domenica 3 aprile 2016

Cancro, progettata la nuova cura


Cancro, progettata <br> la nuova cura

E’ stato messo a punto un farmaco composto da nanoparticelle in grado di penetrare direttamente nelle metastasi causate dal cancro al seno in organi come polmoni e fegato, distruggendole.
Il nuovo nanofarmaco, scrive l’Ansa, è stato sperimentato al momento solo su topi, con risultati che sono stati definiti ”sbalorditivi”, tanto che si punta ad avviare i test sull’uomo nel prossimo 2017.
La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Biotechnology, è frutto del lavoro del team di ricercatori dello Houston Methodist Research Institute, guidati da Mauro Ferrari, uno dei maggiori esperti di nanotecnologie in medicina a livello mondiale.
Il nuovo nanofarmaco chiamato iNPG-pDox ha detto l’esperto all’ANSA, ”si dimostra capace di curare completamente le metastasi polmonari ed al fegato in modelli animali, ovvero in topi con tumore al seno. Circa il 50% delle cavie raggiunge infatti la completa guarigione, con un equivalente umano di oltre vent’anni di vita senza evidenza di tumore residuo. Un risultato importantissimo alla luce del fatto che non ci sono terapie attualmente disponibili per i tumori metastatici, di origine mammaria o di qualsiasi altra origine”.
“Non farei mai promesse eccessive alle migliaia di malati di cancro – ha aggiunto Ferrari – ma i risultati sono sbalorditivi. Stiamo parlando infatti della possibilità di arrivare alla cura dei tumori metastatici”.

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sabato 2 aprile 2016

Malattie del cuore, 7 consigli per viaggiare senza correre rischi

Ecco alcuni consigli utili per chi deve viaggiare e soffre di malattie cardiache.

Malattie del cuore - Per chi soffre di malattie cardiache, è possibile viaggiare senza mettere a rischio la propria salute? Certo che sì! A fornire alcuni consigli utili a coloro che devono viaggiare, e fare comunque i conti con una malattia cardiaca, è stato il Dr. John Paul Vavalle, membro dell’UNC Heart & Vascular Center, che ci spiega quali sono le precauzioni che devono prendere i viaggiatori che soffrono di malattie del cuore. 

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martedì 29 marzo 2016

Addio al reflusso esofageo e gastrite basta bere un bicchiere al giorno di..

La gastrite è un’infiammazione della mucosa dello stomaco. I suoi sintomi più comuni sono il dolore e bruciore di stomaco. In commercio, esistono tantissimi farmaci che aiutano a combattere questo disturbo ma ci sono anche tanti rimedi naturali che vi vogliamo consigliare.
SUCCO DI PATATA
Sbucciare le patate, grattugiarle e spremere fino a lasciar fuoriuscirne il succo (latte). Prendetene un cucchiaio a digiuno o 30 minuti prima dei pasti. Questo succo può essere consumato quando si avvertono dolori perché allevia immediatamente i sintomi. Per il bruciore di stomaco: prenderlo una volta al dì per una settimana. Per la gastrite: una volta al dì per due settimane. Per l’ulcera: prendere una volta al dì per più di un mese.


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domenica 27 marzo 2016

I nutrizionisti assicurano: “Il cioccolato fondente è un farmaco naturale”

Molti studi confermano che a differenza della specialità al latte, il cioccolato fondente è un toccasana per l’organismo.



Non ci sono ragioni per rinunciare all’uovo di Pasqua. Se si tratta di cioccolato fondente, con un contenuto di cacao dal 70% in su, cedere alla tentazione può essere addirittura benefico. “Il fondente è un farmaco a tutti gli effetti. La fava di cacao, infatti, contienegrassi insaturi simili a quelli dell’olio d’oliva, è ricco dipolifenoli e contiene importanti quantità di minerali fondamentali come potassio, silicio, zinco. In quantità difficilmente presenti in altri alimenti”, spiega Ciro Vestita, nutrizionista e fitoterapeuta, che ricorda i vantaggi di uno degli ingredienti principali delle feste pasquali.

