mercoledì 10 settembre 2014

La dieta mediterranea contro il rischio diabete

Le difficoltà economiche ci stanno però allontanando dai cibi più sani. Lo studio «Moli-sani» studia quanto giocano i fattori genetici e ambientali nelle malattie cardiovascolari


di Adriana Bazzi

 

 

La dieta mediterranea è in crisi da tempo, colpa della recessione. Così si ingrossa l’esercito degli obesi e riemerge il rischio di malattie cardiovascolari che le abitudini alimentari, tipiche dell’Italia e dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, stavano tenendo a bada. Iscritta nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco nel 2010, oggi sta per essere surclassata da hamburger e patatine fritte, kebab e cibi in scatola, panini e merendine. Perché le verdure fresche e il pesce, capisaldi della dieta mediterranea, sono molto più costosi del cibo spazzatura.

 

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Piselli, i legumi più dolci che fanno bene alla circolazione

 

 

 

domenica 7 settembre 2014

Menopausa, i 10 sintomi per riconoscerla

Come capire che il climaterio sta arrivando: ecco i segnali inequivocabili legati alla menopausa

La menopausa è caratterizzata da importanti cambiamenti della funzione ormonale femminile: si tratta di un periodo molto importante nella vita di una donna, spesso difficile da accettare. Vediamo insieme come riconoscere i sintomi della menopausa 

1. Si comincia con l'alterazione del ciclo mestruale, che è l'anticamera della scomparsa di esso. Si verificano modifiche nel flusso (più o meno abbondante del normale) ma si possono verificare sia polimenorrea (mestruazioni ravvicinate, anche ogni 15 giorni) o oligomenorrea (mestruazioni distanziate anche di 40 giorni). Possono verificarsi anche fenomeni di spotting, cioè piccole perdite ematiche tra un ciclo e l'altro

2. Altro aspetto è il peso: si tende a ingrassare, specialmente nella zona addominale. Dimagrire diventa più difficile. Ma contrastare il grasso in menopausa non è una mission impossible: ecco i nostri consigli 


3. Altro sgradito sintomo è la secchezza vaginale, dovuto alla riduzione nella produzione degli ormoni estrogeni. La secchezza aumenta il rischio di fastidiose infezioni genitali

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venerdì 5 settembre 2014

Tiroide, impara a riconoscere i sintomi

Come capire se c'è qualche problema alla tiroide: vediamo quali sono i sintomi che aiutano a capire se c'è un malfunzionamento legato all'ipertiroidismo o all'ipotiroidismo

La tiroide è una ghiandola che ha un ruolo importantissimo nel controllare il metabolismo del corpo e tutte le sue funzioni grazie alla produzione di ormoni. E' proprio dalla quantità di ormoni che vengono prodotti che possono nascere delle disfunzioni alla tiroide. La tiroide può produrre una quantità eccessiva di ormoni, in questo caso si tratterà di ipertiroidismo ed il corpo consumerà energia più velocemente del normale, Oppure ne può produrre pochi, in questo secondo caso si tratterà di ipotiroidismo. Vediamo quali sono i sintomi che aiutano a capire se c'è un malfunzionamento della tiroide

1. Oftalmopatia, occhi sporgenti

La protrusione dei globi oculari è uno dei sintomi più caratteristici dell'ipertiroidismo, causato da un eccesso di ormoni tiroidei. In questo caso il corpo consumerà energia più velocemente del normale

2. Sintomi vari nella zona del collo

Lo sviluppo di un rigonfiamento alla base del collo (gozzo) è un sintomo dell'ipertiroidismo. Un dolore da lieve a severo alla base del collo, dolore o fastidio durante la deglutizione e la tiroide che appare tenera al tatto sono sintomi di tiroidite, ovvero un'infiammazione alla tiroide 

3. Tremore alle dita

Tremori delle mani e debolezza muscolare sono altri sintomi di ipertiroidismo. Affaticamento fisico e debolezza sono sintomi di ipotiroidismo

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giovedì 4 settembre 2014

Kamut? Provate a leggere…

Il Kamut ha le origini molto antiche. Il cereale Khorasan, al quale è stato messo marchio Kamut®, proviene dai territori antichi dell'Afganistan e dell'Iran, e dell'Egitto.


Il Kamut®, marchio registrato da un ingegnere del Montana per una tipologia di grano dai chicchi grandi, ha letteralmente invaso i nostri scaffali. Pasta, pane, farina, crackers, grissini e tanto altro oramai sono sempre più disponibili anche in versione Kamut®.

Il nome deriva dalla cultura egiziana e significa ‘anima della terra’. In realtà però questo cereale ha ben poco a che fare con l’Egitto, la cultura o la gastronomia egiziana!

