Ricchi di enzimi, sali e vitamine, gli ortaggi e i frutti estivi
idratano, rinfrescano e ti riforniscono di antiossidanti: sostanze
preziose per vincere il caldo e diluire le tossine che si trasformano in
ritenzione e cellulite.
In estate la circolazione delle gambe viene messa a dura prova dal
costante aumento della temperatura, specie in presenza di un alto tenore
di umidità. Di conseguenza si creano ristagni e congestione a livello
della parte inferiore del corpo, si accusano stanchezza, dolori ai
piedi, caviglie e gambe pesanti e si forma la ritenzione, “terreno” ideale su cui la cellulite si sviluppa.
La dieta “cruda” che vince i ristagni
Il Fuoco estivo in eccesso si combatte soprattutto con
un’alimentazione in grado di controbilanciare gli effetti del clima. E
di riattivare i processi di drenaggio.
Insalata amara e pinzimonio neutralizzano liquidi e caldo
Per la medicina cinese, il sapore in grado di raffreddare e di
controllare il Fuoco estivo è l’amaro: rinfresca e drena anche
l’umidità, spingendola in basso verso la vescica per eliminarla
attraverso l’urina. A luglio, quindi, inizia sempre il pasto con
un’insalata mista con cicoria, tarassaco, radicchio o un pinzimonio di finocchi, cetrioli e pomodori. Il tutto va condito con olio d’oliva, che lubrifica l’intestino e alleggerisce il lavoro del circolo.
Tisane fresche, diuretiche e digeribili
A luglio meglio scegliere bevande a temperatura ambiente. Un caffè
leggero non fa male d’estate ma si può sostituire con un infuso di timo o
con la verbena, rinfrescante. Anche l’infuso di rosa canina,
per il suo contenuto in acido silicilico, stimola la diuresi e svolge
un’azione rinfrescante; gli infusi vanno bevuti freschi ma non gelati,
non superare le due tazze al giorno.
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venerdì 13 luglio 2012
giovedì 12 luglio 2012
Pelle: le regole per mantenere l’abbronzatura
L’abbronzatura ottenuta con tanta fatica durante l’estate inizia a scomparire, lasciando al suo posto una pelle squamata e a chiazze. Ne abbiamo già parlato (qui) spiegandovi come tutto ciò sia dovuto al fisiologico ricambio cellulare dell’epidermide.
Una buona idratazione che arrivi alla cute dalla dieta è fondamentale, come pure quella che arriva dall’esterno attraverso l’utilizzo di prodotti cosmetici. Ma entriamo nello specifico di cosa è giusto fare e cosa meglio evitare per mantenere a lungo l’abbronzatura dorata che ci siamo creati durante le vacanze.
1) I detergenti: scegliete oli, mousse o saponi delicati, che non aggrediscano la pelle, ma che la rendano più morbida. Personalmente prediligoi prodotti per la detersione dei neonati, con particolare riferimento a quelli ricchi di amido!
2) Le creme idratanti e nutrienti: più la pelle è disidratata e più si chiazzerà facilmente. Date “da bere” alla vostra cute, tutte le volte che ne sentite la necessità. Utilizzate però prodotti che siano adatti al vostro tipo di pelle (grassa, secca, mista, delicata, con tendenza alle rughe, ecc.) cercando ovviamente di usare un cosmetico per il viso ed uno per il resto del corpo.
3)L’ aria condizionata: andrebbe decisamente evitata. Secca l’aria e quindi la pelle. E’ per questo che spesso ci si comincia a spellare subito dopo il ritorno in ufficio (il che aumenta i sintomi della già latente “sindrome del rientro”)! Attenzione inoltre ai viaggi di ritorno in aereo. C’è lo stesso problema: la pelle si secca e le cellule epidermiche cominciano a rigenerarsi prima. Portatevi sempre dietro una cremina idratante, servirà anche per alleviare il fastidio della pelle che tira.
4)L’ abbronzatura artificiale: può aiutare a rimandare la perdita della tintarella. L’importante è che l’utilizzo del lettino abbronzante avvenga secondo i criteri di sicurezza e che non inizi a spellatura avviata. Qualcuno gradisce invece aiutarsi con prodotti autoabbronzanti. Ce ne sono di ottimi in commercio, ma bisogna applicarli bene. Nessuno vi vieta invece di andare ancora al mare specie nei week-end settembrini, di solito belli e con le spiagge poco affollate.
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Una buona idratazione che arrivi alla cute dalla dieta è fondamentale, come pure quella che arriva dall’esterno attraverso l’utilizzo di prodotti cosmetici. Ma entriamo nello specifico di cosa è giusto fare e cosa meglio evitare per mantenere a lungo l’abbronzatura dorata che ci siamo creati durante le vacanze.
