mercoledì 22 gennaio 2020

Tumore vescica, in Ue un caso su 20 associato all' acqua del rubinetto

6.561 casi all'anno collegati ai contaminanti


Il 5% dei casi di tumore alla vescica in Europa, uno su 20, sarebbe collegato a prodotti chimici presenti nell'acqua di rubinetto, per un totale di 6.561 casi l'anno in 26 paesi del continente. E' quanto stima uno studio pubblicato su Environmental Health Perspectives, da cui emerge che concentrazioni massime dei contaminanti hanno superato il limite di 100 microgrammi per litro in 9 paesi, inclusa l'Italia. Ricerche precedenti hanno trovato un'associazione tra cancro alla vescica e l'esposizione a lungo termine a un gruppo di sostanze chimiche chiamate trialometani (THM), come il cloroformio, risultate cancerogene negli studi sugli animali e che si formano come sottoprodotto indesiderato quando l'acqua viene disinfettata negli impianti. Per stimare l'entità del problema, i ricercatori del Barcelona Institute for Global Health, hanno analizzato la presenza di sostanze chimiche nell'acqua potabile negli stati UE tra il 2005 e il 2018, inviando questionari agli organismi responsabili della qualità delle acque nazionali. 

I dati sono stati ottenuti per 26 paesi, mancano Bulgaria e Romania. La media annua stimata dei livelli di trialometani è stata di 11,7 microgrammi per litro, o Paesi con le medie più basse sono risultati essere Danimarca e Paesi Bassi (0,2 microgrammi), i valori medi più elevati sono stati invece osservati a Cipro (66,2 microgrammi) e a Malta (49,4).
Se invece delle medie si considerano i picchi massimi, in 9 Paesi sono stati rilevati dei livelli di trilometani superiori a 100 microgrammi per litro (valore limite UE): ovvero Gran Bretagna, Spagna, Cipro, Estonia, Ungheria, Irlanda, Italia, Polonia e Portogallo. I ricercatori hanno stimato il numero di casi di cancro alla vescica attribuibili utilizzando i tassi di incidenza e i livelli di trilometani.


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sabato 18 gennaio 2020

Ripresa più rapida dopo un allenamento? Prova l’allungamento in sauna!

La presentatrice tv Federica Torti vi spiega come riprendersi più velocemente dopo un allenamento con la seconda parte degli esercizi di stretching realizzabili in una sauna

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mercoledì 15 gennaio 2020

Digiuno per chi fa sport? Ecco come deve essere

La dottoressa Claudia Delpiano, dietista e biologa nutrizionista, spiega come deve essere fatto il digiuno di chi si allena


Dopo le feste e i cenoni, è tempo di penitenza a tavola. Tra diete di tutti i tipi, c’è chi vorrebbe sperimentare il digiuno. Ma esiste un digiuno adatto anche a chi fa sport? Ebbene sì. Non prevede l’assenza totale di cibo, ma un regime calorico estremamente ridotto che permette di disintossicare l’organismo e, soprattutto, “di ripristinare il meccanismo di fame-sazietà in modo tale che il giorno successivo si abbia la percezione della fame e della sazietà più fisiologica che mentale o psicologica, perché si sa distinguere meglio qual è la fame vera rispetto a quella indotta”, spiega la dottoressa Claudia Delpiano, dietista e biologa nutrizionista presso l’IRCCS Policlinico San Donato e il Policlinico San Pietro. 

Che cosa prevede, dunque, questo digiuno? “Al mattino, per la prima colazione, si può bere una bevanda nervina come caffè o tè con uno yogurt magro bianco o del kefir, che fa molto bene anche alla flora intestinale e alle difese immunitarie. Il pranzo prevede un brodo di verdura, con delle verdure cotte o crude con un cucchiaio di olio o cinque mandorle o tre noci o mezzo avocado, e a cena lo stesso”.