Sfatiamo da subito il mito: leggere del Kamut come ‘il cereale usato dagli antichi Egizi’ oppure ‘ritrovato nelle tombe dei faraoni’ altro non è che una colossale – e ben riuscita – operazione di marketing.

Gli antichi egiziani infatti coltivavano farro ed orzo. Il frumento arrivò nelle tavole egiziane solo in seguito, ossia durante il periodo Tolemaico, dal 332 al 330 a.c.

E siccome la notizia ha ovviamente rivelato il controsenso della campagna pubblicitaria la stessa Kamut Internationl, l’azienda americana produttrice, ne ha preso le debite distanze. La leggenda quindi è sfatata.

Ma non è tutto. Contrariamente a quanto spesso si crede, il Kamut contiene glutine e quindi può essere adatto a chi è sensibile ai cereali, ma non è consigliato a coloro che soffrono di sensibilità o intolleranza al glutine.

Lasciamo da parte le leggende e parliamo di dati concreti: quali sono i benefici del Kamut? Ce ne sono o anche qua scopriamo che sono solo leggende?

Rispetto ad altri cereali, presenta una quantità maggiore di sali minerali, in particolare contiene selenio, sostanza dalle ottime proprietà antiossidanti. Inoltre è considerato un alimento altamente digeribile rispetto al "normale grano", questo perché non sottoposto a ibridazioni industriali. Composto principalmente da carboidrati e proteine, vanta un alto contenuto di vitamina E.

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mercoledì 3 settembre 2014

Esercizio fisico: un’ora al giorno dimezza il rischio di infarto

Svolgere esercizio fisico per almeno un’ora al giorno aiuta a proteggere il cuore. A sottolineare i benefici per la salute dell’attività fisica sono i ricercatori dell’Uppsala University, in Svezia, nel loro studio pubblicato sulla rivista scientifica “Circulation: Heart”.

Stando allo studio condotto un’ora di esercizio fisico moderato o mezz’ora a ritmo intenso aiuterebbero a ridurre il rischio di infarto fino al 46%. Durante la ricerca è stato inoltre delineato il profilo tipo di coloro che tendono a sviluppare problematiche cardiache.

In base ai dati raccolti durante lo studio, avviato nel 1997 su circa 39 mila cittadini britannici d’età compresa tra i 20 e i 90 anni, il soggetto più a rischio risulta di sesso maschile, con basso livello di istruzione, indice di massa corporea elevato e familiarità con le patologie cardiache. Più probabile inoltre che vengano riscontrate anche patologie come il diabete, l’ipertensione e la tendenza ad avere il colesterolo alto.

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Esercizio fisico: camminare aiuta a ridurre il rischio di infarto

 

Mangiare frutta protegge la salute del cuore

 

 

domenica 31 agosto 2014

Salute a suon di bacche, e non solo!

Dalla Mongolia arrivano queste bacche dal caratteristico colore rosso vivo i cui effetti sul corpo sono semplicemente stupefacenti.


Si va diffondendo sempre più nel mondo il consumo di bacche di Goji, piccoli frutti dal colore rosso brillante ed il cui contenuto nutrizionale è assolutamente unico per tutta una serie di fattori.

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Bacche di Goji: proprietà e benefici

 

 

giovedì 28 agosto 2014

Quando il diabete è causato dalle pentole per cucinare

L’esposizione alle tossine trovate nelle pentole antiaderenti potrebbe portare a sviluppare il diabete di tipo 2, suggerisce un nuovo studio condotto dai ricercatori della Divisione di Medicina del Lavoro e Ambientale presso l’Università di Uppsala. Anche altri prodotti sul banco degli imputati

C’è un collegamento tra il diabete, le pentole antiaderenti e altri prodotti. Collegamento favorito da un’esposizione a sostanze come i perfluorurati (PFC), utilizzati non solo nelle pentole antiaderenti ma anche in molti altri prodotti industriali e di uso comune come, per esempio, schiume antincendio, grasso e materiali idrorepellenti, materiali a contatto con alimenti, sciolina e tessuti in GoreTex.
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martedì 26 agosto 2014

Ginnastica a casa: 8 esercizi per mantenere la forma

Al rientro, attenzione a non disperdere tutti i benefici della vacanza. In proposito, Ivan Iaia, personal trainer di Individual Training Milano ci spiega come.