“Il cioccolato si divide in due grandi categorie – dice l’esperto all’AdnKronos Salute – quello al latte che è solo una golosità e il fondente. In genere il cioccolato al latte contiene il 40%, massimo il 50% del cacao. Questo vuol dire 60-50% di zuccheri. Un’esagerazione”, soprattutto se si mangia alla fine di un pasto abbondante o durante le feste, quando gli strappi alla regola sono più che frequenti.
“Molti studi hanno confermato gli effetti benefici del cioccolato amaro – continua Vestita – La ricchezza in polifenoli mette questo alimento ai primi posti per la prevenzione dei tumori. E molti sono i vantaggi cardiovascolari a partire dalla capacità di abbassare la pressione, mentre componenti simili a quelle dell’olio d’oliva hanno effetti anti-invecchiamento e proteggono da malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer”.

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venerdì 25 marzo 2016

Torna l'ora legale, quest'anno con un giorno in più per adattarsi

Aumenta rischio ictus e infarti, ma calano incidenti stradali

Quest'anno il ritorno all'ora legale si preannuncia più 'soft', con un giorno in più per riadattarsi al nuovo orario. Le lancette vanno infatti spostate in avanti di un'ora nella notte tra sabato e domenica, ma essendo Pasqua in molti avranno anche lunedì per poter recuperare. Normalmente, affermano diversi studi, questa pratica che da noi è in uso dagli anni '60 può provocare un aumento degli infarti e degli ictus, oltre che dei disturbi del sonno.
''L'inizio dell'ora legale - scrivono ad esempio i ricercatori de Karolinska Institut di Stoccolma - sono come un enorme esperimento naturale. In particolare noi abbiamo notato un aumento del 4% degli attacchi cardiaci nella settimana successiva all'introduzione''.

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martedì 22 marzo 2016

Ictus, Ecco i campanelli d’allarme da non sottovalutare


L’ictus è una delle principali cause di morte nel mondo per cui è importante saper riconoscere le prime avvisaglie, i così detti campanelli d’allarme, perchè la rapidità di intervento è fondamentale. Nonostante si possa superare la crisi dovuta all’ictus, la possibilità di avere in seguito una serie di problemi è molto elevata.

Esaminiamo ora i diversi tipi di ictus:
– Ictus ischemico, il più frequente in assoluto che colpisce in genere I soggetti maschili over 70.
– Ictus emorragico intraparenchimale, che colpisce i soggetti più giovani, prevalentemente maschi e rappresenta il 20% dei casi di ictus.
– Emorragia subaracnoidea che colpisce prevalentemente le donne di circa 50 anni di età.
La sola arma che si ha per cercare di uscirne indenni, oltre alla prevenzione conducendo un certo tipo di stile di vita, è la rapidità di intervento. Intervenendo nelle 3-6 ore successive alla crisi è possibile limitare i danni.

Pensare di limitare I danni chiamando il medico di famiglia o la guardia medica oppure sdraiarsi e aspettare che I sintomi spariscano è assolutamente sconsigliato. I sistomi maggiori a cui bisogna fare attenzione sono:
– Disturbi del linguaggio e difficoltà nel capire ciò che dicono gli altri.
– Perdita di sensibilità a un braccio o a una gamba, formicolio agli arti e difficoltà nel muovere le dita di mani e piedi.
– Dolore alla testa improvviso quanto insopportabile e oltre tutto inspiegabile.
– Alterazione della vista.
– Vertigini, capogiro e perdita dell’equilibrio.

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lunedì 21 marzo 2016

Il 21 marzo si celebra la giornata mondiale sulla sindrome di Down


Il 21 marzo si celebra il World Down Syndrome Day, la Giornata mondiale sulla Sindrome di Down giunta alla sua 11esima edizione. Il tema del 2016 è “vivere una vita ricca di relazioni sociali soddisfacenti grazie al supporto della comunità, della famiglia, degli amici, dei colleghi di lavoro”, dicendo “no” alla discriminazione e ai pregiudizi.

