lunedì 6 agosto 2012
Se un cucciolo migliora l'autismo
I bambini autistici possono migliorare le proprie abilità sociali se hanno un cucciolo con cui giocare. A patto, però, che l'animaletto sia donato loro dopo i cinque anni.
domenica 29 luglio 2012
Solleone, come abbronzarsi senza rischi
Il sole estivo ci offre un’importante opportunità di salute: fissa nelle ossa la vitamina D, che regola il bilancio del calcio ed è indispensabile nella prevenzione dell’osteoporosi. L’importante è saper sfruttare i benefici del sole senza correre rischi. Primo fra tutti, quello relativo all’invecchiamento precoce della pelle,
che l’azione ossidante di un’esposizione poco ragionata può causare.
Per proteggersi, bisogna seguire un’alimentazione adeguata e affidarsi
agli integratori giusti. Soprattutto in vacanza.
A colazione fragole e yogurt: più difese per la pelle
Al mattino il corpo è più ricettivo all’azione dei cibi depurativi (come il latte di riso). Più proficui anche i trattamenti antiossidanti, come quello offerto naturalmente dai frutti di bosco.
Cosa privilegiare
I frutti di bosco: ricchi di sostanze antiossidanti, fragole, mirtilli e lamponi sono un vero trattamento antiage, adatto a prevenire i danni del sole. Puoi gustarli con lo yogurt che è ricco di probiotici e riequilibra la flora batterica intestinale, attivando le difese naturali della pelle.
Da bere
Latte di riso. Fresco e leggero è la bevanda ideale per la colazione. Indispensabile in caso di intolleranza a latte vaccino, è utile a tutti per il suo potere drenante. Anche la pelle se ne giova: dopo una settimana è più morbida e setosa.
A pranzo, quando il sole è più alto, scegli pomodoro e albicocche
A pranzo quando il sole è più aggressivo, ci vogliono cibi dall’elevato potere antiossidante. Come i pomodori, le albicocche e i meloni, vere miniere di sostanze antiage. “Bevi” il sedano, rimineralizzante.
Da mangiare
Albicocche e melone. Chiudi il pasto con una fetta di melone o tre albicocche. Questi frutti contengono betacarotene, indispensabile per difendere la pelle e mantenerla giovane. Vuoi fare il pieno di sostanze antiossidanti? Scegli per contorno i pomodori, ricchissimi di licopene.
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A colazione fragole e yogurt: più difese per la pelle
Al mattino il corpo è più ricettivo all’azione dei cibi depurativi (come il latte di riso). Più proficui anche i trattamenti antiossidanti, come quello offerto naturalmente dai frutti di bosco.
Cosa privilegiare
I frutti di bosco: ricchi di sostanze antiossidanti, fragole, mirtilli e lamponi sono un vero trattamento antiage, adatto a prevenire i danni del sole. Puoi gustarli con lo yogurt che è ricco di probiotici e riequilibra la flora batterica intestinale, attivando le difese naturali della pelle.
Da bere
Latte di riso. Fresco e leggero è la bevanda ideale per la colazione. Indispensabile in caso di intolleranza a latte vaccino, è utile a tutti per il suo potere drenante. Anche la pelle se ne giova: dopo una settimana è più morbida e setosa.
A pranzo, quando il sole è più alto, scegli pomodoro e albicocche
A pranzo quando il sole è più aggressivo, ci vogliono cibi dall’elevato potere antiossidante. Come i pomodori, le albicocche e i meloni, vere miniere di sostanze antiage. “Bevi” il sedano, rimineralizzante.
Da mangiare
Albicocche e melone. Chiudi il pasto con una fetta di melone o tre albicocche. Questi frutti contengono betacarotene, indispensabile per difendere la pelle e mantenerla giovane. Vuoi fare il pieno di sostanze antiossidanti? Scegli per contorno i pomodori, ricchissimi di licopene.
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giovedì 26 luglio 2012
Le virtù del peperoncino, l'oro rosso della tavola
Atzechi, Maya e Inca lo utilizzavano già come rimedio medicinale ed anche oggi le migliaia di specie del Capsicum annuum hanno riconosciute proprietà mediche. Nel suo frutto, infatti, sono presenti capsaicina (che costituisce il 50% ed è il principale responsabile dell’attività farmacologica), flavonoidi, resine, oli essenziali, carotenoidi, cellulosa, calcio e ferro. Il contenuto in vitamina C (fino a 340 mg/100 gr) è maggiore rispetto a qualsiasi altro frutto e sono presenti in quantità significativa anche le vitamine A, K, e B. L’ oro rosso della tavola sarà protagonista di “Rieti Cuore Piccante”, la seconda Fiera Mondiale del peperoncino che si svolgerà dal 26 al 29 luglio a Rieti (www.rietipiccante.it) e nell’ambito della quale si parlerà anche di peperoncino e salute. Qui Bruno Amantea, professore ordinario di Anestesia e Rianimazione presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, ci spiega quali sono gli effetti che la capsaicina può avere sulla salute, sulla bellezza e sull’eros.
