Ricchi di enzimi, sali e vitamine, gli ortaggi e i frutti estivi
idratano, rinfrescano e ti riforniscono di antiossidanti: sostanze
preziose per vincere il caldo e diluire le tossine che si trasformano in
ritenzione e cellulite.
In estate la circolazione delle gambe viene messa a dura prova dal
costante aumento della temperatura, specie in presenza di un alto tenore
di umidità. Di conseguenza si creano ristagni e congestione a livello
della parte inferiore del corpo, si accusano stanchezza, dolori ai
piedi, caviglie e gambe pesanti e si forma la ritenzione, “terreno” ideale su cui la cellulite si sviluppa.
La dieta “cruda” che vince i ristagni
Il Fuoco estivo in eccesso si combatte soprattutto con
un’alimentazione in grado di controbilanciare gli effetti del clima. E
di riattivare i processi di drenaggio.
Insalata amara e pinzimonio neutralizzano liquidi e caldo
Per la medicina cinese, il sapore in grado di raffreddare e di
controllare il Fuoco estivo è l’amaro: rinfresca e drena anche
l’umidità, spingendola in basso verso la vescica per eliminarla
attraverso l’urina. A luglio, quindi, inizia sempre il pasto con
un’insalata mista con cicoria, tarassaco, radicchio o un pinzimonio di finocchi, cetrioli e pomodori. Il tutto va condito con olio d’oliva, che lubrifica l’intestino e alleggerisce il lavoro del circolo.
Tisane fresche, diuretiche e digeribili
A luglio meglio scegliere bevande a temperatura ambiente. Un caffè
leggero non fa male d’estate ma si può sostituire con un infuso di timo o
con la verbena, rinfrescante. Anche l’infuso di rosa canina,
per il suo contenuto in acido silicilico, stimola la diuresi e svolge
un’azione rinfrescante; gli infusi vanno bevuti freschi ma non gelati,
non superare le due tazze al giorno.
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venerdì 13 luglio 2012
giovedì 12 luglio 2012
Pelle: le regole per mantenere l’abbronzatura
L’abbronzatura ottenuta con tanta fatica durante l’estate inizia a scomparire, lasciando al suo posto una pelle squamata e a chiazze. Ne abbiamo già parlato (qui) spiegandovi come tutto ciò sia dovuto al fisiologico ricambio cellulare dell’epidermide.
Una buona idratazione che arrivi alla cute dalla dieta è fondamentale, come pure quella che arriva dall’esterno attraverso l’utilizzo di prodotti cosmetici. Ma entriamo nello specifico di cosa è giusto fare e cosa meglio evitare per mantenere a lungo l’abbronzatura dorata che ci siamo creati durante le vacanze.
1) I detergenti: scegliete oli, mousse o saponi delicati, che non aggrediscano la pelle, ma che la rendano più morbida. Personalmente prediligoi prodotti per la detersione dei neonati, con particolare riferimento a quelli ricchi di amido!
2) Le creme idratanti e nutrienti: più la pelle è disidratata e più si chiazzerà facilmente. Date “da bere” alla vostra cute, tutte le volte che ne sentite la necessità. Utilizzate però prodotti che siano adatti al vostro tipo di pelle (grassa, secca, mista, delicata, con tendenza alle rughe, ecc.) cercando ovviamente di usare un cosmetico per il viso ed uno per il resto del corpo.
3)L’ aria condizionata: andrebbe decisamente evitata. Secca l’aria e quindi la pelle. E’ per questo che spesso ci si comincia a spellare subito dopo il ritorno in ufficio (il che aumenta i sintomi della già latente “sindrome del rientro”)! Attenzione inoltre ai viaggi di ritorno in aereo. C’è lo stesso problema: la pelle si secca e le cellule epidermiche cominciano a rigenerarsi prima. Portatevi sempre dietro una cremina idratante, servirà anche per alleviare il fastidio della pelle che tira.
4)L’ abbronzatura artificiale: può aiutare a rimandare la perdita della tintarella. L’importante è che l’utilizzo del lettino abbronzante avvenga secondo i criteri di sicurezza e che non inizi a spellatura avviata. Qualcuno gradisce invece aiutarsi con prodotti autoabbronzanti. Ce ne sono di ottimi in commercio, ma bisogna applicarli bene. Nessuno vi vieta invece di andare ancora al mare specie nei week-end settembrini, di solito belli e con le spiagge poco affollate.