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Una capsula nel cervello per prevenire l’Alzheimer

mercoledì 16 marzo 2016

Birra e corsa: tutto quello che avreste voluto sapere

Alla fine di una corsa e dopo il traguardo di una gara, una birra fresca sembra essere il premio più ambito e tanto bramato, ecco i pro e i contro.
 
Birra sì o birra no?
Considerando i componenti naturali della birra questa bevanda sembra davvero essere una miscela che si presta al recupero di zuccheri e minerali. Non solo: secondo alcuni studi i polifenoli del luppolo (xantumolo) sembrano avere preziosi benefici nell’attivazione dei principali meccanismi di difesa cellulare dell’organismo dagli agenti nocivi e sembrano ridurre efficacemente le infiammazioni. Fermandoci a questa analisi, pertanto, la birra sembrerebbe una preziosa bevanda. Se non fosse per il suo contenuto di alcol. L’alcol è un vasodilatatore: inibisce il riassorbimento renale dell’acqua e aumenta la diluizione delle urine e del sudore e la loro concentrazione di minerali, inoltre favorisce la perdita della fame istintiva e favorisce l’insorgere dell’ipoglicemia reattiva.
 
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Non solo carote, anche uva 'amica' della vista

Aiuta a contenere danni stress ossidativo su retina


Non solo le carote, anche l'uva e' 'amica' della vista. Una dieta che ricomprenda questo frutto, infatti, aiuta a contrastare i danni dello stress ossidativo, cioè l'eccessiva produzione di radicali liberi che può portare processi di invecchiamento, preservando la retina e il suo funzionamento. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Nutrition, condotto su topi di laboratorio in modelli di degenerazione della retina dai ricercatori della University of Miami Miller School of Medicine. Gli studiosi hanno alimentato i topi con una dieta che ricomprendeva uva liofilizzata in polvere (in una quantità corrispondente a tre porzioni al giorno nell'uomo), una dieta di controllo basata sugli zuccheri e un'altra basata invece su un'alimentazione normale. I risultati, dopo cinque settimane di regime alimentare controllato prima dell'intervento di stress ossidativo, hanno evidenziato che nel gruppo nutrito con una dieta che comprendeva l'uva sia la struttura della retina che il suo funzionamento risultavano preservate. In particolare, la retina manteneva il suo spessore, la quantità di fotorecettori (cellule che rispondono alla luce e che con le malattie degenerative della retina muoiono portando in molti casi a una progressiva perdita della vista) e la qualità della loro attività.

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martedì 15 marzo 2016

Brescia, latte infetto sul mercato: 30 persone indagate

Brescia - Mettevano sul mercato latte che sarebbe stato infetto. Per questo 30 persone, tra allevatori e titolari di caseifici, sono stati indagate dalla Procura di Brescia.

Il latte sarebbe stato infetto da aflatossine, ritenute le tossine più cancerogene esistenti, che venivano in qualche modo coperte miscelando il latte infetto con latte sano. Miscelazione vietata dalla legge.

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Naturale non è uguale a buono: il chimico che attacca ambientalisti e Slow Food

domenica 13 marzo 2016

Cardioaspirina: influisce sui battiti durante la corsa?

Prendo la cardioaspirina, influisce sui battiti cardiaci quando mi alleno?
La domanda è interessante per diversi aspetti e per uno soltanto è invece poco chiara. Anzitutto la cardioaspirina è un farmaco che, inibendo l’enzima ciclo ossigenasi, riduce la produzione di trombossano a livello piastrinico causando quindi un’azione antiaggregante piastrinica (vale a dire rendendo il sangue “più fluido”. Senza dilungarsi sul farmaco occorre però indicarne almeno i principali effetti collaterali: la gastrolesività (inibisce anche la produzione di sostanze che proteggono la mucosa gastrica) e la maggior tendenza al sanguinamento (ulcere, varici, traumi, mestruazioni ecc) dovuta appunto alla sua azione “fluidificante”.
In ambito sportivo può venire utilizzata, specialmente prima delle attività di endurance, come ergogeno metabolico ed il più delle volte sinergicamente alla caffeina in quanto aumenta il metabolismo corporeo (mobilizzando una maggior quantità di substrati energetici utilizzabili per l’attività fisica). Dal punto di vista terapeutico è utilizzata in tutti quei casi (numerosissimi e tra i più vari) in cui è necessaria una maggior fluidità ematica (sia in modo preventivo che curativo).
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Mal di schiena e running: tutto quello che c’è da sapere

