giovedì 17 maggio 2018

La vita è dolce con miliardi di batteri

Dall’umore alle malattie, ci governa il microbiota



Nicla Panciera
Spazza via molti dogmi della medicina. È la «rivoluzione del microbiota», l’insieme dei microrganismi - miliardi di batteri, virus e funghi - che colonizzano la pelle e gli apparati digerente, genitale-urinario e respiratorio. Il microbiota è la nostra centrale biochimica, che svolge funzioni metaboliche e immunitarie, consentendo l’assimilazione dei cibi, regolando l’immunità delle mucose e fungendo da barriera contro i patogeni. Scoperta di recente, perché costituita per la maggior parte da batteri anaerobi (non hanno bisogno di ossigeno e non crescono in coltura al di fuori dell’organismo), questa «materia oscura» «ha una vita propria, prospera con il cibo che mangiamo e produce molte sostanze, come neurotrasmettitori e antibiotici», ha spiegato Antonio Gasbarrini, direttore dell’Area gastroenterologia e oncologia del Policlinico Gemelli, in un seminario organizzato da Sanofi.

Questi microrganismi influenzano anche il sistema nervoso autonomo dell’intestino, il cosiddetto «secondo cervello», creando una rete. Tanto che un’alterazione di questa biomassa è all’origine - o la concausa - di molte patologie infiammatorie, oltre che immunitarie, metaboliche, neurologiche e neurodegenerative. «Risultati importanti provengono anche dall’oncobiotica, disciplina che studia il microbioma nella genesi e nella cura delle malattie neoplastiche», aggiunge Gasbarrini.
Secondo due studi su «Science», «i pazienti oncologici che non rispondono agli immunoterapici sono privi di alcune specie batteriche, la cui reintroduzione porta con sé la sensibilità a uno specifico farmaco». E non c’è area che sia esclusa. È il caso della psichiatria: i batteri psicobiotici, modulando l’umore, influenzano il comportamento.

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mercoledì 16 maggio 2018

Per le malattie dei reni zero prevenzione, due facili test

Controllo urine e pressione, come Melania Trump 10% italiani

 

Zero prevenzione per le malattie renali, ma bastano pochi e semplici controlli. Quanto accaduto a Melania Trump, la first lady americana improvvisamente sottoposta a un intervento ad un rene per quella che la Casa Bianca ha definito "una patologia benigna", mette sotto i riflettori un'area della medicina troppo spesso in un cono d'ombra.
    Il 10% della popolazione italiana adulta è a rischio di malattia renale, ma di questi ben sei su dieci non lo sanno. Chi soffre di una malattia renale ha una probabilità maggiore di sviluppare un infarto e i costi di queste patologie rappresentano una cifra enorme, dall'1 ai 2 punti di Pil.
    "Tutti dovrebbero comunque fare prevenzione di primo livello, e per capire se c'è un rischio di danno renale basta un esame delle urine e un controllo delle pressione. Quest'ultima, quando e' troppo alta, mette a rischio i reni, così come il cervello ed il cuore. Purtroppo non c'è un segno preciso, un dolore riconoscibile che possa aiutare a capire che serve intervenire precocemente", spiega Roberto Palumbo, Direttore della UOC Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale S.Eugenio di Roma.
    Ma quando iniziare i controlli? "L'analisi delle urine è uno straordinario strumento per capire molte cose e, a meno che non ci siamo malattie in corso, basta ripeterlo una volta nell'età pediatrica, uno in adolescenza e dopo i 50 anni una volta l'anno", aggiunge Palumbo. 

 

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Celiachia, in Europa l'80% dei casi non è ancora diagnosticato


martedì 15 maggio 2018

Fragole: Proprietà e Benefici

Le fragole sono uno dei frutti più amati, soprattutto dai bambini, questo grazie al loro gusto dolce e delizioso. Ma questi frutti non sono solo buoni ma hanno anche interessanti proprietà terapeutiche. Vediamo i loro benefici sulla salute.


La pianta delle fragole, il cui nome scientifico è Fragaria vesca, appartiene alla grande famiglia delle Rosacee. Ha origini molto antiche. Il suo nome deriva da un termine latino che fa riferimento alla sua fragranza.