Dopo un periodo trascorso all'aria aperta e, speriamo, in gran attività fisica, sarebbe un peccato lasciarsi andare alla solita vita senza movimento. Per spronarvi all'azione, per voi un tutorial fotografico/sportivo

Al mare avete nuotato per ore, in montagna fatto escursioni e passeggiate, gran pedalate in mountain-bike. E ancora, chilometri di jogging, partite infinite di tennis e di golf. Risultato? Un fisico rimodellato che vi rende orgogliose. Per non disperdere in un batter d'occhio la “buona forma” ritrovata in vacanza, e mantenere muscoli il più possibile tonici, abbiamo pensato di proporvi alcuni esercizi mirati a gambe, addominali e braccia. La consulenza “ginnica” è di Ivan Iaia, personal trainer di Individual Training Milano.

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lunedì 25 agosto 2014

Via la bilancia: 200 calorie a colpo d'occhio

Via la bilancia: 200 calorie a colpo d'occhio  

Alcuni cibi sono significativamente più calorici di altri: un intero piatto di broccoli contiene lo stesso numero di calorie di un piccolo cucchiaio di burro di arachidi, o di un pugno di smarties. Ecco come misurare 'a occhio' 200 calorie.

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Come ci vede il sole

Come siamo allo specchio lo sappiamo tutti. Ma come ci vede il sole? Il fotografo americano Thomas Leveritt ha mostrato concretamente l'impatto dei raggi UV sul volto umano, servendosi di un filtro capace di captare la luce nella lunghezza d'onda di 330–380 nanometri.

Il video

sabato 23 agosto 2014

Pericolo: pressione alta

Nella società odierna tanti sono i motivi che causano l'ipertensione, lo stress del lavoro, le preoccupazioni economiche e, da non trascurare, le cattive abitudini a tavola che ci fanno assumere troppo sale, una della cause primarie di irrigidimento della pareti delle arterie con conseguente aumento della pressione sanguigna.

Buonissimo ha voluto stilare una classifica di alimenti ad alto contenuto di sale il cui consumo dovrebbe essere limitato al massimo, o riservato solo a determinate occasioni.

La pressione alta, denominata anche ipertensione, è uno dei fattori di maggior rischio per la nostra salute.

Quasi 1/3 della popolazione mondiale soffre infatti di valori arteriosi troppo elevati, un rischio per il benessere generale e un aumento di lavoro che stressa il nostro cuore.

Anche attraverso un'alimentazione corretta possiamo evitare almeno una delle cause di questa sintomatologia.

Gli studi hanno più volte confermato che uno degli alimenti maggiormente responsabile dell’aumento della pressione è il sale.

L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, valuta infatti come quantità giornaliera più che sufficiente il sale presente normalmente nei cibi, senza necessità quindi di integrarlo ulteriormente.

Il consumo normale medio deve infatti rimanere sotto i 5 grammi al giorno, mentre la media italiana supera allegramente i 10 grammi.

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giovedì 21 agosto 2014

Overdose di mercurio con il pesce

I ricercatori scoprono che non solo mangiare certi tipi di pesce espone all’elevato rischio di assorbire grandi e pericolose quantità di mercurio, ma anche la provenienza geografica è fondamentale. Il metilmercurio è un metallo pesante che può causare nelle persone tutta una serie di seri problemi di salute.



Il problema mercurio (o metilmercurio) nei prodotti ittici è annoso. Si è parlato della sua presenza fin dagli anni Cinquanta e, da quest’epoca in poi, si alternano i pareri ora positivi ora negativi riguardo alla sicurezza circa il consumo di pesce e altri prodotti del mare.
Che l’assorbimento cronico del metilmercurio sia dannoso per l’organismo è tuttavia un dato di fatto. Tra i sintomi più comuni di questo troviamo alterazioni della funzionalità renale, così come della memoria e anche problemi motori, della coordinazione eccetera.

Le indagini relative alla presenza di mercurio nel pesce e altri prodotti ittici hanno nel tempo permesso di identificare specie e luoghi di provenienza che possono esporre, di più o di meno, i consumatori al rischio. Tuttavia, non sempre le etichette dei prodotti di mare consentono alle persone di scegliere con relativa sicurezza il prodotto più salubre.Queste le conclusioni di un nuovo studio dell’Università delle Hawaii a Mānoa che mostra come il pesce di una stessa specie, ma di diversa provenienza, possa essere un pericolo per i consumatori. Secondo gli scienziati, il rischio più comune è che una stessa specie di pesce possa appunto avere una diversa provenienza geografica, e questo non è indicato sull’etichetta della confezione.

