto questa veniva somministrata fin dall’infanzia. Era considerata una vera e propria medicina.
Ancora oggi sono tanti gli studi condotti per valutare i suoi effetti benefici sulla salute. 
Sembrerebbe infatti che un consumo moderato di birra abbia effetti benefici sul nostro organismo.
Riduce il rischio di problemi cardiovascolari, renali, di ipertensione, e favorisce i processi digestivi.
Inoltre grazie alla presenza dei flavonoidi contenuti nel luppolo, composti polifenolici ad attività antiossidante, la birra aiuta a contrastare i radicali liberi prevenendo i danni provocati dall’invecchiamento cellulare.

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venerdì 2 settembre 2016

Frutta secca: quale scegliere per migliorare i disturbi più comuni



Con il nome di frutta secca si fa riferimento ad una serie molto vasta di alimenti dagli eccezionali valori nutrizionali. Noci, nocciole, mandorle, pistacchi, ecc. sono ricchi di proprietà e benefici che possono essere sfruttati per contrastare diversi problemi di salute o prevenire la loro comparsa. 
La frutta secca è un alimento completo il cui consumo è raccomandato a chi segue una dieta sana. Tra i vantaggi maggiori che offre c’è sicuramente la grande ricchezza di grassi vegetali buoni oltre che la presenza, in alcuni di questi frutti, di acido alfa-linolenico (Omega 3 ) benefico per la salute del cuore e per altre funzioni del nostro organismo.

Naturalmente tutti i vantaggi possono essere sfruttati consumando frutta secca pura, evitando quindi prodotti industriali in cui questi cibi sono addizionati con sale, zuccheri, aromi, ecc. Un'ottima soluzione è quella di sgranocchiare la frutta secca che preferite (variando) come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio ma anche inserendola all’interno della vostra colazione.

Vediamo allora 10 situazioni e patologie in cui mangiare frutta secca può aiutare:

1) COLESTEROLO ALTO

Sicuramente le noci sono un frutto particolarmente benefico per la salute cardiovascolare e dunque anche per chi soffre di colesterolo alto. Contengono infatti acidi grassi essenziali che aiutano a controllare i livelli di grasso nel sangue. A questo scopo si consiglia un consumo giornaliero di noci pari a 50-60 grammi. Consigliato anche il consumo di nocciole, che abbassano i livelli di omocisteina (aminoacido che può danneggiare il rivestimento delle arterie) e le mandorle con la pelle (ricca in flavonoidi benefici per il cuore).




2) DIABETE

La frutta secca fornisce una grande quantità e varietà di sali minerali tra cui magnesio, calcio, fosforo, ferro, potassio, selenio. E’ in particolare il magnesio che si è dimostrato utile nei confronti del diabete in quanto combatte l’insulino resistenza e dunque previene la comparsa della malattia. Cosa mangiare allora? Soprattutto anacardi, mandorle e pinoli. Anche carenze di potassio possono favorire il rischio diabete, in questo senso molto utili risultano i pistacchi che ne contengono una quantità notevole.

3) STITICHEZZA

Per risolvere il problema della stitichezza si consiglia, oltre a bere molta acqua, di aumentare l’apporto di fibre utili alla motilità intestinale. Invece delle classiche prugne potete sperimentare l’effetto benefico dei pistacchi oppure delle noci di macadamia o ancora delle tradizionali noci. Anche questi frutti infatti sono ricchi di fibre e, se consumati ogni giorno, possono aiutare a ritrovare una certa regolarità.

4) SOVRAPPESO

Siamo abituati a pensare alla frutta secca come qualcosa che fa ingrassare e dunque assolutamente da evitare in caso si segua una dieta dimagrante. Non è affatto così, al contrario alcuni tra questi frutti hanno dimostrato capacità di aiutare a mantenere il peso forma, ovviamente consumati con moderazione e all’interno di una più generale sana alimentazione. Si è visto che coloro che consumano spesso in particolare noci, nocciole e mandorle hanno un minor rischio di aumento di peso e di sviluppare obesità in futuro. Ciò sarebbe dovuto al senso di sazietà che si ottiene grazie all’utilizzo di frutta secca come spuntino o a colazione.


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Alzheimer, farmaco fa scomparire placche al cervello in un anno

Studio preliminare ma 'incoraggiante',rallenta declino cognitivo

Un farmaco, nei test preliminari sull'uomo, ha mostrato la capacità di diminuire la quantità di placche amiloidi, l'accumulo di proteine nel cervello cheè considerata la causa dell'Alzheimer. Lo afferma uno studio pubblicato sulla rivista Nature, secondo cui ci sarebbero nei pazienti anche segni di rallentamento del declino cognitivo.