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I falsi miti da sfatare
Molti affermano di non poter mangiare peperoncino perché "brucia lo stomaco" o causa "bruciori allo stomaco". Niente di più sbagliato tant’è vero che molte regioni meridionali conservano nella tradizione popolare un infuso digestivo fatto di camomilla calda con l'aggiunta di un cucchiaino di polvere di peperoncino e un po' di miele come dolcificante. Molti rinunciano al piccante perché temono le conseguenze delle emorroidi. In realtà, già nel 1857 l'Accademia medica francese sanciva ufficialmente la validità del peperoncino contro ogni tipo di emorroidi. Il fatto è che il peperoncino non ha controindicazioni precise. A patto che venga usato con equilibrio e moderazione. È da sconsigliare sicuramente ai bambini per i quali è bene aspettare che abbiano almeno 12/13 anni. Non ne devono abusare quelli che soffrono di acidità di stomaco, di ulcera, di epatite, di cistite, di emorroidi. L'eccesso può provocare irritazioni alla mucosa intestinale, infiammazioni gastrointestinali allo stomaco e anche ai reni. Tuttavia, in dosi terapeutiche può addirittura essere utile proprio per guarire alcune delle malattie sopra elencate
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martedì 24 luglio 2012
Diete, consigli e trucchi per l'estate
Cosa mettere in valigia per il viaggio, come curare le punture di zanzara, quale frutta contro il caldo, quali benefici da mare, montagna e campagna, come tutelare gli occhi dal sole e curare i capelli e quali diete conviene seguire in questa stagione. Ma anche, per chi resta al lavoro, come utilizzare l'aria condizionata senza rischiarne gli effetti negativi. Dagli esperti cento e passa consigli per l'estate che non scadono mai
La top ten della frutta che abbronza
Nutre, disseta, reintegra i sali minerali persi con il sudore, rifornisce vitamine, mantiene in efficienza l'apparato intestinale con il proprio apporto di fibre e contrasta i radicali liberi prodotti nell'organismo dall'esposizione al soleCalorie e gusti, tutti i segreti del gelato
Artigianali o industriali poco importa, ormai hanno sempre un buon profilo nutrizionale. Ma attenzione ai coloranti e alle calorie. Le raccomandazioni degli espertiDieci consigli per viaggiare in salute
Vacanze in vista? Per evitare di rovinarsi le ferie è necessario organizzare bene la partenza. Documenti, valigie e prodotti per bambini, ma anche farmaci e precauzioni per il jet lagZanzare, meduse e scottature. I rimedi per i 'mali' d'estate
Mal di mare e jet lag, ma anche piccole ferite, scottature e congestioni. I disturbi estivi sono comuni e fastidiosi ma si possono risolvere. Nei consigli degli esperti le "cure" per le vacanzeAria condizionata, croce e delizia dell'estate
Gli studi sui suoi benefici sono spesso contraddittori. Se durante la stagione più calda serve una temperatura più fresca per anziani, malati e bambini, bisogna saper posizionare gli impianti per evitare problemi articolari e gastro-intestinaliIn forma sotto l'ombrellone: 10 diete per l'estate
Frutta, verdura e un po' di movimento. Basta seguire un regime calorico controllato per non ingrassare. E durante l'estate è più facileContinua qui
lunedì 23 luglio 2012
Mete esotiche: dieci regole per non rischiare
Dalla rigida osservanza delle norme igieniche alle vaccinazioni
Spiagge bianche, mari color topazio e popoli dalla cultura diversa. Il viaggio sperato si avvicina ma le mete esotiche possono essere rischiose per la salute. Per far sì che il sogno non si tramuti in un terribile incubo bisogna prestare attenzione ad alcune semplici regole. Roberto Cauda, direttore dell'Istituto di Clinica delle Malattie infettive dell'Università Cattolica di Roma ne propone alcune che abbiamo riassunto in un decalogo.
1. Informarsi sui siti
Per il dottor Cauda “In un mondo globalizzato è relativamente semplice acquisire tutte le notizie che consentono di tutelare al meglio la salute da possibili agenti infettivi specie se la destinazione è un'area dalle precarie condizioni igienico-sanitarie”.Sui siti del Ministero della Salute o dell'Istituto superiore di sanità o sul sito dell'Organizzazione mondiale della sanità sono presenti indicazioni utili, suddivise per Paese, su norme comportamentali e procedure di profilassi e vaccinazioni da fare prima, durante o dopo il viaggio.
2. Andare dal medico
“Importante rivolgersi sia al proprio medico che ad ambulatori specializzati nella cosiddetta travel medicine che sono in grado di fornire il necessario supporto sanitario”.3. Evitare i last minute
Anche se le occasioni dell'ultimo minuto fanno gola un po' a tutti, il dottor Cauda invita a essere coscienziosi programmando il viaggio in anticipo. Se siete quasi con un piede sull'aereo, attenetevi almeno ai punti 1 e 2.4. Attenti agli alimenti
5. Occhio a bevande e acqua
6. Lavarsi le mani di frequente
7. Protezione da insetti e parassiti
“Usare repellenti e zanzariere ai letti” ammonisce il dottor Cauda.8. Profilassi antimalarica
“Poiché molte aree esotiche meta di vacanze presentano il rischio malaria, bisogna effettuare, qualora indicato, con puntualità e correttezza la profilassi antimalarica, assumendo farmaci secondo le modalità specifiche per ciascuno di essi, prestando particolare attenzione a modalità e tempi di somministrazione”.9. Vaccinazioni
Difficile generalizzare: le necessità variano da Paese a Paese. Il dottor Cauda spiega:“ Alcuni Paesi richiedono una specifica vaccinazione contro il virus della febbre gialla, il cui certificato viene richiesto all'arrivo a destinazione”.Per prevenire le malattie a trasmissione oro-fecale oltre alla scrupolosa osservanza delle norme igieniche “è importante sottoporsi anche alle vaccinazioni antitifica, anticolerica e antiepatite A, per migliorare il livello di protezione. Nell'Africa sub-sahariana è opportuno effettuare, inoltre, la vaccinazione anti-meningococcica e in alcune aree dell'Asia la vaccinazione anti-encefalite; la vaccinazione contro l'encefalite da zecche è consigliabile per chi va in vacanza in aree boschive dell'Europa centrale, bacino del Danubio, paesi balcanici”.