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mercoledì 20 agosto 2014

Lo yoga migliora le prestazioni cognitive negli adulti

La pratica dell’hatha yoga aiuta a migliorare le funzioni cerebrali e le capacità cognitive negli adulti di mezza età e più anziani. Lo studio

La nota prof.ssa Neha Gothe della Wayne State University, ed esperta di yoga, ha di recente condotto uno studio in cui si è dimostrato come praticare l’hatha yoga aiuti a migliorare le funzioni cerebrali e le capacità cognitive negli adulti di mezza età e più anziani.
Gothe, insieme al professor Edward McAuley dell’Università dell’Illinois, ha reclutato 108 adulti di età compresa tra i 55 e i 79 anni. Dopo di che hanno suddiviso a caso i partecipanti in due gruppi: 61 hanno frequentato lezioni di hatha yoga tre volte alla settimana per otto settimane, mentre i restanti hanno partecipato, per lo stesso tempo e durata, a sessioni di stretching ed esercizi di tonificazione.

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martedì 19 agosto 2014

PANE – Nei supermercati arriva dai paesi dell’est


QUASI UN QUARTO DEL PANE CONFEZIONATO VENDUTO NEI SUPERMERCATI ITALIANI PROVIENE DAI PAESI DELL’EST.
Qualcuno lo prepara in casa, altri si rivolgono al panettiere di fiducia, in tantissimi lo acquistano al supermercato. Nei punti vendita della grande distribuzione il prezzo del pane è infatti inferiore rispetto a quello dei panini artigianali che si trovano nelle panetterie.Ma a cosa è dovuta questa differenza (in molti casi considerevole) di costo? Quasi un quarto del pane confezionato venduto nei supermercati italiani proviene dai Paesi dell’est ed in particolare dalla Romania. Essendo preimpastati e surgelati, i panini rumeni costano meno della metà di quelli nostrani e durano di più, anche fino a due anni. È sufficiente una rapida cottura e il pane precotto è pronto per essere mangiato.

A FAR LUCE SUL FENOMENO DELLO SFILATINO MADE IN ROMANIA. E’ un’inchiesta realizzata da La Repubblica che rivela che il pane (soprattutto baguette) prodotto in Romania e altri paesi dell’Est (Bulgaria, Ungheria, Moldavia) non supera i due euro al chilo: meno della metà di quello in vendita nei nostri panifici (4-5 euro).Ogni anno vengono prodotti 4 milioni di chili di pane surgelato a lunghissima conservazione (24 mesi) nella sola Romania. Qui il fabbisogno nazionale è basso e quindi più della metà del pane prodotto viene esportato, in particolare in Italia. E in tempi di crisi, il pane rumeno venduto a prezzi altamente concorrenziali viene acquistato da molti cittadini italiani.Quali sono però le conseguenze di questa tendenza? Il problema è che in Italia non c’è l’obbligo di scrivere sull’etichetta la provenienza del prodotto pane; il consumatore non sa dunque che quello che compra non è un prodotto italiano.
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lunedì 18 agosto 2014

Trappola per zanzare: eccone una che funziona!


Lo dico subito: questa trappola mette k.o. le zanzare, nel senso che le elimina dalla circolazione. A chi dispiace ammazzarle consiglio quindi di non continuare a leggere il post… per non cadere in “tentazione” quando insistono nel ronzare vicino l’orecchio!!!

trappola zanzare

Occorre una comune bottiglia di plastica da tagliare in due parti, quella superiore va capovolta all’interno dell’altra metà della bottiglia, facendo attenzione che l’imbuto non tocchi il fondo (deve esserci una distanza di circa 5/10 cm) e poi si fissa il tutto con del nastro isolante.

Nel recipiente creato va versata una soluzione di mezzo litro di acqua a temperatura ambiente, 200 grammi di zucchero e un grammo di panetto di lievito di birra (si acquista nei supermercati, di solito è nel banco frigo dello yogurt).

Infine, la bottiglia-trappola va rivestita con della plastica o del tessuto di colore scuro, e messa in un posto strategico sul balcone. Le zanzare saranno attratte dall’anidride carbonica sprigionata dalla soluzione e cadranno all’interno dell’imbuto.
Il preparato va svuotato e cambiato ogni due settimane, avendo l’accortezza di controllare il livello dell’acqua.

Anna Simone

Oltre un milione e mezzo di morti l’anno a causa del sale

Una nuova stima pubblicata sul New England Journal of Medicine rivela che, ogni anno, muoiono 1,65 milioni di persone per eventi cardiovascolari legati al consumo di sodio nella propria dieta


14/08/2014
Sale il consumo di sale. Il gioco di parole è voluto; gli oltre 1 milione e mezzo di morti l’anno dovuti a eventi cardiovascolari legati al consumo di sale, non lo sarebbero. Ma così è.
Ecco quanto rivela una nuova analisi appena pubblicata sul New England Journal of Medicine in cui si scopre che il consumo globale di cloruro di sodio è superiore alla raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di 2,0 g (2.000 mg) al giorno.
L’indagine è stata condotta analizzando le abitudini alimentari di 187 Paesi.