 

 

giovedì 10 marzo 2016

Tai Chi fa bene al cuore e diminuisce anche il colesterolo

Arti marziali cinesi migliorano qualità di vita dei cardiopatici

 ROMA - Arti marziali cinesi come il Tai Chi abbassano pressione del sangue, triglicridi e colesterolo, migliorando la salute di persone che soffrono di cuore. La conferma arriva da ricercatori dell'Università dello Sport di Shanghai, che hanno esaminato 35 studi in materia in un'analisi pubblicata sul Journal of American Heart Association.

Forza, flessibilità e equilibrio sono le qualità che le arti marziali cinesi potenziano, combinandole insieme ad attività fisica dolce, meditazione, consapevolezza del corpo e attenzione ad una corretta respirazione. Precedenti ricerche ne avevano confermato i benefici per pazienti con demenza e tumore. Nella nuova revisione di studi scientifici sono stati presi in considerazione i dati relativi a 2.249 pazienti con malattie cardiovascolari provenienti da 10 diversi paesi. Tutti erano stati seguiti per al massimo un anno, durante il quale hanno praticato esercizi tradizionali cinesi, come quelli del Tai chi o del Qui Gong, senza altri cambiamenti nelle abitudini quotidiane. I benefici erano evidenti: in media si notava una riduzione della pressione arteriosa sistolica di oltre 9,12mmHg (millimetri di mercurio) e della pressione diastolica di oltre il 5 mmHg, insieme a significative riduzioni nei livelli di colesterolo cattivo e trigliceridi. Inoltre a diminuire era anche la depressione.

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lunedì 7 marzo 2016

Ribes nero

Questo piccolo frutto è un potente alleato per il nostro cervello. In una recente ricerca sono state analizzate un gruppo di persone adulte, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che hanno bevuto 250 ml di queste tre bevande: un placebo (farmaco terapeutico inattivo) arricchito con lo zucchero, una bevanda arricchita con l’estratto di ribes nero e una bevanda ottenuta dalla spremitura a freddo del “Blackadder”(un particolare tipo di ribes della Nuova Zelanda). I partecipanti, hanno poi iniziato a svolgere una serie di test che richiedevano un alto livello alle prestazioni mentali. I risultati hanno dimostrato come, dopo aver bevuto entrambi le bevande contenenti la bacca di ribes, si miglioravano l’umore, la precisione nel risolvere i compiti assegnati ed infine l’attenzione alle cose, diminuendo la fatica mentale. La tipologia del Blackadder, ha mostrato i risultati più stupefacenti; si è dimostrata capace di diminuire l’attività degli enzimi monoamino-ossidasi (MAO), che controllano nel cervello i livelli di serotonina e dopamina. Un gruppo di farmaci, chiamati inibitori MAO, agiscono proprio in questo modo e sono stati utilizzati per trattare depressione e patologie come il morbo di Parkinson.

Fonte

domenica 6 marzo 2016

La salvia e le sue proprietà


La salvia è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome proveniente da  salvo che significa appunto “salvare”. I Galli, in particolare, riteneva no che la salvia avesse la capacità di guarire tutte le malattie e che guarisse la febbre e la tosse. Alcuni addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici.


La salvia è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome proveniente da  salvo che significa appunto “salvare”. I Galli, in particolare, riteneva no che la salvia avesse la capacità di guarire tutte le malattie e che guarisse la febbre e la tosse. Alcuni addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici.

La salvia si presenta come un arbusto sempre verde dal fusto eretto, che può raggiungere al massimo 70 cm e con foglie lunghe, abbastanza affusolate a forma di lancia che si presentano piuttosto spesse e dure.