Inoltre, l'esperto sottolinea che "E' necessario effettuare un'attenta valutazione medica del soggetto che si vaccina in modo da minimizzare eventuali eventi avversi e reazioni allergiche”.
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domenica 22 luglio 2012
Grassi, fumo, caffè i nemici della fecondazione
Nuovi fattori di rischio emergono dal summit europeo sulla procreazione medicalmente assistita: la qualità di ovociti e spermatozoi dipenderebbe dallo stile di vita e dalle abitudini alimentari. Ci si interroga sulle restrizioni all'accesso alle cure per obesi e tabacco-dipendenti
dal nostro inviato ELVIRA NASELLIISTANBUL - L'effetto della crisi economica arriva anche nel mondo della procreazione assistita. E se al ventottesimo convegno dell'Eshre (Società europea di riproduzione umana ed embriologia), che si è appena concluso ad Istanbul, si festeggiano i 5 milioni di bambini nati dalla provetta, non si può non fare un punto sui fondi messi a disposizione nei vari Paesi a donne e uomini infertili. La Grecia, per esempio, ha già registrato un meno 20 per cento di cicli. E la tendenza è la stessa anche in Spagna, dove però le coppie straniere evitano una flessione così marcata.
Al contrario, lì dove la politica sanitaria di un Paese è più generosa con i rimborsi sanitari, si riescono ad avere più cicli, e più bambini nati, come dimostra uno studio dell'economista Mark Connolly, dell'università di Groningen, nei Paesi Bassi. Non è solo una questione di investimenti, però. O di età delle donne che accedono alla Pma (procreazione medicalmente assistita), sempre più elevata, anche se l'Italia è ai livelli più alti, e dunque con meno probabilità di una maternità. Importante, anche più di quanto si pensasse finora, è lo stile di vita, come più di uno studio presentato all'Eshre dimostra.
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giovedì 19 luglio 2012
Lo sport per combattere il cancro al seno
Ancora lo sport al centro di importanti studi medici che potrebbero aiutare l’essere umano a vivere meglio in un futuro non troppo lontano.
Una notizia recente pubblicata sulla rivista Cancer dice che praticare attività fisica almeno 10 ore alla settimana, possibilmente due ore al giorno, riduce del 30% la possibilità di tumore al seno.
La conferma viene dall’Università della Carolina del Nord che ha effettuato le ricerche. Gli scienziati statunitensi hanno preso in considerazione più di 3000 donne, di cui la metà circa aventi il cancro al seno.
Il risultato dello studio ha dimostrato che coloro che prima o dopo la menopausa avevano praticato dello sport erano munite di una sorta di “protezione” nei confronti della malattia.
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venerdì 13 luglio 2012
Macedonie e pinzimoni anti cuscinetti
Ricchi di enzimi, sali e vitamine, gli ortaggi e i frutti estivi
idratano, rinfrescano e ti riforniscono di antiossidanti: sostanze
preziose per vincere il caldo e diluire le tossine che si trasformano in
ritenzione e cellulite.
In estate la circolazione delle gambe viene messa a dura prova dal costante aumento della temperatura, specie in presenza di un alto tenore di umidità. Di conseguenza si creano ristagni e congestione a livello della parte inferiore del corpo, si accusano stanchezza, dolori ai piedi, caviglie e gambe pesanti e si forma la ritenzione, “terreno” ideale su cui la cellulite si sviluppa.
La dieta “cruda” che vince i ristagni
Il Fuoco estivo in eccesso si combatte soprattutto con un’alimentazione in grado di controbilanciare gli effetti del clima. E di riattivare i processi di drenaggio.
Insalata amara e pinzimonio neutralizzano liquidi e caldo
Per la medicina cinese, il sapore in grado di raffreddare e di controllare il Fuoco estivo è l’amaro: rinfresca e drena anche l’umidità, spingendola in basso verso la vescica per eliminarla attraverso l’urina. A luglio, quindi, inizia sempre il pasto con un’insalata mista con cicoria, tarassaco, radicchio o un pinzimonio di finocchi, cetrioli e pomodori. Il tutto va condito con olio d’oliva, che lubrifica l’intestino e alleggerisce il lavoro del circolo.
Tisane fresche, diuretiche e digeribili
A luglio meglio scegliere bevande a temperatura ambiente. Un caffè leggero non fa male d’estate ma si può sostituire con un infuso di timo o con la verbena, rinfrescante. Anche l’infuso di rosa canina, per il suo contenuto in acido silicilico, stimola la diuresi e svolge un’azione rinfrescante; gli infusi vanno bevuti freschi ma non gelati, non superare le due tazze al giorno.
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In estate la circolazione delle gambe viene messa a dura prova dal costante aumento della temperatura, specie in presenza di un alto tenore di umidità. Di conseguenza si creano ristagni e congestione a livello della parte inferiore del corpo, si accusano stanchezza, dolori ai piedi, caviglie e gambe pesanti e si forma la ritenzione, “terreno” ideale su cui la cellulite si sviluppa.