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venerdì 15 agosto 2014

La dieta dell’anguria, ti sgonfi e perdi peso in una settimana

dieta dell'anguria

Durante l’estate, complici anche le ferie, si ha voglia di sfoggiare un fisico tonico ed asciutto. Quando si desidera sgonfiarsi e perdere qualche chilo di troppo, si può provare la dieta dell’anguria; questo è un regime alimentare da seguire per una settimana che non è adatto a chi soffre di malattie o intolleranze. Inoltre, prima
Durante l’estate, complici anche le ferie, si ha voglia di sfoggiare un fisico tonico ed asciutto. Quando si desidera sgonfiarsi e perdere qualche chilo di troppo, si può provare la dieta dell’anguria; questo è un regime alimentare da seguire per una settimana che non è adatto a chi soffre di malattie o intolleranze. Inoltre, prima di intraprendere qualsiasi dieta è necessario rivolgersi ad uno medico specializzato che stabilisca quanti siano i chili da smaltire.
La dieta dell’anguria è incentrata sulle proprietà di questo frutto che, oltre ad essere molto goloso, è saziante, diuretico e dissetante. L’anguria vanta percentuali altissime di acqua mentre ha pochissime calorie; infatti, ogni 100 grammi sviluppa circa 13 calorie. E’ dolce, per via di particolari sostanze, ricca di antiossidanti e di vitamine quelle del gruppo B, la vitamina A e la C. L’anguria è molto saziante ed è quindi utile per controllare la fame e, se consumata prima dei pasti aiuta a mangiare meno.
Questo regime, oltre a far dimagrire, è un valido aiuto contro la cellulite, i gonfiori e la ritenzione idrica.

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giovedì 14 agosto 2014

Navigare su Internet migliora la memoria e previene il declino cognitivo

Le persone adulte e anziane che navigano su Internet pare siano più avvantaggiate nell’utilizzare in modo efficace la memoria, che ne beneficia di un miglioramento. L’attività digitale sarebbe utile anche per prevenire la demenza

Tra i diversi modi per migliorare la memoria pare ci sia anche il semplice navigare su Internet. E a beneficiarne maggiormente sarebbero le persone di mezza età e anziane che, spesso, sono poco alfabetizzate per quel che riguarda la cultura digitale.
Il vantaggio per la memoria, secondo un nuovo studio, deriva dalla promozione della capacità di impegnarsi, pianificare ed eseguire azioni digitali che questa attività richiede.

Lo studio, pubblicato sul The Journals of Gerontology, ha mostrato che l’alfabetizzazione digitale ha aumentato la provvista cognitiva del cervello o favorisce l’impiego di reti cognitive più efficaci atte a ritardare il declino cognitivo.
Gli autori hanno affermato che i Paesi in cui sono stati attuati interventi di politica in materia di miglioramento della DL (Digital Literacy) possono aspettarsi nei prossimi decenni tassi di incidenza più bassi per la demenza.
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martedì 12 agosto 2014

Braccialetti con elastici: possono essere cancerogeni

I braccialetti chiamati "loom bands" fatti con gli elastici intrecciati, e che vanno tanto di moda quest’anno, pare siano oggetto di preoccupazione a causa delle sostanze che li compongono, i ftalati, che sarebbero potenzialmente cancerogeni


I cosiddetti “loom bands”, ossia i braccialetti con gli elastici che vengono intrecciati con una specie di uncinetto sono i must have dell’estate 2014, ma non sarebbero amici della salute. Secondo infatti una nuova ricerca, l’alto contenuto di ftalati ne farebbero un rischio per il cancro.

Ad aver sollevatole preoccupazioni per la salute di chi indossa questo tipo di braccialetti è stato il The Assay Office Birmingham, un laboratorio britannico che si occupa di eseguire test sulla sicurezza di gioielli e bigiotteria. Nell’appunto analizzate gli elastici utilizzati per creare questi braccialetti intrecciati, si è scoperto che in alcuni kit in commercio questi elastici sono ricchi di ftalati, che possono essere assorbiti dal corpo attraverso la pelle – specie durante la stagione calda, quando si suda di più.
Gli ftalati sono un composto chimico già sospettato di essere un agente cancerogeno, e sono noti per disturbare il sistema endocrino, come mostrato da diversi studi sia su animali che nell’uomo.

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domenica 10 agosto 2014

Viagra per donne, in vendita dal 2015 la pillola blu per "lei" che aiuta anche a dimagrire

Donne, è in arrivo il Viagra rosa. La versione femminile della pillola dell'amore potrebbe arrivare sul mercato entro il 2015, per poter aiutare tutte le donne a perdere i chili in eccesso e per dimagrire.