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L'uso prolungato del cellulare può causare tumori al cervello: la Corte d'Appello di Torino conferma sentenza del tribunale di Ivrea

L'Inail dovrà corrispondere una rendita vitalizia al dipendente Telecom Roberto Romeo. "Lo Stato non sta informando sui rischi"

L'uso prolungato del telefono cellulare può causare tumori alla testa. Lo sostiene la Corte d'Appello di Torino che, oggi, ha confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Ivrea, emessa nel 2017, sul caso sollevato da un dipendente Telecom Italia colpito da neurinoma del nervo acustico.
Il pronunciamento riapre il dibattito, ma l'estate scorsa un rapporto curato da Istituto Superiore di Sanità, Arpa Piemonte, Enea e Cnr-Irea non ha dato conferme all'aumento di neoplasie legato all'uso del cellulare.
La sentenza condanna l'Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale al dipendente Roberto Romeo: per i giudici c'è infatti un nesso con l'utilizzo frequente del telefono fatto dal lavoratore, anche 4 o 5 ore al giorno.

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domenica 12 gennaio 2020

Semi di chia: superfood perfetti per chi fa sport

Questi semi poco conosciuti sono ricchi di minerali, acidi grassi omega 3, aminoacidi essenziali, vitamine e fibre


Un piccolissimo superfood dalle molte proprietà purtroppo poco conosciute: sono i semi di chia, una pianta erbacea della stessa famiglia della menta. Ricchissimi di antiossidanti, macronutrienti, micronutienti e fibre, “i semi di chia sono dei veri e proprio super alimenti, degli integratori naturali”, spiega la dottoressa Claudia Delpiano, dietista e biologa nutrizionista presso l’IRCCS Policlinico San Donato e il Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro (Bergamo).

In particolare sono molto utili per chi fa sport per la consistente presenza di minerali, fondamentali per il recupero post workout: “Contengono calcio in quantità superiore al latte, a parità di quantità. E poi ferro (più degli spinaci), potassio (più delle banane), zinco e magnesio (più dei broccoli)”, spiega Delpiano.

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sabato 11 gennaio 2020

Tensioni muscolari? Prova questi esercizi in acqua termale!

Il calore dell’acqua termale decontrae i muscoli e riduce le infiammazioni, la presentatrice tv Federica Torti vi mostra alcuni esercizi da fare nelle giornate di riposo dagli allenamenti.

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martedì 31 dicembre 2019

Lenticchie: tutte le proprietà nutritive e i benefici che le rendono un toccasana per la salute

Non solo simbolo di fortuna e ricchezza, le lenticchie sono anche ricche di vitamine, fibre, sali minerali e altre sostanze nutritive importanti per la salute. Ecco proprietà, benefici e alcune controindicazioni


EFFETTI BENEFICI DELLE LENTICCHIE

Non solo un simbolo di fortuna e ricchezza, come vuole la tradizione popolare, le lenticchie sono anche ricche di proprietà nutritive importanti per la salute. Le ricerche dei nutrizionisti infatti sembrano confermare le tante qualità preventive (in particolare per i tumori al colon e allo stomaco) e terapeutiche (innanzitutto la funzione antiossidante e la capacità di ridurre il colesterolo “cattivo”) di questo tipo di legumi.

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PROPRIETÀ E BENEFICI DELLE LENTICCHIE

Ricche di proteine vegetali, le lenticchie contengono anche molti carboidrati, tante fibre, molte vitamine, soprattutto A, B1, B2, C, PP, sali minerali come calcio, potassio e ferro e pochissimi grassi. Proprio per l’alto contenuto proteico, le lenticchie vengono considerate una valida alternativa a un secondo a base di carne, pesce, uova o formaggio. Perfette inoltre anche come primo piatto, da consumare insieme alla pasta e al riso: questo abbinamento rende più facile l’assimilazione delle proteine.

BENEFICI DELLE LENTICCHIE

E non è ancora tutto: le lenticchie sono tra i legumi dotati della più efficace azione antiossidante. L’elevato contenuto di fibre permette invece di regolarizzare l’attività dell’intestino e mantenere sotto controllo il colesterolo. Inoltre, lo scarso contenuto di grassi di tipo insaturo rende le lenticchie un alimento perfetto per la prevenzione di alcune patologie cardiovascolari.

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domenica 29 dicembre 2019

L'attività fisica? Aiuta a ridurre i rischi di 7 tipi di cancro

L'attività fisica, condotta in maniera "mirata e calibrata", può ridurre il rischio di ammalarsi di ben 7 tipi di tumore. L'analisi aggregata di nove studi prospettici su oltre 750.000 adulti mostra che le quantità raccomandate di attività fisica nel tempo libero sono collegate a un rischio inferiore di sette tumori, con alcuni tipi di cancro che hanno mostrato una relazione fra dose (di esercizio fisico) e risposta.