Una rara proprietà delle fragole è quella di avere, a differenza degli altri frutti, i semi situati sulla superficie esterna e non interna.
Contrariamente a quanto si crede, le fragole non sono dei veri e propri frutti. In realtà non sono altro che una parte (ricettacolo) ingrossata dell’infiorescenza.


Indice
Attualmente le fragole che si trovano sul mercato sono molto grandi e succose. Il loro gusto però non ha niente a che fare con quelle coltivate naturalmente nel proprio orto. Per non parlare del gusto più delicato delle più piccole, comunemente chiamate fragole di bosco. Queste ancora oggi crescono spontaneamente in vari boschi d’Italia.

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lunedì 14 maggio 2018

Sigarette elettroniche dannose per la salute?


Le sigarette elettroniche vengono commercializzate come “uno stile di vita”, potrebbero incoraggiare le persone ad usarle per troppo tempo, avverte il vice direttore generale del servizio di sorveglianza della salute del NHS.

Durante una conferenza al comitato scientifico e tecnologico, il professor Gillian Leng, dell’Istituto nazionale per l’eccellenza della salute e della cura (Nizza), ha affermato che i rischi per la salute a lungo termine dello svapo sono ancora sconosciuti.

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sabato 12 maggio 2018

La dieta paleo, un regime alimentare di fantasia nato da una teoria degli anni ’50. Ma la scienza racconta un’altra storia


La dieta paleo o dieta ‘evolutiva’ è una leggenda metropolitana lanciata per la prima volta dal gastroenterologo Walter Voegtlin (The Stone Age Diet, 1975), e ripresa negli anni successivi da diversi autori con studi anche di carattere scientifico. La narrazione ormai ampiamente condivisa indica che l’uomo avrebbe regolato il suo patrimonio genetico, e quindi la sua fisiologia, mangiando principalmente carne magra e verdure durante il paleolitico (periodo che va da 2.5 milioni a 10 mila anni fa). Con l’avvento dell’agricoltura e dell’allevamento, e l’introduzione massiccia di nuovi alimenti come cereali, latte e derivati, l’uomo non sarebbe riuscito bene ad adattarsi. Da qui avrebbe origine lo sviluppo delle malattie tipiche della civilizzazione, come obesità, diabete e carie (*).

In realtà non sappiamo come mangiassero i nostri antenati 1-2 milioni di anni fa nei vari continenti, nelle diverse stagioni e latitudini. Verosimilmente c’erano molte ‘diete paleo’ che variavano con le stagioni… per cui stiamo parlando di un modello alimentare che non è mai esistito (una paleofantasy).

Sin dagli anni ’50, si era diffusa l’idea tra diversi antropologi e anche a livello popolare, che lo scatto evolutivo dell’Homo erectus non sarebbe dovuto al consumo di tuberi (qualche varietà di patata), ma all’introduzione nella dieta della carne (‘Man the Hunter hypothesis’). Le carcasse di numerosi animali ritrovate in alcune caverne confermerebbero questa tesi. Purtroppo i tuberi o altri prodotti vegetali, essendo privi di ossa, non hanno lasciato traccia nell’evoluzione della nostra specie.

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venerdì 11 maggio 2018

Sintomi, diagnosi e cura dell’artrite reumatoide

Cos’è l’artrite reumatoide?

L’artrite reumatoide è una malattia cronica sistemica autoimmune che coinvolge principalmente le articolazioni. I sintomi classici dell’artrite reumatoide includono gonfiore articolare, deformità, dolore, debolezza e rigidità delle articolazioni più piccole come quelle di mani, polsi, gomiti, ginocchia, caviglie e piedi. Questi sono i sintomi che corrispondono alle manifestazioni articolari della malattia. Quando l’artrite reumatoide colpisce altri organi del corpo, questi sintomi sono noti come manifestazioni extra-articolari.


I cambiamenti cutanei dell’artrite reumatoide sono considerati manifestazioni extra-articolari e possono essere suddivisi in due tipi: manifestazioni cutanee generali e manifestazioni cutanee specifiche .

Manifestazioni cutanee generali

I pazienti con artrite reumatoide possono sperimentare una vasta gamma di cambiamenti cutanei non specifici.