 

Non è ancora pronto, ma entro il 2015 dovrebbe arrivare sul mercato. Sto parlando del Viagra rosa, la versione tutta al femminile della celebre pillola blu dell'amore destinata all'universo maschile. Entro la fine dell'anno prossimo, dunque, potrebbe arrivare quello che è già stato ribattezzato il Viagra rosa che, oltre a funzionare come equivalente femminile di quello blu, darà una mano alle donne a dimagrire e di perdere peso.

 

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venerdì 8 agosto 2014

E’ confermato: una carenza di vitamina D aumenta più del doppio il rischio di demenza

La carenza di vitamina D è stata definitivamente associata a un sostanziale aumento del rischio di demenza e malattia di Alzheimer nelle persone anziane. I risultato del più grande studio di questo genere.


E’ tempo di vacanze e possibilità di stare all’aperto e al Sole. Approfittiamone dunque, perché è proprio esponendosi alla luce solare che possiamo sintetizzare una preziosa vitamina quale è la vitamina D.Preziosa per molte funzioni dell’organismo, se carente, questa vitamina oggi è stata definitivamente associata a un sostanziale aumento del rischio di sviluppare la demenza o la temuta malattia di Alzheimer.

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mercoledì 6 agosto 2014

Ebola, cresce la paura. Oggi riunione dell'Oms

Nessun caso accertato fuori dall'Africa, ma l'allarme è alto in tutto il mondo. Risultati incoraggianti dal siero utilizzato sui due cittadini statunitensi contagiati dal virus in Liberia. Appello dei tre maggiori esperti: sia messo a disposizione delle popolazioni colpite. L'epidemia ha provocato quasi 900 vittime. Il governo della Sierra Leone schiera i militari per far rispettare la quarantena

ROMA - Contagi confermati al di fuori dell'Africa non ce ne sono, ma la paura per l'epidemia di ebola cresce in tutto il mondo, con ricoveri per sospetti casi negli Stati Uniti e in Arabia Saudita e un numero sempre maggiore di compagnie aeree che si rifiutano di volare nelle zone colpite. Dopo la decisione della Banca Mondiale di stanziare 200 milioni di dollari per aiutare i Paesi che stanno fronteggiando l'epidemia, la 'parola' torna all'Organizzazione mondiale per la sanità (Oms): il Comitato di Emergenza che si riunisce a Ginevra deve stabilire in primo luogo se inserire la malattia nella lista delle "emergenza di salute pubblica di livello internazionale". Lo status finora è stato adottato solo per la pandemia del 2009 dell'influenza A, la cosiddetta 'suina', e poche settimane fa per la polio. "Se il comitato riterrà necessario dichiararlo - spiega il comunicato - saranno raccomandate misure aggiuntive per ridurre i rischi".

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domenica 3 agosto 2014

Meteo bambini: come evitare i malanni estivi

Qualche dritta per evitare fastidiosi malanni stagionali ai vostri bambini

 

 
Le condizioni ambientali possono rovinare una vacanza al mare con i vostri bambini?
Certamente si. Ad esempio molti non sanno che una giornata molto ventosa fatta trascorrere ai bambini in barca in mare aperto, può costar loro una fastidiosa otite, oppure che in condizioni di gran caldo, in cui i ragazzi arrivano dalla spiaggia molto accaldati e sudati, oltre che praticamente nudi, entrare in un supermercato con loro, specie nel reparto surgelati, può sicuramente favorire l'insorgenza di una bronchite nei soggetti predisposti.

La permanenza per diverso tempo in ambienti condizionati super affollati come le sale giochi può portare alla diffusione di virus e batteri, così come fare il bagno in mare nei pressi degli scarichi fognari, specie nei giorni di mare calmo, può provocare gastroenteriti oltre che dermatiti.

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sabato 2 agosto 2014

Cioccolato fondente migliora la circolazione, bastano 40 gr

Riduce stress vasi sanguigni, inefficace invece quello al latte

20th Salon du Chocolat in Brussels  
20th Salon du Chocolat in Brussels
 
Il cioccolato fondente protegge la salute dai rischi associati all'irrigidimento delle arterie grazie ai polifenoli che contiene ed e' capace di ridurre i sintomi dell'aterosclerosi dei vasi periferici. Lo dimostrano i dati pubblicati sul Journal of the American Heart Associaton in una nuova ricerca condotta da esperti della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI).