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giovedì 1 settembre 2016

Saviano e web contro Fertility day, insulta chi non ha figli

Lorenzin, e' prevenzione non diciamo di fare piu' figli

 

C'è anche quello dello scrittore Roberto Saviano tra i migliaia di tweet che stanno criticando il 'Fertility Day', l'iniziativa del ministero della Salute per informare le donne sui problemi legati alla fertilità. L'hashtag è ormai top trend su Facebook, con molti commenti negativi soprattutto di donne.

"Il #fertilityday è un insulto a tutti - scrive lo scrittore, che fa anche una disamina molto critica dei manifesti pubblicati dal ministero -, a chi non riesce a procreare e a chi vorrebbe ma non ha lavoro. E il 22 mi rovinerà il compleanno".

Due le critiche principali alla campagna, che ha slogan come 'Sbrigati, non aspettare la cicogna' o 'La fertilità è un bene comune'. Da una parte si afferma che il problema principale che ostacola la maternità è di tipo economico, dall'altra si accusano gli slogan di colpevolizzare le donne che, per volontà o per altri problemi, non hanno fatto figli, una retorica che richiama secondo alcuni quella fascista. "In un Paese con il tasso di disoccupazione come quello italiano, dove chi ha talento, ambizioni e speranze emigra - scrive ad esempio Saviano - dove chi non ha la solidità economica di un famiglia che possa garantire studi e accesso alla professione, lascia il Paese, sembra una presa in giro".

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Fertility Day: da Usa a Gb, le campagne flop

Fertility Day, Lorenzin, rivedremo due cartoline

 

 

martedì 30 agosto 2016

Il Prof. Neumivakin rivela i 10 segreti della salute

Il Prof. Ivan Neumivakin ex capo del programma di risanamento degli astronauti per il governo russo è stato il Direttore del Dipartimento di Sviluppo delle Cure Sanitarie per gli astronauti su voli di durata variabile.
  • Colazione da re, pranzo da principi e cena da poveri.  Mangiamo 4-5 volte più del necessario. E tutto il cibo  “in più” è un lavoro per i medici, se non oggi, lo sarà domani.
  • Digiuno intermittente. Il digiuno praticato periodicamente (16,24, 36, 48 o 72 ore) stimola l’evacuazione delle tossine, migliora l’assimilazione dei nutrienti, la rigenerazione dei tessuti e rinnova e rafforza il sistema immunitario.
  • Se non mastichi bene il cibo diventa veleno. “Dobbiamo non ingoiare il cibo, ma masticarlo  molto bene, praticamente, “berlo”. Avete ingoiato il boccone senza masticarlo. Questo si copre solo superficialmente con l’acido cloridrico che non può penetrare dentro il boccone. Ma la cosa più grave è che questo acido si diluisce con l’acqua bevuta alla fine del pasto; la sua concentrazione è ridotta e, come risultato, il cibo non si digerisce. Tutto ciò che avete mangiato diventa “scorie”, prodotti di metabolismo non  digeriti.”
  • Mangiare sempre prima delle 19 e almeno 4 ore prima di andare a letto. Infatti “se mangiate dopo le sette di sera, non sarete mai sani. L’insulina che secerne il pancreas alle 19,  impiega due ore per trattare il cibo. Se avete mangiato qualcosa di dolce, l’insulina non permetterà l’innalzamento del livello dello zucchero oltre la norma. Ma a partire dal 21 il pancreas e lo stomaco devono dormire, e a quest’ora devono essere liberi dal cibo. A questo punto, passeranno la staffetta alla ghiandola pineale che  rilascia la melatonina, alle 23.”
  • Fare attività fisica. Attiva il metabolismo, favorisce l’ossigenazione dei tessuti, stimola il sistema linfatico e quindi l’azione purificante del sistema immunitario, stimola la fuoriuscita delle tossine, favorisce la purificazione del sangue. Ivan afferma ” I muscoli dentro i quali si trovano i vasi; sono le pompe che spingono il sangue in su. Se il padrone del corpo non lo cura, non fa lo sport, non allena i muscoli del tronco e delle gambe, arriva l’arteriosclerosi, arrivano le varici, ecc.  Il sangue, in presenza delle scorie, si addensa e il cuore deve applicare molti sforzi per  spingere questo sangue. Prima sorge l’ipertrofia del ventricolo sinistro, poi le aritmie, poi l’infarto o l’ictus. Non ce la fa il cuore, a lavorare al posto di più di 500 muscoli che devono pompare il sangue. Il cuore deve lavorare con il cuore non denso ma liquido”
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L'olio d'oliva riduce del 23% il rischio di morire di tumore

Lo rivela un nuovo studio che sottolinea anche che il suo consumo regolare aiuta anche a prevenire fino a un quarto delle malattie cardiovas...