La dottoressa Claudia Delpiano, dietista e biologa nutrizionista, spiega come deve essere fatto il digiuno di chi si allena
Dopo le feste e i cenoni, è tempo di penitenza a tavola. Tra diete di tutti i tipi, c’è chi vorrebbe sperimentare il digiuno. Ma esiste un digiuno adatto anche a chi fa sport? Ebbene sì. Non prevede l’assenza totale di cibo, ma un regime calorico estremamente ridotto che permette di disintossicare l’organismo e, soprattutto, “di ripristinare il meccanismo di fame-sazietà in modo tale che il giorno successivo si abbia la percezione della fame e della sazietà più fisiologica che mentale o psicologica, perché si sa distinguere meglio qual è la fame vera rispetto a quella indotta”, spiega la dottoressa Claudia Delpiano, dietista e biologa nutrizionista presso l’IRCCS Policlinico San Donato e il Policlinico San Pietro.
Che cosa prevede, dunque, questo digiuno? “Al mattino, per la prima colazione, si può bere una bevanda nervina come caffè o tè con uno yogurt magro bianco o del kefir, che fa molto bene anche alla flora intestinale e alle difese immunitarie. Il pranzo prevede un brodo di verdura, con delle verdure cotte o crude con un cucchiaio di olio o cinque mandorle o tre noci o mezzo avocado, e a cena lo stesso”.
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