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giovedì 31 luglio 2014

Menopausa: il cuore si protegge con la soia

Nuovo studio condotto per la North American Menopause Society: la soia se usata con costanza aiuterebbe a proteggere l’apparato cardiovascolare delle donne in menopausa

La soia pare faccia bene alle arterie delle donne, specie se in menopausa. Foto: ©photoxpress.com/Gary
Si sa: la dieta occidentale è molto diversa da quella orientale. Quest’ultima – tra le altre cose – prevede il consumo di soia per un’intera vita. Il risultato, secondo alcuni studiosi, è la netta riduzione dell’aterosclerosi, ossia il pericoloso indurimento delle arterie.Le donne asiatiche che sono migrate in Occidente rendono vani tutti i benefici acquisti dalla precedente dieta, quando cominciano a mangiare come noi. Di contro, le donne che cominciano a mangiare soia quando sono vicine alla menopausa possono ridurre il rischio di aterosclerosi, se questa non era già a uno stadio avanzato.

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martedì 29 luglio 2014

La salute nel cono, il gelato ideale

Alla soia, al riso, senza zucchero, a basso indice glicemico: anche il gelato diventa salutare e trova nuove ricette per soddisfare le richieste di chi ha specifiche esigenze nutrizionali o intolleranze alimentari. Si stima che, tra giugno e settembre, saranno 25 milioni gli italiani che, mangeranno il gelato 2 o 3 volte alla settimana: come dessert, a merenda e in alcuni casi anche in sostituzione dei pasti. Inoltre, secondo uno studio olandese, il gelato sarebbe un alleato del buonumore: i ricercatori, infatti, hanno rilevato che quando si mangia un  gelato il volto raggiunge l'86% di felicità. Con gli esperti, cerchiamo di capire qual è il valore nutrizionale del gelato, quali sono le differenze tra quello industriale e quello artigianale e quali le caratteristiche di un gelato sano.

1- Il valore nutrizionale del gelato

“Il gelato è un alimento abbastanza equilibrato perché contiene carboidrati semplici, proteine dell’uovo o della soia e grassi che servono a dare aromi” spiega Andrea Ghiselli, nutrizionista del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura-Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (CRA-NUT). Se si sceglie quello con il cono o il biscotto, ci sono anche i carboidrati complessi. Nel gelato sono presenti, anche in funzione del gusto che si sceglie, vitamine A e B2, calcio e fosforo dal latte e dalla panna, potassio, vitamina C dalla frutta acquosa, vitamina E ed acidi grassi polinsaturi dalla frutta oleosa, elementi antiossidanti dal cacao e dal caffè. Meglio quello industriale o quello artigianale? “Non c’è una risposta: è anche una questione di gusti ed esigenze. Per esempio, il gelato artigianale è sempre diverso perché non è standardizzato, mentre con quello industriale non ci sono sorprese” dice Ghiselli. E poi ci sono anche considerazioni pratiche: “Poiché il gelato industriale è porzionato ed ha l’etichetta nutrizionale, è più facile controllare le calorie e sapere cosa si sta mangiando esattamente”.


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lunedì 28 luglio 2014

Metà della popolazione porta con sé un virus intestinale sconosciuto

Scienziati scoprono che ben la metà della popolazione mondiale ospita nel proprio intestino un virus che era fino a oggi sconosciuto e che è stato collegato a obesità, diabete e altre malattie dell’apparato gastro-intestinale
 
Ricercatori scoprono un nuovo (vecchio) virus che avrebbe già infettato l'intestino di metà della popolazione mondiale. Foto: ©photoxpress.com/Valentin Mosichev
E’ un virus che nessuno conosceva. Ma pare sia decisamente diffuso, dato che ha già infettato la metà della popolazione mondiale. Si chiama “crAssphage” ed è noto per infettare una delle specie batteriche intestinali più comuni, i batteroidi. Questi batteri si ritiene siano collegati a obesità, diabete e altre malattie dell’apparato intestinale.

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sabato 26 luglio 2014

Vuoi vivere più a lungo? Mangia noci

L’elisir di lunga vita non è un qualcosa di effimero o roba da maghi, ma si può nascondere in un comune frutto: la noce

Le noci, secondo uno studio, sono una sorta di elisir di lunga vita. Foto: ©photoxpress.com/Ivonne Wierink
L’elisir di lunga vita, da sempre ricercato da scienziati e “maghi”, forse non è qualcosa di misterioso o chissà come complicato, ma un qualcosa che tutti abbiamo a portata di mano: un frutto che si chiama noce.

Sono stati i ricercatori spagnoli della Universitat Rovira i Virgili di Tarragona ad aver sottolineato a seguito di uno studio come l’assunzione di una manciata di noci, anche solo tre volte a settimana, possa essere la chiave di lunga vita.