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Una buona idratazione che arrivi alla cute dalla dieta è fondamentale, come pure quella che arriva dall’esterno attraverso l’utilizzo di prodotti cosmetici. Ma entriamo nello specifico di cosa è giusto fare e cosa meglio evitare per mantenere a lungo l’abbronzatura dorata che ci siamo creati durante le vacanze.
1) I detergenti: scegliete oli, mousse o saponi delicati, che non aggrediscano la pelle, ma che la rendano più morbida. Personalmente prediligoi prodotti per la detersione dei neonati, con particolare riferimento a quelli ricchi di amido!
2) Le creme idratanti e nutrienti: più la pelle è disidratata e più si chiazzerà facilmente. Date “da bere” alla vostra cute, tutte le volte che ne sentite la necessità. Utilizzate però prodotti che siano adatti al vostro tipo di pelle (grassa, secca, mista, delicata, con tendenza alle rughe, ecc.) cercando ovviamente di usare un cosmetico per il viso ed uno per il resto del corpo.
3)L’ aria condizionata: andrebbe decisamente evitata. Secca l’aria e quindi la pelle. E’ per questo che spesso ci si comincia a spellare subito dopo il ritorno in ufficio (il che aumenta i sintomi della già latente “sindrome del rientro”)! Attenzione inoltre ai viaggi di ritorno in aereo. C’è lo stesso problema: la pelle si secca e le cellule epidermiche cominciano a rigenerarsi prima. Portatevi sempre dietro una cremina idratante, servirà anche per alleviare il fastidio della pelle che tira.
4)L’ abbronzatura artificiale: può aiutare a rimandare la perdita della tintarella. L’importante è che l’utilizzo del lettino abbronzante avvenga secondo i criteri di sicurezza e che non inizi a spellatura avviata. Qualcuno gradisce invece aiutarsi con prodotti autoabbronzanti. Ce ne sono di ottimi in commercio, ma bisogna applicarli bene. Nessuno vi vieta invece di andare ancora al mare specie nei week-end settembrini, di solito belli e con le spiagge poco affollate.
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Gli alimenti amici dell'abbronzatura per mantenere la pelle dorata delle vacanze
mercoledì 11 luglio 2012
Benefici del ciclismo
Il ciclismo è un’attività aerobica che concentra gli sforzi nell’apparato inferiore è può essere molto produttiva per coloro che lo praticano. Andiamo a ripassare i benefici del ciclismo.
Come tutte le attività aerobiche, il ciclismo migliora la salute cardiovascolare, aiuta la circolazione sanguigna e aumenta la nostra resistenza nelle attività di lunga durata, oltre alla resistenza delle gambe (soprattutto dei quadricipiti)
Come tutte le attività aerobiche, il ciclismo migliora la salute cardiovascolare, aiuta la circolazione sanguigna e aumenta la nostra resistenza nelle attività di lunga durata, oltre alla resistenza delle gambe (soprattutto dei quadricipiti)
Particolarmente, possiamo dire che a livello muscolare il ciclismo è una opzione eccellente per tonificare muscoli e ossa delle gambe e nello stesso tempo ridurre la cellulite che da sempre minaccia le estremità inferiori.
Indubbiamente, potremo usare il ciclismo per bruciare varie calorie e così diminuire di peso. A questo proposito raccomandiamo metodi continui di lunga durata, o, se siete ben allenati, potete provare con un lavoro alla massima intensità per non più di 10 secondi intercalato da pedalate molto leggere di durata tra 3 e 5 minuti. Inoltre, è importante sottolineare che il ciclismo non è tanto pericoloso per le articolazioni come lo può essere la corsa. Esattamente per questo motivo chi ha subito lesioni importanti alle ginocchia o alle caviglie, o chi è abbastanza sovrappeso, non può fare di meglio che montare in biciletta ed iniziare a pedalare.