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La ricerca, condotta dai ricercatori del National Cancer Institute, dell'American Cancer Society e dell'Harvard T.H. Chan School of Public Health, appare sul "Journal of Clinical Oncology". L'attività fisica è associata da tempo a un rischio inferiore di sviluppare diversi tumori, ma finora il 'dosaggiò più efficace di questa sorta di 'terapia preventivà era meno chiaro. Le linee guida affermano che si dovrebbe puntare ad almeno 2,5-5 ore a settimana di attività di intensità moderata o a 1,25-2,5 ore a settimana di attività intensa. 

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sabato 28 dicembre 2019

Le mille proprietà del cavolfiore

Il cavolfiore non deve mai mancare sulle tavole d'inverno; è una verdura le cui proprietà fanno bene alla salute e alla dieta, grazie alle sue poche calorie...


Cavolfiore: una verdura, tante proprietà benefiche
Il cavolfiore è una verdura tipica dell'inverno che, grazie al perfetto equilibrio dei suoi componenti, esercita una benefica azione sulla salute se consumato 2-3 volte a settimana. Grazie al suo basso contenuto di calorie (25 kcal/100 g) e al suo elevato potere saziante il cavolfiore è indicato anche nelle diete dimagranti. Impariamo a conoscerlo meglio...

Tutte le proprietà del cavolfiore e dei suoi "fratelli"

I cavoli sono alimenti preziosi per i loro principi nutritivi: potassio, calcio, fosforo, ferro, acido folico, vitamina C ecc. Contengono inoltre principi attivi anticancro, antibatterici, antinfiammatori, antiossidanti, antiscorbuto. Sono depurativi, rimineralizzanti e favoriscono la rigenerazione dei tessuti. Il cavolfiore è particolarmente indicato in caso di diabete perché le sue proprietà contribuiscono a controllare i livelli di zuccheri nel sangue. Secondo alcuni studi americani il cavolfiore aiuta a prevenire il cancro al colon e l'ulcera e cura l'anemia. Broccoli e cavolfiori, secondo recenti ricerche scientifiche, sarebbero efficaci nella prevenzione del cancro alla prostata. Uno studio, condotto dal National Cancer Institute di Bethesda, nel Maryland, e pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, ha evidenziato che chi segue un'alimentazione ricca di cavoletti di Bruxelles, cavolfiori, broccoli e cavoli presenta il 49% di possibilità in meno di ammalarsi. Questo sarebbe dovuto alla presenza di antiossidanti (flavoni) e indoli, in grado di contrastare l'azione degenerativa dei radicali liberi.

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venerdì 27 dicembre 2019

La "dieta pronto soccorso" per tornare in forma dopo le feste

Dieci consigli della nutrizionista per superare la "sindrome da panettone" e rimediare ai "danni" delle abbuffate natalizie

Secondo i nutrizionisti, tra Natale e Capodanno si ingrassa in media di 2-3 chili. E per smaltirli prima di tutto bisogna ritrovare un equilibrio a tavola. Abbiamo chiesto alla nutrizionista Elisabetta Bernardi, specializzata in Scienze dell’Alimentazione, di ideare per noi una "dieta pronto soccorso", con menù specifici per colazione, pranzo e cena.

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giovedì 26 dicembre 2019

I segni di una carenza di vitamina B12

conseguenze dovute alla carenza di vitamina B12
La vitamina B12 o l'anemia da carenza di folati possono causare un'ampia gamma di sintomi. Questi di solito si sviluppano gradualmente, ma possono peggiorare se la condizione non viene curata



conseguenze dovute alla carenza di vitamina B12

La vitamina B12, è un nutriente essenziale che il corpo richiede e necessita, per produrre i globuli rossi e promuovere un sistema nervoso sano. Non può essere prodotto dai nostri corpi, quindi possiamo trarlo da fonti esterne, come carne, pesce, pollame, uova e latticini.  Le carenze vitaminiche sono molto comuni, in particolare negli anziani, nei vegani e in coloro che hanno subito un intervento chirurgico per la perdita di peso che influenza l'assorbimento di questa vitamina e in soggetti che assumono antiacidi molto frequentemente. Avere carenza di questo importante elemento, può rivelarsi attraverso questi sintomi.
Pelle pallida o itterica
In carenza di vitamina B12, la pelle può apparire pallida o avere una sfumatura gialla (ittero). L'ittero nella pelle o nel bianco degli occhi, proviene anche da un sovraccarico di una sostanza chiamata bilirubina, prodotta da un fegato in continua iperattività, che prova a scomporre i globuli rossi.