La dieta “cruda” che vince i ristagni
Il Fuoco estivo in eccesso si combatte soprattutto con un’alimentazione in grado di controbilanciare gli effetti del clima. E di riattivare i processi di drenaggio.
Insalata amara e pinzimonio neutralizzano liquidi e caldo
Per la medicina cinese, il sapore in grado di raffreddare e di controllare il Fuoco estivo è l’amaro: rinfresca e drena anche l’umidità, spingendola in basso verso la vescica per eliminarla attraverso l’urina. A luglio, quindi, inizia sempre il pasto con un’insalata mista con cicoria, tarassaco, radicchio o un pinzimonio di finocchi, cetrioli e pomodori. Il tutto va condito con olio d’oliva, che lubrifica l’intestino e alleggerisce il lavoro del circolo.
Tisane fresche, diuretiche e digeribili
A luglio meglio scegliere bevande a temperatura ambiente. Un caffè leggero non fa male d’estate ma si può sostituire con un infuso di timo o con la verbena, rinfrescante. Anche l’infuso di rosa canina, per il suo contenuto in acido silicilico, stimola la diuresi e svolge un’azione rinfrescante; gli infusi vanno bevuti freschi ma non gelati, non superare le due tazze al giorno.
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giovedì 12 luglio 2012
Pelle: le regole per mantenere l’abbronzatura
L’abbronzatura ottenuta con tanta fatica durante l’estate inizia a scomparire, lasciando al suo posto una pelle squamata e a chiazze. Ne abbiamo già parlato (qui) spiegandovi come tutto ciò sia dovuto al fisiologico ricambio cellulare dell’epidermide.
Una buona idratazione che arrivi alla cute dalla dieta è fondamentale, come pure quella che arriva dall’esterno attraverso l’utilizzo di prodotti cosmetici. Ma entriamo nello specifico di cosa è giusto fare e cosa meglio evitare per mantenere a lungo l’abbronzatura dorata che ci siamo creati durante le vacanze.
1) I detergenti: scegliete oli, mousse o saponi delicati, che non aggrediscano la pelle, ma che la rendano più morbida. Personalmente prediligoi prodotti per la detersione dei neonati, con particolare riferimento a quelli ricchi di amido!
2) Le creme idratanti e nutrienti: più la pelle è disidratata e più si chiazzerà facilmente. Date “da bere” alla vostra cute, tutte le volte che ne sentite la necessità. Utilizzate però prodotti che siano adatti al vostro tipo di pelle (grassa, secca, mista, delicata, con tendenza alle rughe, ecc.) cercando ovviamente di usare un cosmetico per il viso ed uno per il resto del corpo.
3)L’ aria condizionata: andrebbe decisamente evitata. Secca l’aria e quindi la pelle. E’ per questo che spesso ci si comincia a spellare subito dopo il ritorno in ufficio (il che aumenta i sintomi della già latente “sindrome del rientro”)! Attenzione inoltre ai viaggi di ritorno in aereo. C’è lo stesso problema: la pelle si secca e le cellule epidermiche cominciano a rigenerarsi prima. Portatevi sempre dietro una cremina idratante, servirà anche per alleviare il fastidio della pelle che tira.
4)L’ abbronzatura artificiale: può aiutare a rimandare la perdita della tintarella. L’importante è che l’utilizzo del lettino abbronzante avvenga secondo i criteri di sicurezza e che non inizi a spellatura avviata. Qualcuno gradisce invece aiutarsi con prodotti autoabbronzanti. Ce ne sono di ottimi in commercio, ma bisogna applicarli bene. Nessuno vi vieta invece di andare ancora al mare specie nei week-end settembrini, di solito belli e con le spiagge poco affollate.
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Una buona idratazione che arrivi alla cute dalla dieta è fondamentale, come pure quella che arriva dall’esterno attraverso l’utilizzo di prodotti cosmetici. Ma entriamo nello specifico di cosa è giusto fare e cosa meglio evitare per mantenere a lungo l’abbronzatura dorata che ci siamo creati durante le vacanze.
1) I detergenti: scegliete oli, mousse o saponi delicati, che non aggrediscano la pelle, ma che la rendano più morbida. Personalmente prediligoi prodotti per la detersione dei neonati, con particolare riferimento a quelli ricchi di amido!
2) Le creme idratanti e nutrienti: più la pelle è disidratata e più si chiazzerà facilmente. Date “da bere” alla vostra cute, tutte le volte che ne sentite la necessità. Utilizzate però prodotti che siano adatti al vostro tipo di pelle (grassa, secca, mista, delicata, con tendenza alle rughe, ecc.) cercando ovviamente di usare un cosmetico per il viso ed uno per il resto del corpo.
3)L’ aria condizionata: andrebbe decisamente evitata. Secca l’aria e quindi la pelle. E’ per questo che spesso ci si comincia a spellare subito dopo il ritorno in ufficio (il che aumenta i sintomi della già latente “sindrome del rientro”)! Attenzione inoltre ai viaggi di ritorno in aereo. C’è lo stesso problema: la pelle si secca e le cellule epidermiche cominciano a rigenerarsi prima. Portatevi sempre dietro una cremina idratante, servirà anche per alleviare il fastidio della pelle che tira.