1) I detergenti: scegliete oli, mousse o saponi delicati, che non aggrediscano la pelle, ma che la rendano più morbida. Personalmente prediligoi prodotti per la detersione dei neonati, con particolare riferimento a quelli ricchi di amido!
2) Le creme idratanti e nutrienti: più la pelle è disidratata e più si chiazzerà facilmente. Date “da bere” alla vostra cute, tutte le volte che ne sentite la necessità. Utilizzate però prodotti che siano adatti al vostro tipo di pelle (grassa, secca, mista, delicata, con tendenza alle rughe, ecc.) cercando ovviamente di usare un cosmetico per il viso ed uno per il resto del corpo.
3)L’ aria condizionata: andrebbe decisamente evitata. Secca l’aria e quindi la pelle. E’ per questo che spesso ci si comincia a spellare subito dopo il ritorno in ufficio (il che aumenta i sintomi della già latente “sindrome del rientro”)! Attenzione inoltre ai viaggi di ritorno in aereo. C’è lo stesso problema: la pelle si secca e le cellule epidermiche cominciano a rigenerarsi prima. Portatevi sempre dietro una cremina idratante, servirà anche per alleviare il fastidio della pelle che tira.
4)L’ abbronzatura artificiale: può aiutare a rimandare la perdita della tintarella. L’importante è che l’utilizzo del lettino abbronzante avvenga secondo i criteri di sicurezza e che non inizi a spellatura avviata. Qualcuno gradisce invece aiutarsi con prodotti autoabbronzanti. Ce ne sono di ottimi in commercio, ma bisogna applicarli bene. Nessuno vi vieta invece di andare ancora al mare specie nei week-end settembrini, di solito belli e con le spiagge poco affollate.
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Gli alimenti amici dell'abbronzatura per mantenere la pelle dorata delle vacanze
mercoledì 11 luglio 2012
Benefici del ciclismo
Il ciclismo è un’attività aerobica che concentra gli sforzi nell’apparato inferiore è può essere molto produttiva per coloro che lo praticano. Andiamo a ripassare i benefici del ciclismo.
Come tutte le attività aerobiche, il ciclismo migliora la salute cardiovascolare, aiuta la circolazione sanguigna e aumenta la nostra resistenza nelle attività di lunga durata, oltre alla resistenza delle gambe (soprattutto dei quadricipiti)
Come tutte le attività aerobiche, il ciclismo migliora la salute cardiovascolare, aiuta la circolazione sanguigna e aumenta la nostra resistenza nelle attività di lunga durata, oltre alla resistenza delle gambe (soprattutto dei quadricipiti)
Particolarmente, possiamo dire che a livello muscolare il ciclismo è una opzione eccellente per tonificare muscoli e ossa delle gambe e nello stesso tempo ridurre la cellulite che da sempre minaccia le estremità inferiori.
Indubbiamente, potremo usare il ciclismo per bruciare varie calorie e così diminuire di peso. A questo proposito raccomandiamo metodi continui di lunga durata, o, se siete ben allenati, potete provare con un lavoro alla massima intensità per non più di 10 secondi intercalato da pedalate molto leggere di durata tra 3 e 5 minuti. Inoltre, è importante sottolineare che il ciclismo non è tanto pericoloso per le articolazioni come lo può essere la corsa. Esattamente per questo motivo chi ha subito lesioni importanti alle ginocchia o alle caviglie, o chi è abbastanza sovrappeso, non può fare di meglio che montare in biciletta ed iniziare a pedalare.
Indubbiamente, potremo usare il ciclismo per bruciare varie calorie e così diminuire di peso. A questo proposito raccomandiamo metodi continui di lunga durata, o, se siete ben allenati, potete provare con un lavoro alla massima intensità per non più di 10 secondi intercalato da pedalate molto leggere di durata tra 3 e 5 minuti. Inoltre, è importante sottolineare che il ciclismo non è tanto pericoloso per le articolazioni come lo può essere la corsa. Esattamente per questo motivo chi ha subito lesioni importanti alle ginocchia o alle caviglie, o chi è abbastanza sovrappeso, non può fare di meglio che montare in biciletta ed iniziare a pedalare.