Indubbiamente, potremo usare il ciclismo per bruciare varie calorie e così diminuire di peso. A questo proposito raccomandiamo metodi continui di lunga durata, o, se siete ben allenati, potete provare con un lavoro alla massima intensità per non più di 10 secondi intercalato da pedalate molto leggere di durata tra 3 e 5 minuti. Inoltre, è importante sottolineare che il ciclismo non è tanto pericoloso per le articolazioni come lo può essere la corsa. Esattamente per questo motivo chi ha subito lesioni importanti alle ginocchia o alle caviglie, o chi è abbastanza sovrappeso, non può fare di meglio che montare in biciletta ed iniziare a pedalare.
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domenica 8 luglio 2012
Proteine, le nuove linee guida Efsa
Di quante proteine abbiamo bisogno ogni giorno? D'ora in poi la
risposta potrà essere calcolata con più precisione. L'Autorità europea
per la sicurezza alimentare (Efsa) ha infatti pubblicato un vademecum
che stabilisce i quantitativi di assunzione delle proteine. Con Andrea
Ghiselli, nutrizionista dell'Istituto Nazionale di ricerca per gli
alimenti e la nutrizione, abbiamo "simulato" degli esempi per uomini e
donne indicando per ciascuno cosa mangiare per assumere il giusto
quantitativo di proteine ogni giorno
a cura di IRMA D'ARIA
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giovedì 5 luglio 2012
Quando il cibo può essere un pericolo
Nuove restrizioni da parte di Oms e Fao. Ecco cos'abbiamo rischiato finora
foto Dal Web
Nuove restrizioni nella commercializzazione degli alimenti per
garantire la salute della popolazione mondiale. La Commissione del Codex
Alimentarius, gestito dalla Fao (Food and Agriculture Organization) e
dall'Oms (Organizzazione mondiale della sanità), ha definito nuovi
standard alimentari di sicurezza e qualità.
I
nemici della nostra salute possono trovarsi in alimenti che ci appaiono
del tutto innocui
come il latte per neonati, le fette di melone pretagliate, la frutta
secca e i frutti di mare. Ecco i nuovi protocolli e, dunque, a cosa
siamo andati incontro finora.
Meno melamina nel latte
Ridotti i limiti massimi di concentrazione di melamina nel latte per neonati. La sostanza, letale a concentrazioni elevate, è stata utilizzata illegalmente per aumentare il contenuto proteico in diversi prodotti tra cui gli alimenti per lattanti e il latte in polvere. La Commissione del Codex ha fissato il limite a un massimo di 0,15 mg/kg nel latte liquido per lattanti.Micotossine nella frutta secca
C'è poi il rischio aflatossine nei fichi secchi. Si tratta di un gruppo di micotossine prodotte da muffe, tossiche e cancerogene, che possono essere trovate in una varietà di prodotti come frutta secca, noci, spezie e cereali, anche a livelli elevati se il prodotto non è conservato correttamente. La Commissione ha ora deciso un limite massimo di sicurezza di 10 microgrammi/kg per i fichi secchi.Fette di melone pretagliate
Un problema emergente di sanità pubblica è legato alla sempre maggiore diffusione delle fette di melone pretagliate. “La polpa del frutto può diventare un terreno fertile per i batteri", ricordano gli esperti, aggiungendo che proprio le fette di melone sono state collegate a epidemie di salmonella e listeriosi. La Commissione ha raccomandato che i meloni pretagliati debbano essere confezionati o imballati e refrigerati il più presto possibile. Inoltre, devono essere distribuiti a temperature di 4 gradi o inferiori. Fondamentale disinfettare regolarmente i coltelli utilizzati per la preparazione.
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mercoledì 4 luglio 2012
Anche il padre fumatore può danneggiare il dna del nascituro
Una ricerca britannica sostiene che non è solo la madre che fuma in gravidanza a mettere a rischio la salute del figlio: i papà possono trasmettere allo stesso modo il loro codice "alterato"
ROMA - Le donne che fumano durante la gravidanza mettono a rischio la salute del proprio figlio. Il dato è acquisito da tempo dalla scienza medica, ora però una nuova ricerca rivela che anche i padri che erano fumatori al momento del concepimento possono trasmettere Dna danneggiato, aumentando il rischio per i figli di malattie tra cui il cancro.