4)L’ abbronzatura artificiale: può aiutare a rimandare la perdita della tintarella. L’importante è che l’utilizzo del lettino abbronzante avvenga secondo i criteri di sicurezza e che non inizi a spellatura avviata. Qualcuno gradisce invece aiutarsi con prodotti autoabbronzanti. Ce ne sono di ottimi in commercio, ma bisogna applicarli bene. Nessuno vi vieta invece di andare ancora al mare specie nei week-end settembrini, di solito belli e con le spiagge poco affollate.
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Gli alimenti amici dell'abbronzatura per mantenere la pelle dorata delle vacanze
mercoledì 11 luglio 2012
Benefici del ciclismo
Il ciclismo è un’attività aerobica che concentra gli sforzi nell’apparato inferiore è può essere molto produttiva per coloro che lo praticano. Andiamo a ripassare i benefici del ciclismo.
Come tutte le attività aerobiche, il ciclismo migliora la salute cardiovascolare, aiuta la circolazione sanguigna e aumenta la nostra resistenza nelle attività di lunga durata, oltre alla resistenza delle gambe (soprattutto dei quadricipiti)
Come tutte le attività aerobiche, il ciclismo migliora la salute cardiovascolare, aiuta la circolazione sanguigna e aumenta la nostra resistenza nelle attività di lunga durata, oltre alla resistenza delle gambe (soprattutto dei quadricipiti)
Particolarmente, possiamo dire che a livello muscolare il ciclismo è una opzione eccellente per tonificare muscoli e ossa delle gambe e nello stesso tempo ridurre la cellulite che da sempre minaccia le estremità inferiori.
Indubbiamente, potremo usare il ciclismo per bruciare varie calorie e così diminuire di peso. A questo proposito raccomandiamo metodi continui di lunga durata, o, se siete ben allenati, potete provare con un lavoro alla massima intensità per non più di 10 secondi intercalato da pedalate molto leggere di durata tra 3 e 5 minuti. Inoltre, è importante sottolineare che il ciclismo non è tanto pericoloso per le articolazioni come lo può essere la corsa. Esattamente per questo motivo chi ha subito lesioni importanti alle ginocchia o alle caviglie, o chi è abbastanza sovrappeso, non può fare di meglio che montare in biciletta ed iniziare a pedalare.
Indubbiamente, potremo usare il ciclismo per bruciare varie calorie e così diminuire di peso. A questo proposito raccomandiamo metodi continui di lunga durata, o, se siete ben allenati, potete provare con un lavoro alla massima intensità per non più di 10 secondi intercalato da pedalate molto leggere di durata tra 3 e 5 minuti. Inoltre, è importante sottolineare che il ciclismo non è tanto pericoloso per le articolazioni come lo può essere la corsa. Esattamente per questo motivo chi ha subito lesioni importanti alle ginocchia o alle caviglie, o chi è abbastanza sovrappeso, non può fare di meglio che montare in biciletta ed iniziare a pedalare.
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domenica 8 luglio 2012
Proteine, le nuove linee guida Efsa
Di quante proteine abbiamo bisogno ogni giorno? D'ora in poi la
risposta potrà essere calcolata con più precisione. L'Autorità europea
per la sicurezza alimentare (Efsa) ha infatti pubblicato un vademecum
che stabilisce i quantitativi di assunzione delle proteine. Con Andrea
Ghiselli, nutrizionista dell'Istituto Nazionale di ricerca per gli
alimenti e la nutrizione, abbiamo "simulato" degli esempi per uomini e
donne indicando per ciascuno cosa mangiare per assumere il giusto
quantitativo di proteine ogni giorno
a cura di IRMA D'ARIA
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giovedì 5 luglio 2012
Quando il cibo può essere un pericolo
Nuove restrizioni da parte di Oms e Fao. Ecco cos'abbiamo rischiato finora
foto Dal Web
Nuove restrizioni nella commercializzazione degli alimenti per
garantire la salute della popolazione mondiale. La Commissione del Codex
Alimentarius, gestito dalla Fao (Food and Agriculture Organization) e
dall'Oms (Organizzazione mondiale della sanità), ha definito nuovi
standard alimentari di sicurezza e qualità.
I
nemici della nostra salute possono trovarsi in alimenti che ci appaiono
del tutto innocui
come il latte per neonati, le fette di melone pretagliate, la frutta
secca e i frutti di mare. Ecco i nuovi protocolli e, dunque, a cosa
siamo andati incontro finora.
Meno melamina nel latte
Ridotti i limiti massimi di concentrazione di melamina nel latte per neonati. La sostanza, letale a concentrazioni elevate, è stata utilizzata illegalmente per aumentare il contenuto proteico in diversi prodotti tra cui gli alimenti per lattanti e il latte in polvere. La Commissione del Codex ha fissato il limite a un massimo di 0,15 mg/kg nel latte liquido per lattanti.Micotossine nella frutta secca
C'è poi il rischio aflatossine nei fichi secchi. Si tratta di un gruppo di micotossine prodotte da muffe, tossiche e cancerogene, che possono essere trovate in una varietà di prodotti come frutta secca, noci, spezie e cereali, anche a livelli elevati se il prodotto non è conservato correttamente. La Commissione ha ora deciso un limite massimo di sicurezza di 10 microgrammi/kg per i fichi secchi.Fette di melone pretagliate
Un problema emergente di sanità pubblica è legato alla sempre maggiore diffusione delle fette di melone pretagliate. “La polpa del frutto può diventare un terreno fertile per i batteri", ricordano gli esperti, aggiungendo che proprio le fette di melone sono state collegate a epidemie di salmonella e listeriosi. La Commissione ha raccomandato che i meloni pretagliati debbano essere confezionati o imballati e refrigerati il più presto possibile. Inoltre, devono essere distribuiti a temperature di 4 gradi o inferiori. Fondamentale disinfettare regolarmente i coltelli utilizzati per la preparazione.