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Potrebbe interessarti: http://www.trevisotoday.it/benessere/salute/vitamina-b12-carenza-e-sintomi.html
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martedì 24 dicembre 2019

La Francia ritira 36 prodotti contenenti glifosato e due insetticidi potenzialmente dannosi per le api. La decisione dell’Anses

La Francia continua la sua lotta solitaria contro il glifosato, ma anche contro gli insetticidi sui quali gravano dubbi di pericolosità. L’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare (ANSES) ha infatti annunciato, nello stesso giorno, due provvedimenti importanti: entro il 2020 saranno ritirati dal commercio ben 36 prodotti contenenti glifosato (dei 69 esistenti) ed è stata negata l’autorizzazione a 4 delle 11 nuove richieste inoltrate a partire dal 2018. Inoltre saranno ritirati due insetticidi con sulfloxaflor, sostanza introdotta nel paese a partire dal 2017 e tuttora legale in Europa.
Per quanto riguarda il glifosato, il comunicato fa esplicito riferimento alla decisione europea del 2017 di prolungare per ulteriori cinque anni l’autorizzazione all’impiego, nonostante i pesanti dubbi che gravano su di esso, e con la quale la Francia non è d’accordo. Per questo continuerà la revisione sistematica di tutti i prodotti con glifosato esistenti, che dovrebbe finire entro il 2020 e, via via che arrivano i risultati, procederà all’eliminazione dall’impiego su larga scala, fornendo la tempo stesso indicazioni su possibili alternative. Netta la motivazione: una vera definizione del rischio, soprattutto di possibili danni al DNA, non esiste, non è stata fornita dalle aziende, e richiederebbe molti anni prima di essere completata; nel frattempo, i prodotti in uso vanno ritirati, e le autorizzazioni per quelli nuovi negate. Un vero capovolgimento di approccio, visto che nella stragrande maggioranza dei paesi si attendono gli stessi risultati sul glifosato, ma nel frattempo lo si continua a utilizzare. Non manca, nel comunicato, una vena polemica: l’Anses, infatti, sottolinea la propria stretta aderenza alle norme comunitarie in materia di sicurezza dei fitosanitari, come a rimarcare che il resto dell’Unione, che pure ha approvato tali norme, non le rispetta.

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domenica 22 dicembre 2019

No, le banane mature non curano il cancro. Ma la bufala continua a tornare sui social. Il mito sfatato degli esperti della Fnomceo

Ogni giorno sui social si diffondono le bufale più disparate: le più odiose sono quelle che possono mettere a rischio la salute delle persone. Una delle tesi fantasiose che ciclicamente ritornano in auge è quella delle banane mature che curano il cancro. Una storiella nata dal fraintendimento dei risultati di uno studio giapponese vecchio di 10 anni, raccontata da “Dottore, ma è vero che…?”, il portale anti-bufala della FNOMCeO, in un articolo a cura di Pensiero Scientifico Editore.
Secondo il mito, questo studio giapponese avrebbe dimostrato che le banane super mature, quelle con la buccia ricoperta di macchie nere, per intenderci, sono ricche di una proteina dagli effetti anti-cancro. In effetti, la ricerca portata come prova del potere delle banane aveva davvero cercato di capire se fossero in grado di innescare qualche risposta nel corpo umano in relazione al grado di maturazione, e aveva scoperto che quelle più mature contenevano concentrazioni maggiori di una proteina chiamata TNF-alfa (fattore di necrosi tumorale alfa).
Ma cosa c’entra il cancro? Questa proteina, che anche il nostro corpo produce normalmente durante le infiammazioni, è capace di contrastare i processi di sviluppo delle cellule tumorali. E da qui nasce il mio secondo cui “le banane più mature curano il cancro”. In realtà, i ricercatori, nelle conclusioni dello studio, affermano che le banane potrebbero contribuire a prevenire “patologie legate allo stile di vita e lo sviluppo di tumori”. Tutto qui. 

Cos'è la Sugar tax, l'imposta sulle bibite zuccherate

La tassa, che doveva entrare in vigore il primo luglio 2024 con un emendamento presentato nel decreto Superbonus, ha scatenato il dibattito ...