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giovedì 10 maggio 2018

Troppo sale sulle tavole d’Italia, sono a rischio gli adulti ma anche i bambini


Che siano grandi o piccini, agli italiani piace mangiare decisamente troppo salato. Lo fa il 90% degli adulti, l’85% degli ipertesi e il 91% dei bambini tra i 6 e 18 anni. Valori che ci pongono ben lontani dai 5 grammi giornalieri raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). A ricordarlo è il ministero della Salute, in occasione della Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale. L’iniziativa, promossa dalla World Action on Salt & Health (Wash), vuole incoraggiare le multinazionali alimentari a ridurre il sale nei loro prodotti e a sensibilizzare i governi sulla necessità di un’ampia strategia per la riduzione del consumo di sale nella popolazione. In Italia, secondo i dati del ministero, il 95% degli uomini e l’85% delle donne consuma rispettivamente più di 10 e 8 grammi di sale al giorno.

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mercoledì 9 maggio 2018

Arachidi: le proprietà nutrizionali, i benefici per la salute e le controindicazioni

Le arachidi (o noccioline americane) sono un alimento molto proteico il cui consumo regolare è associato a un miglior peso corporeo e a una riduzione del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari grazie alla ricchezza in fosforo, potassio, vitamina E, folati e fibre.

Le arachidi (o noccioline americane) sono un alimento molto proteico il cui consumo regolare è associato a un miglior peso corporeo e a una riduzione del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari grazie alla ricchezza in fosforo, potassio, vitamina E, folati e fibre. Scopriamo insieme le proprietà delle arachidi!

Fonte: https://www.viversano.net/alimentazione/mangiare-sano/arachidi-proprieta/

Le arachidi (conosciute anche come noccioline americane), originarie del Sud America ma coltivate ad oggi in diverse parti del mondo, sono i frutti di una pianta erbacea, Arachis hypogaea, appartenente alla famiglia delle Fabacee; appaiono di color giallo scuro con una forma ovale irregolare e sono ricoperte da una sottile pellicina rossiccia. Raramente consumate a crudo, le arachidi sono generalmente preferite tostate (salate o meno), sotto forma di crema o burro di arachidi, reso famoso grazie alle pellicole hollywoodiane, oppure consumate nelle fritture e in diverse ricette della cucina di tutto il mondo come olio di semi di arachidi.

Anche se molti non lo direbbero, nonostante la consistenza croccante, l’elevato contenuto di grassi e la buona presenza di vitamina E, le arachidi non sono tecnicamente frutta a guscio o semi oleosi, ma appartengono alla famiglia delle leguminose (legumi) e sono quindi cugine di alimenti come fagioli, lenticchie, ceci e soia.

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Le arachidi (conosciute anche come noccioline americane), originarie del Sud America ma coltivate ad oggi in diverse parti del mondo, sono i frutti di una pianta erbacea, Arachis hypogaea, appartenente alla famiglia delle Fabacee; appaiono di color giallo scuro con una forma ovale irregolare e sono ricoperte da una sottile pellicina rossiccia.

lunedì 7 maggio 2018

Pulci e zecche, prevenzione indispensabile per proteggere l’uomo e gli animali

La convivenza con gli «amici a quattro zampe» aumenta i rischi di contagio. Importanti i controlli dal veterinario per il bene di tutta la famiglia


Nicla Panciera
Hanno compiuto in pochi anni un salto triplo, dal cortile all’interno delle nostre case fino addirittura sul divano. Li portiamo in gita fuori porta e poi salgono sul letto. Sono gli animali domestici, oltre 60 mila tra cani e gatti, che vivono a stretto contatto con noi.

Ciononostante, secondo una ricerca Doxapharma condotta su 408 proprietari di animali domestici che fanno uso di antiparassitari, solo un proprietario su due ritiene che il veterinario abbia un ruolo fondamentale per la salute del proprio animale. E meno della metà (il 46%) crede che il veterinario sia importante per proteggere l’intera famiglia, esseri umani compresi.