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mercoledì 4 luglio 2012
Anche il padre fumatore può danneggiare il dna del nascituro
Una ricerca britannica sostiene che non è solo la madre che fuma in gravidanza a mettere a rischio la salute del figlio: i papà possono trasmettere allo stesso modo il loro codice "alterato"
ROMA - Le donne che fumano durante la gravidanza mettono a rischio la salute del proprio figlio. Il dato è acquisito da tempo dalla scienza medica, ora però una nuova ricerca rivela che anche i padri che erano fumatori al momento del concepimento possono trasmettere Dna danneggiato, aumentando il rischio per i figli di malattie tra cui il cancro.
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giovedì 28 giugno 2012
Vaccino stile Pacman contro il fumo "Un'iniezione per dire addio alle sigarette"
Testato dai ricercatori della Cornell: mangia la nicotina nel sangue e impedisce che arrivi al cervello. Punta a spezzare il meccanismo della dipendenza
(afp)
di ELENA DUSI
ROMA - Smettere di fumare è un po' come trovarsi in un videogioco. "Pensiamo a Pacman. Gli anticorpi dell'organismo viaggiano ovunque nei vasi sanguigni. Se ogni volta che incontrano una molecola di nicotina riescono a bloccarla, possono impedirle di raggiungere il cervello e produrre i suoi effetti nocivi". Ronald Crystal, genetista della Cornell University di New York, sintetizza così la sua visione di un vaccino capace con una singola iniezione di liberare per sempre dal vizio del fumo. Il rimedio contro il tabagismo oggi viene sperimentato sui topi. Prima che arrivi in farmacia occorreranno ancora i test sull'uomo, ma gli sforzi per contrastare il meccanismo della dipendenza dalla nicotina non saranno mai sproporzionati rispetto ai benefici. Il fumo infatti è considerato responsabile di un decesso su sei: più di 70mila persone all'anno solo in Italia.
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martedì 26 giugno 2012
VACANZE, LA TOP TEN DELLA FRUTTA CHE ABBRONZA
Carote, radicchi e albicocche salgono sul podio degli abbronzanti
naturali in grado di 'catturarè i raggi del sole e garantire una
tintarella naturale ma anche utilissimi per difendere l'organismo dalle
elevate temperature. È la Coldiretti a stilare la speciale classifica
top ten del cibo che abbronza in occasione dell'arrivo dall'Africa di
'Scipionè, il vastissimo anticiclone con afa e caldo che anticipa di una
settimana rispetto al solstizio del 21 giugno l'arrivo dell'estate,
dopo una primavera 2012 che si classifica al sesto posto tra le più
calde da 210 anni con una temperatura superiore di 1,29 gradi centigradi
rispetto alla media. Con il grande caldo, infatti, consumare carote,
insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche,
fragole o ciliegie serve a difendersi dai colpi di calore, ma anche -
sottolinea la Coldiretti - a preparare l'abbronzatura estiva. Anche chi è
ancora costretto a rimanere in città infatti può difendersi dal caldo e
prepararsi la tintarella estiva con una dieta adeguata che si fonda sul
consumo di cibi ricchi in vitamina A che - precisa la Coldiretti -
favorisce la produzione nell'epidermide del pigmento melanina per donare
il classico colore ambrato alla pelle. Il primo posto è conquistato
indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di
vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte
edibile. Al secondo posto - continua la Coldiretti - salgono i radicchi
che ne hanno circa la metà mentre al terzo si posizionano le albicocche
seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori,
pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliege che presentano comunque
contenuti elevati di vitamina A o caroteni.
Un maggior consumo di frutta e verdura sono fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere l'organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell'esposizione solare. Antiossidanti «naturali» sono infatti le vitamine A, C ed E che - sottolinea la Coldiretti - sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca.
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Un maggior consumo di frutta e verdura sono fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere l'organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell'esposizione solare. Antiossidanti «naturali» sono infatti le vitamine A, C ed E che - sottolinea la Coldiretti - sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca.
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giovedì 21 giugno 2012
La dieta anticaldo
L'aumento esponenziale delle temperature
con picchi di 30 gradi e oltre impone cautela anche a tavola. La
nutrizionista Virginia Gattai, una degli esperti di D.it, ci dà le linee
guida da seguire per contrastare gli inconvenienti del grande caldo di Elisa Poli
Il grande caldo è arrivato. Ma se dal punto di vista della
moda è un vantaggio liberarsi di calze e maglioncini, ci sono anche
alcuni lati negativi come la disidratazione, la digestione più difficile
e qualche inconveniente intestinale. Per essere ben preparate la
nutrizionista Virginia Gattai, una degli esperti di D.it che risponde
alle domande dei nostri lettori (clicca qui per contattarla), ci dà poche semplici regole per aiutarci a evitare i contro della bella stagione e goderci solo i pro.
Regola 1: non esagerare con le calorie. Con il caldo il nostro fabbisogno energetico diminuisce di circa 200-300 calorie al giorno, l'organismo non deve più contrastare il freddo e quindi brucia meno. Occhio allora a porzioni e grassi.
