Dallo smog alle Rsa, i 4 fattori di diffusione
I contagi Covid continuano a calare, e segnano un crollo di quasi il 40%. Anche i decessi sono in flessione con il -25,7% in una settimana (6-12 gennaio); giù anche i ricoveri sia ordinari che in terapia intensiva. Ma in questo quadro positivo convive la falla dei vaccini, rileva la Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio indipendente settimanale. Le somministrazioni anti-Covid in Italia, sottolinea la Fondazione, restano al palo: solo il 30% di anziani e fragili ha la quarta dose con nette differenze regionali, dal 13,6% della Calabria al 43,8% del Piemonte.
Una diffusione dei casi in Italia che, fin dall’inizio della pandemia, si è mantenuta costante a livello geografico, pur se con differenze regionali, ma con l’epicentro che si è mantenuto sempre al Nord, in particolare nella Pianura Padana. La mappa emerge dall’'Atlante Covid-19. Geografia del contagio in Italià messo a punto dalle Università di Bergamo e Cassino, con i curatori Emanuela Casti dell’Università di Bergamo, e Andrea Riggio dell’Università di Cassino e presentato al Cnr a un seminario organizzato dall’Associazione Geografi Italiani, LabGeoNet. Quattro i fattori di rischio di propagazione individuati: inquinamento, mobilità e alta densità abitativa, tipo di assistenza sul territorio e presenza di Rsa non protette.
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