Sbagliatissimo, perché i parassiti come pulci e zecche che colpiscono l’animale possono costituire una minaccia anche per la salute dell’uomo. «Con il cambiamento climatico, questi ectoparassiti sopravvivono anche d’inverno e la temperatura delle nostre abitazioni, sui 21 gradi tutto l’anno, è l’habitat ideale per le pulci e consente loro di vivere un’eterna primavera» ha spiegato Marco Melosi, presidente dell’ANMVI Associazione nazionale medici veterinari italiani, in occasione della presentazione della campagna «fatelo meno, fatelo meglio, fatelo dal veterinario» promossa da ANMVI e MSD Animal Health per sensibilizzare sulla necessità della prevenzione antiparassitaria, che andrebbe, secondo il veterinario «impostata durante tutto l’anno e non più solo nei mesi caldi".

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sabato 5 maggio 2018

In forma senza alzarsi dal divano, il segreto per un allenamento a km zero



La loro missione è convincere le persone a fare movimento. Sempre. Ed è per questo che Luciano e Stefano Gemello, padre e figlio, hanno scritto La ginnastica da divano (Edizioni LSWR). Un manuale ricco di consigli e soprattutto esercizi per allenarsi in qualsiasi momento, anche davanti alla tv. E come dice Piero Chiambretti nella prefazione, «un modo per riposare facendo sport».

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Abbuffate e poi allenamenti sfrenati: il disturbo alimentare in versione maschile è in aumento

Una storia di «binge/purging» raccontata dal The Guardian. Dove ha origine il disagio


Raffaele Avico
Siamo abituati a pensare ai disturbi del comportamento alimentare come a problematiche riguardanti solo o soprattutto il genere femminile. Invece è interessante esaminare quel che recentemente ha pubblicato il quotidiano The Guardian. Un articolo sulla storia di un atleta maschio con condotte di binge/purging (ovvero sequenza di abbuffate e condotte di eliminazione per mezzo di esercizio fisico, utilizzo di purghe o vomito indotto), in cui si sottolinea come il fenomeno sia in espansione anche tra la popolazione maschile. 

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venerdì 4 maggio 2018

Ecco quali sono le 5 buone abitudini che allungano di 10 anni la vita


Il famoso ateneo americano di Harvard ha effettuato uno studio su quali siano le 5 buone abitudini per allungare la nostra vita. I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 78 mila donne e 44 mila uomini raccolti in un periodo di tempo rispettivamente di 34 e 27 anni. I risultato hanno mostrato che i soggetti che seguivano queste 5 abitudini avevano mediamente un’aspettativa di vita di 10 anni più lunga. Inoltre il rischio di morire per malattie cardiovascolari scende dell’82% e per tumori del 65%. Nella clip sono presentati i 5 punti per vivere meglio.

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giovedì 3 maggio 2018

Albicocche: nutrienti, gustose e benefiche per l’organismo

Appartenenti alla famiglia delle Rosacee, le albicocche sono nutrienti, gustose e benefiche per l’organismo. Ecco perché

Povere di calorie, molto nutrienti e gustose, le albicocche, ricche di vitamine e minerali, sono i frutti del Prunus armeniaca, appartenente alla famiglia delle  Rosacee. Originarie  della Cina, introdotte in Occidente dagli Arabi, le albicocche sono diuretiche,  antipertensive, combattono l’anemia, sono indicate contro stanchezza cronica, convalescenza, per anziani e bimbi nell’età della crescita.Dal buon contenuto di fibre, favoriscono la digestione, esercitano un’azione lassativa, prevenendo la stitichezza, migliorano il metabolismo e donano un prolungato senso di sazietà.Antinfiammatorie, antiossidanti, combattono gli effetti nocivi dei radicali liberi, controllano la funzione muscolare, regolano il battito cardiaco e il colesterolo cattivo, oltre al livello di glucosio nel sangue, per cui possono essere consumate dai diabetici.