Regola 2: mangiare leggero. Con l'estate e l'aumento della temperatura anche i processi digestivi se ne "vanno in vacanza" e diventano meno efficienti. Il segreto è quindi mangiare più spesso e cose più digeribili. Ridurre le carni rosse e aumentare il consumo di pesce, che è facilmente digeribile perché poco calorico e ricco di acidi grassi che combattono il colesterolo cattivo. Da evitare il più possibile fritti, intingoli e condimenti troppo elaborati. Alcune spezie e aromi possono aiutare: menta, cumino, zafferano e cardamomo favoriscono la digestione (ma non piacciono a tutti, quindi attenzione alle dosi!), mentre peperoncino, zenzero, pepe nero aumentano la temperatura interna, fanno sudare di più e quindi danno una sensazione di freschezza (da provare la dissetante acqua con foglioline di menta).
Regola 3: attenzione alla proliferazione dei batteri. Con l'incremento della temperatura aumenta anche il rischio di contaminazione dei cibi da parte di agenti patogeni. Serve allora aumentare il consumo di yogurt che protegge e rafforza le difese naturali dell'organismo e aiuta ad assorbire meglio vitamine e minerali. Ottimo per esempio usarlo come ingrediente nei frullati di frutta fresca.
Regola 4: reintegrare i sali minerali persi.
Con il caldo, è ovvio, aumenta la sudorazione. Contro la perdita di
sali e liquidi bisogna bere almeno 2 litri di acqua al giorno, va
benissimo anche quella del rubinetto. Consumare poi tanta verdura
(cetriolo, sedano, radicchio, pomodori) e frutta (albicocche, uva,
pesche, prugne) che contengono molta acqua, dal 75% fino al 95% (come
nel caso di cocomero e melone). Evitare di bollire le verdure perché si
impoveriscono di vitamine e sali. Vanno evitate le bibite gassate e
zuccherate che portano calorie "vuote" e sono ricche di additivi e
sostanze che non servono. Limitare caffè e bevande a base di cola che
aumentano la vasocostrizione e la diuresi, provocando disidratazione. No
anche a tutto ciò che è troppo caldo o troppo freddo, perché influisce
negativamente sui meccanismi di regolazione della temperatura. Proibiti
anche i superalcolici (gli alcolici vanno comunque evitati) in quanto
aumentano la sudorazione e quindi possono causare disidratazione e
inoltre limitano l'assorbimento delle vitamine, soprattutto della B che
ha un ruolo fondamentale nella trasformazione in energia delle calorie.
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Regola 1: non esagerare con le calorie. Con il caldo il nostro fabbisogno energetico diminuisce di circa 200-300 calorie al giorno, l'organismo non deve più contrastare il freddo e quindi brucia meno. Occhio allora a porzioni e grassi.
Regola 2: mangiare leggero. Con l'estate e l'aumento della temperatura anche i processi digestivi se ne "vanno in vacanza" e diventano meno efficienti. Il segreto è quindi mangiare più spesso e cose più digeribili. Ridurre le carni rosse e aumentare il consumo di pesce, che è facilmente digeribile perché poco calorico e ricco di acidi grassi che combattono il colesterolo cattivo. Da evitare il più possibile fritti, intingoli e condimenti troppo elaborati. Alcune spezie e aromi possono aiutare: menta, cumino, zafferano e cardamomo favoriscono la digestione (ma non piacciono a tutti, quindi attenzione alle dosi!), mentre peperoncino, zenzero, pepe nero aumentano la temperatura interna, fanno sudare di più e quindi danno una sensazione di freschezza (da provare la dissetante acqua con foglioline di menta).
Regola 3: attenzione alla proliferazione dei batteri. Con l'incremento della temperatura aumenta anche il rischio di contaminazione dei cibi da parte di agenti patogeni. Serve allora aumentare il consumo di yogurt che protegge e rafforza le difese naturali dell'organismo e aiuta ad assorbire meglio vitamine e minerali. Ottimo per esempio usarlo come ingrediente nei frullati di frutta fresca.
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Arriva il caldo, ecco come mantenersi “idratati”
martedì 19 giugno 2012
Il tradimento fa male al cuore
I risultati di una ricerca italiana confermano che le scappatelle sono pericolose per il cuore. E non solo di chi viene tradito.
di: Franco Severo
Scappatelle in auto? Da
evitare: sono pericolose per il cuore (© Cathrine Wessel/CORBIS)
La tradisci? Non rischi solo
di spezzare il cuore alla tua dolce metà, ma metti a serio rischio
anche il tuo. È la conclusione di uno studio tutto italiano condotto
all'Università di Firenze da Alessandra Fisher e dai colleghi del
dipartimento di Medicina della Sessualità e Andrologia.
Stroncati dalle corna
I ricercatori hanno analizzato la letteratura medica estrapolando tutti i casi che contengono termini come “tradimento”, “infedeltà”, “adulterio” e li hanno messi in relazione con la relativa fattispecie clinica.
Dallo studio è emersa una correlazione tra i rapporti non ufficiali e i decessi, soprattutto maschili, per morte improvvisa coitale, cioè durante un appassionato incontro d'amore. Sembra insomma che la maggior parte dei maschi stroncati da problemi cardiaci nel bel mezzo di un rapporto sessuale non fossero in compagnia della legittima consorte.