I fiori della salvia, di un colore che va dal blu al viola, compaiono generalmente in primavera, prediligendo il sole, nonostante sia possibile trovarla anche in climi piuttosto rigidi. Essa si trova generalmente nelle zone mediterranee e negli orti coltivati mentre è molto difficile riconoscerla allo stato selvatico. Il suo “ciclo” dura circa 5 anni, trascorsi i quali va piantata di nuovo.E’ una pianta caratteristica dell’Europa meridionale, in Italia cresce spontanea nelle zone centro-meridionali e nelle isole.

Salvia: cenni storici

La salvia è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome proveniente da  salvo che significa appunto “salvare”. I Galli, in particolare, riteneva no che la salvia avesse la capacità di guarire tutte le malattie e che guarisse la febbre e la tosse. Alcuni addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici.

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sabato 5 marzo 2016

Mangiare cioccolato fa bene al cervello e lo rende più attivo e funzionante



Il cioccolato fa bene, ormai è stato più volte accertato. Adesso una nuova ricerca aggiunge un tassello in più ai già tanti benefici assodati del consumo del cacao: chi lo ama e lo mangia almeno una volta a settimana ha un cervello più attivo e funzionante.
Lo studio arriva dall’altra parte del mondo e più precisamente dall’University of South Australia e ha dimostrato come un consumo moderato ma costante di cioccolato sia utile a potenziare le funzioni cognitive, in particolare memoria e apprendimento.

La ricerca si è svolta su un campione di 968 consumatori di cioccolato di età compresa tra i 23 e i 98 anni monitorati per 30 anni. Le funzioni cerebrali delle persone analizzate sono state messe alla prova grazie ad una serie di test che miravano a valutarne la memoria visiva, di lavoro e le capacità verbali.
Si è potuto vedere così un effetto decisamente positivo del consumo di cioccolato in particolare in quelle persone che lo consumavano settimanalmente almeno una volta. Le funzioni che miglioravano era soprattutto quella della memoria spazio-visuale e organizzativa e del ragionamento astratto.

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venerdì 4 marzo 2016

Sei in forma? Scoprilo e calcola il tuo fabbisogno calorico

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Le donne alte e magre rischiano di avere ossa fragili

Attenzione a diete e chirurgia bariatrica. Gli specialisti: «Se una donna alta 160 cm da 60 chili raggiunge i 54, notiamo alterazione in senso negativo sul metabolismo scheletrico»


Mettersi a dieta è uno dei buoni propositi più diffusi con l’arrivo dell’anno nuovo e, soprattutto, della buona stagione. Se l’obiettivo è quello di perdere peso per rimettersi in forma, non andrebbe mai dimenticato che un regime dietetico, pur equilibrato ma a ridotto apporto calorico, potrebbe avere delle ripercussioni sulla salute delle nostre ossa.

«Una dieta troppo ferrea, anche per periodi medio-lunghi, può mettere a rischio la salute delle ossa» avverte il professor Andrea Giustina, endocrinologo dell’Università degli Studi di Brescia e Presidente del Gioseg, il gruppo di lavoro di Specialisti Endocrinologi che si dedicano allo studio dello scheletro, che spiega come basti «un calo ponderale del 10% per osservare una riduzione del 2% nella massa ossea. Se una donna alta 160 cm da 60 chili raggiunge i 54, già notiamo una alterazione in senso negativo sul metabolismo scheletrico. Stessa cosa per un uomo di 90 chili che raggiunga un peso di 81».

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Le 10 regole per proteggere le ossa dalle fratture

 

 

mercoledì 2 marzo 2016

La menopausa può durare 30 anni. Nuovo farmaco allevia i sintomi

Novità dalla «Le donne e la menopausa» condotta da GfK Italia per conto di Msd Italia. I risultati presentati al 17° World Congress della Società di ginecologia endocrinologica

Oggi una donna trascorre circa 30 anni, ovvero quasi un terzo della sua vita, in post-menopausa e le over 50 rappresentano oggi il gruppo sociale più numeroso anche in considerazione della maggiore longevità femminile. Ma qual è la reazione delle italiane a questa fase della vita?