Le albicocche sono un’ottima fonte di vitamina D, preziosa per la vista, dato che la sua carenza può causare cecità al crepuscolo, migliorano il metabolismo e prevengono l’osteoporosi.
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Diete e terapie, le false notizie fanno molto male alla salute

Dalle cure inesistenti ai cibi con effetti miracolosi, il fenomeno si allarga. Al Festival della scienza medica di Bologna i consigli per difendersi


Valentina Arcovio
Sonoquei titoli «urlati» sui social da siti praticamente sconosciuti. Toccano argomenti che, per svariati motivi, sono in grado di smuovere la sensibilità dell’opinione pubblica. E in un batter d’occhio vengono condivisi sul web migliaia o addirittura milioni di volte. È così che nasce una fake news. Solo apparentemente innocua, quando cavalca temi riguardanti la salute e l’alimentazione può diventare tragicamente pericolosa. Può, ad esempio, convincere un malato di cancro ad abbandonare la medicina vera e rivolger si a pratiche discutibili. O può spingere un genitore a modificare la dieta dei figli, causando gravi carenze nutritive.

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martedì 1 maggio 2018

Lo stress arriva al massimo con il caldo dell'estate

Tutta colpa del cortisolo, l'ormone infatti ha un andamento stagionale

Nonostante le giornate più lunghe, le vacanze e i viaggi, è quando aumentano le temperature, in estate, che lo stress arriva al suo massimo. I livelli di cortisolo, l'ormone che viene rilasciato in circolo nel sangue nelle situazioni stressanti, hanno un andamento stagionale e sono più alti durante la stagione estiva. Lo hanno spiegato al convegno della Società americana di fisiologia i ricercatori dell'università polacca di Poznan. Il cortisolo compie diverse funzioni importanti, come quella di regolare i livelli di zucchero, sale e i fluidi, ridurre le infiammazioni e contribuire al benessere generale. Generalmente è più alto la mattina, per poi calare durante il giorno, e raggiungere il minimo la sera, in modo da mantenere i cicli del sonno, anche se può capitare che le malattie, la mancanza di sonno e alcuni farmaci influiscano e alterino il suo andamento più del normale. Ora i ricercatori, guidati da Dominika Kanikowska, hanno scoperto che, oltre alle fluttuazioni giornaliere, ha anche un andamento stagionale. Una conclusione a cui sono arrivati osservando per due giorni in inverno, e due giorni in estate, un gruppo di studentesse di medicina, a cui hanno prelevato dei campioni di saliva ogni due ore nell'arco delle 24 ore, per misurare i livelli di cortisolo e dei marcatori delle infiammazioni. Le volontarie, durante ogni sessione d'esame, hanno anche risposto ad un questionario sul loro stile di vita, in particolare sulle loro abitudini nel dormire, mangiare e fare attività fisica.

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lunedì 30 aprile 2018

L’alcol fa bene? Praticamente mai e oltre i 18 drink settimanali si riducono le prospettive di vita


Un bicchiere di vino (birra o superalcolico) fa bene al cuore? Scordatevi - per chi ricorda il paradosso francese legato al resveratrolo - questa panzana e tenete a mente (piuttosto) quella che è l’evidenza secondo cui il consumo di alcol oltre le soglie indicate per gli adulti dalle principali società scientifiche (un bicchiere al giorno per le donne, due per gli uomini, uno per tutti dopo i 65 anni) aumenta il rischio di rimanere vittime di un evento cardio o cerebrovascolare. Tradotto: ictus e aneurisma cerebrale, scompenso cardiaco, arresto cardiocircolatorio. Queste le conclusioni di un ampio studio pubblicato sulle colonne della rivista scientifica «The Lancet».

La metanalisi (sono state passate in rassegna le conclusioni di 83 studi prospettici) ha confrontato le abitudini di salute e consumo di circa seicentomila bevitori attuali appartenenti a 19 diversi Paesi, considerando i diversi fattori che avrebbero potuto condizionare la loro salute cardiovascolare: e dunque l’età, il vizio del fumo, l’eventuale presenza di diabete, i livelli di istruzione e occupazione.

Come limite massimo di consumo, s’è considerato i cinque bicchieri settimanali, pari a cento grammi di etanolo: corrispettivo rintracciabile in cinque pinte di birra di moderata gradazione o i cinque bicchieri di vino. S’è così scoperto che chi beveva oltre il limite, aveva una ridotta prospettiva di vita: fino a 4-5 anni in meno, negli individui che arrivavano a consumare diciotto drink settimanali. I ricercatori hanno anche esaminato l’associazione tra consumo di alcol e diversi tipi di malattie cardiovascolari. 