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giovedì 28 giugno 2012
Vaccino stile Pacman contro il fumo "Un'iniezione per dire addio alle sigarette"
Testato dai ricercatori della Cornell: mangia la nicotina nel sangue e impedisce che arrivi al cervello. Punta a spezzare il meccanismo della dipendenza
(afp)
di ELENA DUSI
ROMA - Smettere di fumare è un po' come trovarsi in un videogioco. "Pensiamo a Pacman. Gli anticorpi dell'organismo viaggiano ovunque nei vasi sanguigni. Se ogni volta che incontrano una molecola di nicotina riescono a bloccarla, possono impedirle di raggiungere il cervello e produrre i suoi effetti nocivi". Ronald Crystal, genetista della Cornell University di New York, sintetizza così la sua visione di un vaccino capace con una singola iniezione di liberare per sempre dal vizio del fumo. Il rimedio contro il tabagismo oggi viene sperimentato sui topi. Prima che arrivi in farmacia occorreranno ancora i test sull'uomo, ma gli sforzi per contrastare il meccanismo della dipendenza dalla nicotina non saranno mai sproporzionati rispetto ai benefici. Il fumo infatti è considerato responsabile di un decesso su sei: più di 70mila persone all'anno solo in Italia.
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martedì 26 giugno 2012
VACANZE, LA TOP TEN DELLA FRUTTA CHE ABBRONZA
Carote, radicchi e albicocche salgono sul podio degli abbronzanti
naturali in grado di 'catturarè i raggi del sole e garantire una
tintarella naturale ma anche utilissimi per difendere l'organismo dalle
elevate temperature. È la Coldiretti a stilare la speciale classifica
top ten del cibo che abbronza in occasione dell'arrivo dall'Africa di
'Scipionè, il vastissimo anticiclone con afa e caldo che anticipa di una
settimana rispetto al solstizio del 21 giugno l'arrivo dell'estate,
dopo una primavera 2012 che si classifica al sesto posto tra le più
calde da 210 anni con una temperatura superiore di 1,29 gradi centigradi
rispetto alla media. Con il grande caldo, infatti, consumare carote,
insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche,
fragole o ciliegie serve a difendersi dai colpi di calore, ma anche -
sottolinea la Coldiretti - a preparare l'abbronzatura estiva. Anche chi è
ancora costretto a rimanere in città infatti può difendersi dal caldo e
prepararsi la tintarella estiva con una dieta adeguata che si fonda sul
consumo di cibi ricchi in vitamina A che - precisa la Coldiretti -
favorisce la produzione nell'epidermide del pigmento melanina per donare
il classico colore ambrato alla pelle. Il primo posto è conquistato
indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di
vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte
edibile. Al secondo posto - continua la Coldiretti - salgono i radicchi
che ne hanno circa la metà mentre al terzo si posizionano le albicocche
seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori,
pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliege che presentano comunque
contenuti elevati di vitamina A o caroteni.
Un maggior consumo di frutta e verdura sono fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere l'organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell'esposizione solare. Antiossidanti «naturali» sono infatti le vitamine A, C ed E che - sottolinea la Coldiretti - sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca.
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Un maggior consumo di frutta e verdura sono fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere l'organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell'esposizione solare. Antiossidanti «naturali» sono infatti le vitamine A, C ed E che - sottolinea la Coldiretti - sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca.
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giovedì 21 giugno 2012
La dieta anticaldo
L'aumento esponenziale delle temperature
con picchi di 30 gradi e oltre impone cautela anche a tavola. La
nutrizionista Virginia Gattai, una degli esperti di D.it, ci dà le linee
guida da seguire per contrastare gli inconvenienti del grande caldo di Elisa Poli
Il grande caldo è arrivato. Ma se dal punto di vista della
moda è un vantaggio liberarsi di calze e maglioncini, ci sono anche
alcuni lati negativi come la disidratazione, la digestione più difficile
e qualche inconveniente intestinale. Per essere ben preparate la
nutrizionista Virginia Gattai, una degli esperti di D.it che risponde
alle domande dei nostri lettori (clicca qui per contattarla), ci dà poche semplici regole per aiutarci a evitare i contro della bella stagione e goderci solo i pro.