OGNI DONNA REAGISCE A MODO PROPRIO
Le «rassegnate» la tollerano, le «serene» la vivono con tranquillità, ma le «eterne ragazze» e le «performanti» si attivano per trovare soluzioni. A dirlo è la ricerca «Le donne e la menopausa» condotta da GfK Italia per conto di Msd Italia i cui risultati sono stati presentati oggi in occasione del 17° World Congress della Società internazionale di ginecologia endocrinologica (Isge), dove è stato presentato anche un nuovo farmaco per la terapia ormonale sostitutiva.

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lunedì 29 febbraio 2016

In pensione la vecchia ricetta, da 1 marzo sarà elettronica

Medici famiglia, pronti ma non escludiamo disagi

Va in pensione la vecchia ricetta rossa del medico di famiglia: dal primo marzo, infatti, sarà sostituita dalla ricetta elettronica, o 'dematerializzata'. La legge che manda in soffitta i blocchetti rossi del medico, ricorda la Federazione nazionale dei medici di famiglia Fimmg, è in realtà del dicembre 2015 e recepisce un decreto di più di tre anni fa. Dopo alcuni blocchi informatici, il sistema è dunque ora ai nastri di partenza: per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, il medico si collegherà da ora in poi a un sistema informatico, lo stesso visibile al farmacista che ci consegnerà pillole o sciroppi.

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mercoledì 24 febbraio 2016

Consigli per curare e pulire i reni

La verità è che non esiste un modo per sapere se i reni hanno bisogno di essere puliti, però le persone che si sono sottoposte ad un trattamento per pulire questo importante organo assicurano che si sentono molto meglio alla fine dello stesso.
Quando si realizza un trattamento di pulizia o disintossicazione dei reni, di solito, cessano i fastidi precedentemente presenti, ovvero mal di testa molto forti, fatica, dolori addominali e alcuni problemi alla pelle.  
Bisogna considerare, però, che alcune persone percepiscono una debolezza e un mal di testa molto forti durante il processo di disintossicazione; nonostante ciò, non dovete scoraggiarvi e soprattutto non dovete sospendere il trattamento, poiché questi sintomi sono normali e  molto comuni quando si effettuano tali tipologie di terapie disintossicanti.
   
Come sapere se avete bisogno di pulire i reni?

È naturale se desiderate sapere se avete bisogno di un trattamento del genere, dato che non esiste un procedimento per mezzo del quale si possa affermare se i reni abbiano bisogno di essere puliti o meno. Per questo motivo, potete fare attenzione ad alcuni segnali che possono aiutarvi a capire se soffrite di qualche problema che richieda un trattamento di questo tipo.
Avere calcoli renali, soffrire di ritenzione idrica, infezioni renali o diabete di tipo 2, sono alcune condizioni per cui pulire i reni è altamente consigliato.

Una pulizia dei reni deve essere effettuata in seguito alla raccomandazione e sotto la supervisione dello specialista, il quale, generalmente, consiglia di bere molti liquidi, soprattutto acqua, dato che aiutano ad eliminare i residui tossici depositati nei nostri reni; in questo modo il corretto funzionamento del nostro organismo è garantito. La quantità ideale sarebbe di due litri al giorno.

Affinché la pulizia sia completa e ottenere i migliori risultati, dovete seguire una dieta povera di proteine, smettendo di assumere tutti i latticini, oltre che pollo, pesce e frutti di mare.

Altrettanto importante è evitare la caffeina, il cioccolato e tutti quegli alimenti che aumentano l’ossolato di calcio o acido urico nei reni, il quale provoca la formazione dei calcoli renali.

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Il falsi miti sulla zucca dalla dieta agli zuccheri e l'indice glicemico. Come usarla in cucina

  Come spiega la dottoressa Donegani, su questo alimento tipico di Halloween c'è ancora un po' di confusione: ecco le cose da sapere...