Spesso si afferma che la coltivazione dell’olio di girasole
libera nell’atmosfera più CO2 di quanto ne liberi la coltivazione
dell’olio di palma e che, dunque, la coltivazione dell’olio di palma
contribuisce meno al riscaldamento globale della coltivazione dell’olio
di girasole. Ammesso che ciò sia vero, forse da adesso in poi l’olio di
palma produrrà meno CO2 rispetto all’olio di girasole. Ma prima? Spesso
ci si dimentica del prima. Perché, per predisporre la coltivazione
dell’olio di palma in Indonesia, è stata bruciata un’area di foresta
tropicale pari alla Germania e quegli incendi hanno prodotto anidride
carbonica.
Allora mi chiedo: è stato messo in conto anche il
CO2 liberato nell’atmosfera dagli incendi delle foreste? Perché se
dovessimo includere nel conto dell’anidride carbonica prodotta per la
coltivazione dell’olio di palma anche quello degli incendi, io non sarei
più tanto sicuro che il saldo finale vada a vantaggio dell’olio di
palma! Purtroppo, per valutare la bontà di una scelta (nel nostro caso
quella di coltivare l’olio di palma) si guarda troppo spesso al solo al
guadagno futuro, dimenticandosi di includere nel conto le perdite
passate.
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