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domenica 8 luglio 2012
Proteine, le nuove linee guida Efsa
Di quante proteine abbiamo bisogno ogni giorno? D'ora in poi la
risposta potrà essere calcolata con più precisione. L'Autorità europea
per la sicurezza alimentare (Efsa) ha infatti pubblicato un vademecum
che stabilisce i quantitativi di assunzione delle proteine. Con Andrea
Ghiselli, nutrizionista dell'Istituto Nazionale di ricerca per gli
alimenti e la nutrizione, abbiamo "simulato" degli esempi per uomini e
donne indicando per ciascuno cosa mangiare per assumere il giusto
quantitativo di proteine ogni giorno
a cura di IRMA D'ARIA
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giovedì 5 luglio 2012
Quando il cibo può essere un pericolo
Nuove restrizioni da parte di Oms e Fao. Ecco cos'abbiamo rischiato finora
foto Dal Web
Nuove restrizioni nella commercializzazione degli alimenti per
garantire la salute della popolazione mondiale. La Commissione del Codex
Alimentarius, gestito dalla Fao (Food and Agriculture Organization) e
dall'Oms (Organizzazione mondiale della sanità), ha definito nuovi
standard alimentari di sicurezza e qualità.
I
nemici della nostra salute possono trovarsi in alimenti che ci appaiono
del tutto innocui
come il latte per neonati, le fette di melone pretagliate, la frutta
secca e i frutti di mare. Ecco i nuovi protocolli e, dunque, a cosa
siamo andati incontro finora.
Meno melamina nel latte
Ridotti i limiti massimi di concentrazione di melamina nel latte per neonati. La sostanza, letale a concentrazioni elevate, è stata utilizzata illegalmente per aumentare il contenuto proteico in diversi prodotti tra cui gli alimenti per lattanti e il latte in polvere. La Commissione del Codex ha fissato il limite a un massimo di 0,15 mg/kg nel latte liquido per lattanti.Micotossine nella frutta secca
C'è poi il rischio aflatossine nei fichi secchi. Si tratta di un gruppo di micotossine prodotte da muffe, tossiche e cancerogene, che possono essere trovate in una varietà di prodotti come frutta secca, noci, spezie e cereali, anche a livelli elevati se il prodotto non è conservato correttamente. La Commissione ha ora deciso un limite massimo di sicurezza di 10 microgrammi/kg per i fichi secchi.Fette di melone pretagliate
Un problema emergente di sanità pubblica è legato alla sempre maggiore diffusione delle fette di melone pretagliate. “La polpa del frutto può diventare un terreno fertile per i batteri", ricordano gli esperti, aggiungendo che proprio le fette di melone sono state collegate a epidemie di salmonella e listeriosi. La Commissione ha raccomandato che i meloni pretagliati debbano essere confezionati o imballati e refrigerati il più presto possibile. Inoltre, devono essere distribuiti a temperature di 4 gradi o inferiori. Fondamentale disinfettare regolarmente i coltelli utilizzati per la preparazione.
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mercoledì 4 luglio 2012
Anche il padre fumatore può danneggiare il dna del nascituro
Una ricerca britannica sostiene che non è solo la madre che fuma in gravidanza a mettere a rischio la salute del figlio: i papà possono trasmettere allo stesso modo il loro codice "alterato"
ROMA - Le donne che fumano durante la gravidanza mettono a rischio la salute del proprio figlio. Il dato è acquisito da tempo dalla scienza medica, ora però una nuova ricerca rivela che anche i padri che erano fumatori al momento del concepimento possono trasmettere Dna danneggiato, aumentando il rischio per i figli di malattie tra cui il cancro.
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giovedì 28 giugno 2012
Vaccino stile Pacman contro il fumo "Un'iniezione per dire addio alle sigarette"
Testato dai ricercatori della Cornell: mangia la nicotina nel sangue e impedisce che arrivi al cervello. Punta a spezzare il meccanismo della dipendenza
(afp)
di ELENA DUSI
ROMA - Smettere di fumare è un po' come trovarsi in un videogioco. "Pensiamo a Pacman. Gli anticorpi dell'organismo viaggiano ovunque nei vasi sanguigni. Se ogni volta che incontrano una molecola di nicotina riescono a bloccarla, possono impedirle di raggiungere il cervello e produrre i suoi effetti nocivi". Ronald Crystal, genetista della Cornell University di New York, sintetizza così la sua visione di un vaccino capace con una singola iniezione di liberare per sempre dal vizio del fumo. Il rimedio contro il tabagismo oggi viene sperimentato sui topi. Prima che arrivi in farmacia occorreranno ancora i test sull'uomo, ma gli sforzi per contrastare il meccanismo della dipendenza dalla nicotina non saranno mai sproporzionati rispetto ai benefici. Il fumo infatti è considerato responsabile di un decesso su sei: più di 70mila persone all'anno solo in Italia.
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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi
Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...
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