Regola 1: non esagerare con le calorie. Con il caldo il nostro fabbisogno energetico diminuisce di circa 200-300 calorie al giorno, l'organismo non deve più contrastare il freddo e quindi brucia meno. Occhio allora a porzioni e grassi.
Regola 2: mangiare leggero. Con l'estate e l'aumento della temperatura anche i processi digestivi se ne "vanno in vacanza" e diventano meno efficienti. Il segreto è quindi mangiare più spesso e cose più digeribili. Ridurre le carni rosse e aumentare il consumo di pesce, che è facilmente digeribile perché poco calorico e ricco di acidi grassi che combattono il colesterolo cattivo. Da evitare il più possibile fritti, intingoli e condimenti troppo elaborati. Alcune spezie e aromi possono aiutare: menta, cumino, zafferano e cardamomo favoriscono la digestione (ma non piacciono a tutti, quindi attenzione alle dosi!), mentre peperoncino, zenzero, pepe nero aumentano la temperatura interna, fanno sudare di più e quindi danno una sensazione di freschezza (da provare la dissetante acqua con foglioline di menta).
Regola 3: attenzione alla proliferazione dei batteri. Con l'incremento della temperatura aumenta anche il rischio di contaminazione dei cibi da parte di agenti patogeni. Serve allora aumentare il consumo di yogurt che protegge e rafforza le difese naturali dell'organismo e aiuta ad assorbire meglio vitamine e minerali. Ottimo per esempio usarlo come ingrediente nei frullati di frutta fresca.
Regola 4: reintegrare i sali minerali persi.
Con il caldo, è ovvio, aumenta la sudorazione. Contro la perdita di
sali e liquidi bisogna bere almeno 2 litri di acqua al giorno, va
benissimo anche quella del rubinetto. Consumare poi tanta verdura
(cetriolo, sedano, radicchio, pomodori) e frutta (albicocche, uva,
pesche, prugne) che contengono molta acqua, dal 75% fino al 95% (come
nel caso di cocomero e melone). Evitare di bollire le verdure perché si
impoveriscono di vitamine e sali. Vanno evitate le bibite gassate e
zuccherate che portano calorie "vuote" e sono ricche di additivi e
sostanze che non servono. Limitare caffè e bevande a base di cola che
aumentano la vasocostrizione e la diuresi, provocando disidratazione. No
anche a tutto ciò che è troppo caldo o troppo freddo, perché influisce
negativamente sui meccanismi di regolazione della temperatura. Proibiti
anche i superalcolici (gli alcolici vanno comunque evitati) in quanto
aumentano la sudorazione e quindi possono causare disidratazione e
inoltre limitano l'assorbimento delle vitamine, soprattutto della B che
ha un ruolo fondamentale nella trasformazione in energia delle calorie.
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Regola 1: non esagerare con le calorie. Con il caldo il nostro fabbisogno energetico diminuisce di circa 200-300 calorie al giorno, l'organismo non deve più contrastare il freddo e quindi brucia meno. Occhio allora a porzioni e grassi.
Regola 2: mangiare leggero. Con l'estate e l'aumento della temperatura anche i processi digestivi se ne "vanno in vacanza" e diventano meno efficienti. Il segreto è quindi mangiare più spesso e cose più digeribili. Ridurre le carni rosse e aumentare il consumo di pesce, che è facilmente digeribile perché poco calorico e ricco di acidi grassi che combattono il colesterolo cattivo. Da evitare il più possibile fritti, intingoli e condimenti troppo elaborati. Alcune spezie e aromi possono aiutare: menta, cumino, zafferano e cardamomo favoriscono la digestione (ma non piacciono a tutti, quindi attenzione alle dosi!), mentre peperoncino, zenzero, pepe nero aumentano la temperatura interna, fanno sudare di più e quindi danno una sensazione di freschezza (da provare la dissetante acqua con foglioline di menta).
Regola 3: attenzione alla proliferazione dei batteri. Con l'incremento della temperatura aumenta anche il rischio di contaminazione dei cibi da parte di agenti patogeni. Serve allora aumentare il consumo di yogurt che protegge e rafforza le difese naturali dell'organismo e aiuta ad assorbire meglio vitamine e minerali. Ottimo per esempio usarlo come ingrediente nei frullati di frutta fresca.