Uccisi dal rimorso? In parte sì. Secondo i medici fiorentini gli incontri extraconiugali, spesso con donne molto più giovani di loro, farebbero aumentare negli uomini l'ansia da prestazione e le condizioni generali di stress, che unite alla vita sregolata indotta dalle scappatelle metterebbero a dura prova il loro apparato cardiocircolatorio.
Non solo: sembra che I maschi traditori, ancora innamorati o attratti dalle proprie compagne ufficiali, siano i più esposti a questo “infarto da tradimento”.
Stroncati dalle corna
I ricercatori hanno analizzato la letteratura medica estrapolando tutti i casi che contengono termini come “tradimento”, “infedeltà”, “adulterio” e li hanno messi in relazione con la relativa fattispecie clinica.
Dallo studio è emersa una correlazione tra i rapporti non ufficiali e i decessi, soprattutto maschili, per morte improvvisa coitale, cioè durante un appassionato incontro d'amore. Sembra insomma che la maggior parte dei maschi stroncati da problemi cardiaci nel bel mezzo di un rapporto sessuale non fossero in compagnia della legittima consorte.
Uccisi dal rimorso? In parte sì. Secondo i medici fiorentini gli incontri extraconiugali, spesso con donne molto più giovani di loro, farebbero aumentare negli uomini l'ansia da prestazione e le condizioni generali di stress, che unite alla vita sregolata indotta dalle scappatelle metterebbero a dura prova il loro apparato cardiocircolatorio.
Non solo: sembra che I maschi traditori, ancora innamorati o attratti dalle proprie compagne ufficiali, siano i più esposti a questo “infarto da tradimento”.
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venerdì 15 giugno 2012
Acqua come medicina, c'e' quella giusta anche per curarsi
Convegno su risorsa;esperto, esposta a rischi chimici in tubature
Si deve scegliere con cura l'acqua che beviamo, come se fosse la
medicina giusta per ogni situazione. O quasi. E allora, per esempio,
c'e' un'acqua per la gravidanza, un'altra per chi ha problemi di
fragilita' alle ossa, un'altra per lo sport. E ancora a seconda delle
diete, e dei regimi alimentari, si deve scegliere un'acqua povera di
sodio piuttosto che ricca in calcio o guardare ad altri minerali e al
residuo fisso. E' il messaggio che arriva dal convegno 'L'acqua che
beviamo: fare chiarezza', promosso dalla Fondazione acqua, nata nel
marzo 2011 per diffondere una corretta informazione.
Le acque minerali naturali, ha sottolineato Andrea Fabbri, endocrinologo
dell'universita' di Roma Tor Vergata e coordinatore del Comitato
scientifico della Fondazione, ''essendo dotate di caratteristiche
organolettiche ed igieniche particolari sono in grado di svolgere azioni
favorenti la salute e di mantenere il benessere ormonale''. Altro
esempio: un'acqua ricca in calcio, ad esempio, non favorisce i calcoli.
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mercoledì 13 giugno 2012
Tutti al mare: ecco come abbronzarsi senza guai!
Molti non sanno che...
I raggi UVA sono responsabili dell'invecchiamento della pelle perchè penetrano in profondità nell'epidermide. In qualche caso possono anche danneggiare le fibre elastiche. Chi passa molte settimane al sole durante l'anno sappia che le rughe sul suo viso aumenteranno in modo esponenziale.
Non esponetevi al sole dopo esservi cosparsi di profumo giacché potranno comparire sulla vostra pelle macchie indesiderate o eritemi.I raggi UVB sono più pericolosi, soprattutto se si prende il sole nelle ore centrali del giorno quando il cielo è particolarmente limpido e la brezza soffia forte. Questi raggi entrano all'interno delle cellule, possono alterare il DNA e causare tumori cutanei.
I raggi UVC sono altrettanto pericolosi perchè uccidono le cellule. L'ozono ci protegge solo parzialmente per la ben nota riduzione della fascia e dunque negli ultimi anni la loro pericolosità è aumentata. Le radiazioni solari all'infrarosso scaldano la pelle e nei soggetti più deboli, specialmente nei bambini, possono provocare il classico eritema da calore, specie se l'aria è molto secca, troppo ventilata e manca di conseguenza un minimo di sudorazione rinfrescante. Non prendete il sole mentre assumete antibiotici: macchie anti estetiche potrebbero comparire ovunque e non scomparire più.
Se la vostra PELLE è CHIARA adottate la protezione adeguata con filtro UV: passate da un fattore alto (ma non totale, sennò che ci andate a fare al mare) ad uno medio negli ultimi giorni.
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martedì 12 giugno 2012
Perchè mangiare il gelato, a volte, provoca il mal di testa?
Uno studio americano spiega la causa del fastidioso dolore che può guastare il piacere di un buon gelato.
I gelati, ma anche i ghiaccioli e le bibite fredde, non appena entrano
in contatto con il palato possono provocare fortissimi mal di testa che,
fortunatamente, durano solo pochi istanti. La causa scatenante di
questo fenomeno sarebbe da ricercare nella rapida dilatazione e
costrizione dell'arteria cerebrale anteriore - un vaso sanguigno che
irrora una parte del cervello – causata dai liquidi freddi.
Jorge Serrador e i suoi colleghi della Harvard Medical School di Boston hanno recentemente presentato al convegno Experimental Biology 2012 tenutosi a San Diego i risultati di uno studio condotto su 13 volontari.
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