domenica 7 gennaio 2024

Datteri: fanno bene? Quanti al giorno? Chi deve evitarli?

Il dattero è conosciuto da molti soltanto come una vera e propria bomba calorica; pochi sono a conoscenza delle numerosissime proprietà terapeutiche di questo frutto di di Phoenix Dactylifera, tanto straordinarie e prodigiose quanto sconosciute ed ignorate.

In questo articolo daremo una descrizione generale - ma nel contempo approfondita - della pianta da dattero e, successivamente, descriveremo i frutti in termini di valori nutritivi ed indicazioni terapiche.

Cenni botanici

Dattero è il nome comunemente attribuito al frutto della palma Phoenix Dactylifera (fam. Arecaceae). Si tratta di un albero longilineo ed imponente, che raggiunge altezze elevate sfiorando addirittura i 20 o 30 metri.

Tipico frutto dell'Africa settentrionale e dell'Asia occidentale sino ai fiumi Tigri ed Eufrate, il dattero è caratteristico dei Paesi a clima caldo. Infatti, è attualmente coltivato nelle aree del Mediterraneo, in Arabia, nel Golfo Persico, nelle Canarie ed in America Meridionale.

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martedì 2 gennaio 2024

Cancro, è svolta vaccini. L'oncologo: "Entro 3-4 anni i primi frutti"

Ascierto all'Adnkronos: "Su melanoma in corso Fase 3, a Napoli abbiamo già iniziato a trattare pazienti"

"Questo è stato un anno della svolta" per la sperimentazione sui vaccini anticancro, "ma non è una svolta iniziata adesso. I vaccini a Rna messaggero erano, prima ancora del Covid, nel radar della ricerca oncologica". In "3-4 anni" si potrebbero raccogliere i primi frutti delle sperimentazioni in corso. "Diciamo che il futuro lo vedo positivamente. Come dico alla fine dei congressi, il bello deve ancora arrivare". Parola dell'oncologo Paolo Ascierto, direttore del Dipartimento Melanoma, Immunoterapia oncologica e Terapie innovative dell'Istituto nazionale tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli, che all'Adnkronos Salute racconta di questa svolta che la ricerca oncologica sta costruendo e che potrebbe concretizzarsi in un orizzonte temporale non troppo distante da oggi.

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lunedì 1 gennaio 2024

Lenticchie: Proprietà Nutrizionali e Dieta

 Lenticchie nella storia

Come attestano i rinvenimenti archeologici, le lenticchie vengono consumate sin dall'età preistorica, e da sempre sono considerate la carne dei poveri, proprio come i fagioli ed i legumi in genere. I reperti fossili dimostrano che alle lenticchie spetta il primato di essere i primi - quindi i più antichi - legumi sfruttati in ambito alimentare, tant'è che l'impiego di queste "lenti" viene citato anche nella Bibbia; infatti, si narra che Esaù rinunciò alla figlia primogenitura in cambio di un piatto di lenticchie [Genesi, 25,29-34]. La particolare forma a lente di questi legumi - da cui deriva il nome lenticchia - ricorda anche quella di una moneta: a tal proposito, si ha l'usanza di consumare lenticchie a Capodanno, come augurio di prosperità, fortuna e ricchezza per l'anno appena iniziato.

Globalmente, si stima che 3,2 milioni di ettari di terreno siano coltivati a lenticchie, per un totale di 900 Kg/ha di resa, equivalente ad oltre 3 milioni e mezzo di tonnellate.

Descrizione botanica

In botanica, la pianta delle lenticchie è Ervum lens, una dicotiledone appartenente alla famiglia delle Leguminose Papilionate: si tratta di una specie vegetale attualmente coltivata in tutte le zone a clima caldo temperato. La pianta annuale raggiunge altezze poco elevate, di appena 30 o 40 centimetri; presenta un fusto eretto, gracile, ramificato ed angoloso, e piccoli fiori a corolla blu o biancastri, raggruppati a due o a tre, lungo peduncoli di lunghezza variabile. Le foglie, composte da una a otto foglioline, sono pennate ed alterne, e presentano un semplice cirro. Nonostante la radice della pianta di lenticchie sia fittonante, il fittone non penetra in profondità molto elevate (si spinge sino a 35-40 cm).

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venerdì 29 dicembre 2023

Otoliti, cosa sono: cause e durata dei disturbi della Premier Meloni

Si tratta di minuscole formazioni di ossalato di calcio. Se si muovono in libertà nei canali dell’orecchio, possono esserci problemi come vertigini e nausea

COSA SONO GLI OTOLITI


La spiegazione arriva dall’Istituto Superiore di Sanità, che sul proprio sito chiarisce come gli otoliti siano delle minuscole formazioni di ossalato di calcio. Insomma, dei sassolini presenti sulle cellule dell'orecchio interno: questo sistema, nel suo complesso, permette alle persone di mantenere l'equilibrio e di orientarsi nello spazio per i vari movimenti da compiere nella quotidianità.


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giovedì 28 dicembre 2023

Mango: come si mangia, proprietà e benefici

Il mango è un frutto dolce e succoso che ha una buccia liscia e brillante, in alcune parti del mondo è chiamato anche il “re della frutta”.

La polpa del mango può essere di diversi colori, come il giallo, l’arancione o il rosso.

Il sapore del mango è dolce e aromatico, con una nota leggermente acidula.

Il sapore del mango è dolce e aromatico, con una nota leggermente acidula.

E’ ricco di vitamina C, che aiuta a rafforzare le difese immunitarie, e di vitamina A, che è importante per la salute degli occhi.

Contiene anche antiossidanti e potassio, che aiutano a mantenere la pressione sanguigna nella norma.

Il mango è una drupa ovvero un frutto con un grosso seme nel mezzo.

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mercoledì 27 dicembre 2023

Litchi: proprietà, benefici, come si mangia

Frutto originario della Cina, il litchi è ricco di vitamina C, minerali e antiossidanti, utile per la salute cardiovascolare e la lonvegità.

Il litchi (Litchi chinensis), frutto originario della Cina, è ricco di vitamina C, minerali e antiossidanti ed è utile nel prevenire patologie croniche come malattie cardiovascolari, cancro e diabete di tipo 2.

Scopriamolo meglio.

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sabato 16 dicembre 2023

Alcol contraffatto con antigelo: come riconoscerlo?

Il Ministero della Salute ha pubblicato un avviso di sicurezza relativo a bottiglie di alcol contraffatto. Le analisi eseguite sul prodotto hanno riscontrato che oltre all’etanolo le bottiglie contengono glicole etilenico, una sostanza usata prevalentemente come antigelo, che è tossica per ingestione.

Le bottiglie in questione sono da 100 cl con l’etichetta “96° Alcool dal 1960-Fiume”. I NAS di Lecce hanno rinvenuto l’alcol contraffatto presso esercizi commerciali e venditori ambulanti. Le bottiglie presentano una fedele riproduzione dell’etichetta della ditta LICOR Srl di Putignano, provincia di Bari, titolare del marchio Fiume. I contrassegni di Stato, invece, sono riprodotti grossolanamente su carta semplice non filigranata in due diverse varianti, una di colore rosa e l’altra di colore tortora.

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Pizza: quante calorie hanno i diversi tipi e quando non dovresti mangiarla

Può essere considerato un piatto unico per gli ingredienti che contiene: ecco perché è bene non esagerare È il piatto più famoso della cucin...