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Arriva il caldo, ecco come mantenersi “idratati”
martedì 19 giugno 2012
Il tradimento fa male al cuore
I risultati di una ricerca italiana confermano che le scappatelle sono pericolose per il cuore. E non solo di chi viene tradito.
di: Franco Severo
Scappatelle in auto? Da
evitare: sono pericolose per il cuore (© Cathrine Wessel/CORBIS)
La tradisci? Non rischi solo
di spezzare il cuore alla tua dolce metà, ma metti a serio rischio
anche il tuo. È la conclusione di uno studio tutto italiano condotto
all'Università di Firenze da Alessandra Fisher e dai colleghi del
dipartimento di Medicina della Sessualità e Andrologia.
Stroncati dalle corna
I ricercatori hanno analizzato la letteratura medica estrapolando tutti i casi che contengono termini come “tradimento”, “infedeltà”, “adulterio” e li hanno messi in relazione con la relativa fattispecie clinica.
Dallo studio è emersa una correlazione tra i rapporti non ufficiali e i decessi, soprattutto maschili, per morte improvvisa coitale, cioè durante un appassionato incontro d'amore. Sembra insomma che la maggior parte dei maschi stroncati da problemi cardiaci nel bel mezzo di un rapporto sessuale non fossero in compagnia della legittima consorte.
Uccisi dal rimorso? In parte sì. Secondo i medici fiorentini gli incontri extraconiugali, spesso con donne molto più giovani di loro, farebbero aumentare negli uomini l'ansia da prestazione e le condizioni generali di stress, che unite alla vita sregolata indotta dalle scappatelle metterebbero a dura prova il loro apparato cardiocircolatorio.
Non solo: sembra che I maschi traditori, ancora innamorati o attratti dalle proprie compagne ufficiali, siano i più esposti a questo “infarto da tradimento”.
Stroncati dalle corna
I ricercatori hanno analizzato la letteratura medica estrapolando tutti i casi che contengono termini come “tradimento”, “infedeltà”, “adulterio” e li hanno messi in relazione con la relativa fattispecie clinica.
Dallo studio è emersa una correlazione tra i rapporti non ufficiali e i decessi, soprattutto maschili, per morte improvvisa coitale, cioè durante un appassionato incontro d'amore. Sembra insomma che la maggior parte dei maschi stroncati da problemi cardiaci nel bel mezzo di un rapporto sessuale non fossero in compagnia della legittima consorte.
Uccisi dal rimorso? In parte sì. Secondo i medici fiorentini gli incontri extraconiugali, spesso con donne molto più giovani di loro, farebbero aumentare negli uomini l'ansia da prestazione e le condizioni generali di stress, che unite alla vita sregolata indotta dalle scappatelle metterebbero a dura prova il loro apparato cardiocircolatorio.
Non solo: sembra che I maschi traditori, ancora innamorati o attratti dalle proprie compagne ufficiali, siano i più esposti a questo “infarto da tradimento”.
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venerdì 15 giugno 2012
Acqua come medicina, c'e' quella giusta anche per curarsi
Convegno su risorsa;esperto, esposta a rischi chimici in tubature
Si deve scegliere con cura l'acqua che beviamo, come se fosse la
medicina giusta per ogni situazione. O quasi. E allora, per esempio,
c'e' un'acqua per la gravidanza, un'altra per chi ha problemi di
fragilita' alle ossa, un'altra per lo sport. E ancora a seconda delle
diete, e dei regimi alimentari, si deve scegliere un'acqua povera di
sodio piuttosto che ricca in calcio o guardare ad altri minerali e al
residuo fisso. E' il messaggio che arriva dal convegno 'L'acqua che
beviamo: fare chiarezza', promosso dalla Fondazione acqua, nata nel
marzo 2011 per diffondere una corretta informazione.
Le acque minerali naturali, ha sottolineato Andrea Fabbri, endocrinologo
dell'universita' di Roma Tor Vergata e coordinatore del Comitato
scientifico della Fondazione, ''essendo dotate di caratteristiche
organolettiche ed igieniche particolari sono in grado di svolgere azioni
favorenti la salute e di mantenere il benessere ormonale''. Altro
esempio: un'acqua ricca in calcio, ad esempio, non favorisce i calcoli.
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