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sabato 28 aprile 2018

Endometriosi, i componenti della plastica tra le cause scatenanti

Patologia motivo separazione dal partner per una pazienre su 5

 

 Gli ftalati, prodotti chimici che vengono aggiunti alla materie plastiche per migliorarne la modellabilità, sono tra le cause scatenanti dell'endometriosi, malattia caratterizzata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parte interna dell'utero e anche di altri organi. L'argomento è tra quelli all'ordine del giorno al convegno mondiale della Società di endometriosi e disturbi ginecologici (Seud) in corso a Firenze.


    "L'endometriosi è legata agli ormoni della donna, e i contaminanti ambientali, come appunto gli ftalati, sono sostanze che hanno effetti ormonali" spiega Felice Petraglia, presidente del convegno, ordinario di ginecologia e ostetricia presso l'Università di Firenze e direttore del dipartimento materno infantile dell'Azienda ospedaliera di Careggi. "E' stato verificato - spiega sempre Petraglia - che nelle cisti ovariche dovute all'endometriosi c'è una concentrazione elevata di ftalati", che pertanto possono essere considerati "fattori scatenanti in persone predisposte alla malattia".

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venerdì 27 aprile 2018

Come seguire il programma green&detox in dieci giorni


Il programma green&detox in dieci giorni è un esperienza che trasformerà radicalmente il vostro stato di salute. Il programma in versione integrale prevede tre smoothie, spuntini vari, acqua e tisana depurativa per l’intera durata di dieci giorni. Questo regime garantirà il massimo dei risultati in termini di dimagrimento e di miglioramento dello stato di salute; il numero di chili che potete aspettarvi di perdere varia tra 4,5 e 7. Il programma in versione modificata prevede due smooothie al giorno (uno a colazione e uno a pranzo) più un pasto leggero per cena, spuntini vari, acqua e tisana depurativa. Il leggero pasto giornaliero può consistere in un’insalata mista, verdure saltate in padella con un filo d’olio…

Per tutti i dieci giorni sono vietati: zucchero bianco, carni, latte, formaggi, alcolici di qualsiasi tipo, caffè, bibite normali e “light”, cibi confezionati, fritti e carboidrati raffinati (pane bianco, pasta, dolciumi eccetera).

Il programma in versione integrale

Bevete gli smoothies verdi. Ogni giorno, bevete tre smoothie verdi: uno a colazione, uno a pranzo e uno a cena. In alternativa potete sorseggiarli nel corso della giornata via via che vi viene fame. E’ importante bere uno smoothie o sgranocchiare uno spuntino ogni tre-quattro ore, in modo da tenere il metabolismo sempre “su di giri”. Ciascuno smoothie dovrebbe contenere fra i 350 e i 450 ml di liquido.

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giovedì 26 aprile 2018

Fino a 17 pesticidi nello stesso tè. Neanche Lipton e Twinings si salvano


Fino a 17 pesticidi nella stessa bustina di tè. A scoprirlo è il magazine francese 60 millions de consommateurs che ha confrontato 26 marche vendute in Francia accertando che tutte, anche quelle bio, contengono pesticidi.

I peggiori e i migliori

Se per nove prodotti le tracce di pesticidi risultano “appena misurabili”, per quattro il risultato complessivo è stato “molto insufficiente”, contenendo residui molto importanti di pesticidi, anche sopra i limiti di legge. Nel té nero Dammann Frères sono stati trovate fino a 17 diverse tracce di pesticidi, ma tra i té neri, considerando tutti i tipi di materiali contaminanti, i peggiori sono stati ritenuti: l’Original earl grey della Twinings, il Rich earl grey Lipton e il Thè noir earl grey di Bio Village Repère (E.Leclerc). Nella categoria tè verde alla menta, invece, i giudizi complessivi si sono mantenuti tutti entro la soglia dell’”accettabile”. Qui Lipton si riscatta con uno dei migliori risultati con il prodotto thé verde alla menta, mentre tra i neri, il té bio Auchan noir Earl grey aromatisé ottiene un “molto buono” complessivo.

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Quanti lunghi per la maratona e di quanti km? Dalla teoria alla pratica

Allenamento Una risposta unica non esiste, ma vediamo quindi come capire quanto allenarsi Chiunque si accinga a iniziare la preparazione per...