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Prevenire l’osteoporosi con soli 20 minuti di Sole

Gli esperti della Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro invitano a prevenire l’osteoporosi, una condizione che colpisce una larga fetta della popolazione, aumentando la sintesi della vitamina D con l’esposizione ai raggi solari per almeno 20 minuti al giorno per cinque giorni a settimana
 
La vitamina D, per essere sitetizzata, necessita di un'esposizione al Sole. Foto: ©photoxpress.com/Sergey Kolesnikov
La carenza di vitamina D è legata a tutta una serie di disturbi, tra cui perfino il rischio di sviluppare una forma di schizofrenia. Questa carenza è tuttavia associata in particolare ai problemi di natura osseo-scheletrica. E’ un tipo di vitamina che si può assumere tramite l’alimentazione, ma che per essere sintetizzata ha bisogno della luce naturale, ossia quella del Sole.

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venerdì 25 luglio 2014

Il girovita può dirci come sta il cuore


Sono il “ritratto della salute”. Giovani, sani, senza fattori di rischio cardiovascolare di alcun genere: non hanno la pressione alta o il colesterolo in eccesso, non soffrono di diabete, non fumano. Eppure, molti hanno già i primi segni di aterosclerosi e quindi sono a maggior rischio di infarti e ictus: colpa del grasso “che non si vede”, quello che si accumula attorno agli organi interni ed è molto pericoloso per la salute di cuore e vasi. Lo dimostra una ricerca presentata al Canadian Cardiovascular Congress 2011 , secondo cui per capire se siamo “grassi dentro” basta misurare il girovita.
STUDIO – A questa conclusione i ricercatori dell'Istituto di Cardiologia dell'università del Quebec sono arrivati analizzando a fondo poco meno di duecento giovani dai 18 ai 35 anni, per metà uomini e metà donne, che non avevano alcun fattore di rischio classico né una storia familiare di malattie cardiovascolari. I volontari sono stati misurati per stabilire l'indice di massa corporea e il girovita, ma soprattutto sono stati sottoposti a un'accurata risonanza magnetica per verificare la presenza di aterosclerosi a livello delle carotidi, le arterie che portano il sangue verso il cervello; attraverso la risonanza, inoltre, i ricercatori hanno quantificato con precisione il grasso sottocutaneo e quello viscerale che “copre” gli organi del torace e dell'addome. «Abbiamo visto che molti giovani senza apparenti fattori di rischio avevano già i primi segni di aterosclerosi: erano coloro con una maggior quantità di grasso viscerale – racconta Eric Larose, il cardiologo che ha coordinato la ricerca –. Non si tratta di persone obese, né con un indice di massa corporea preoccupante: i nostri risultati dimostrano che bisogna guardare al di là di questi semplici parametri e valutare piuttosto il “grasso nascosto”, perché chi ne ha in maggior quantità ha inevitabilmente più segni di aterosclerosi e quindi un rischio più elevato di infarti e ictus». Tra l'altro, segnala il cardiologo, questi dati confermano ricerche precedenti condotte sulle autopsie di ragazzi americani morti in guerra o in incidenti stradali, secondo cui addirittura l'80 per cento dei giovani adulti apparentemente sani ha segni di aterosclerosi nelle arterie.

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giovedì 24 luglio 2014

L’agri-trainer sotto l’ombrellone per imparare a mangiare la frutta estiva

L’orto “sbarca” in spiaggia con l’agri-trainer della frutta che svela i trucchi su cosa, come e quando acquistare la frutta nel modo più conveniente possibile, ma anche come conservare per non sprecare e come utilizzare i prodotti in avanzato stato di maturazione per conserve fai da te o usi estetici, nonché le proprietà salutari, nutritive e abbronzanti delle diverse varietà. Accade domani nelle piazze e nelle spiagge in tutta Italia grazie all’iniziativa di Coldiretti “Sos Frutta”, un’azione educativa che si svolge nei luoghi di vacanza con la distribuzione gratuita di duecentomila pesche, susine e cocomeri. Anche perché  i consumi di frutta e verdura degli italiani sono crollati di oltre il 30 per cento rispetto agli ultimi 15 anni. Ecco in quanti modi la frutta dell’estate può farci bene, non solo a tavola ma in momenti diversi delle nostre giornate.

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mercoledì 23 luglio 2014

Troppi grassi nella dieta e non si sentono più gli odori

Scienziati scoprono che una dieta ricca di grassi può inibire il senso dell’olfatto, facendo perdere la capacità di sentire gli odori. E il danno può restare anche se si cambia dieta e si perde peso
 
Ricercatori ritengono che mangiare cibi ricchi di grassi possa danneggiare il senso dell'olfatto. Foto: ©photoxpress.com/Yvonne Bogdanski
Mangiare male, ma soprattutto cibi ricchi di grassi, pare sia collegata alla perdita dell’olfatto, ossia la capacità di percepire gli odori.
Non sentire più gli odori è una condizione che molte persone, quando affette da un forte raffreddore, possono aver provato. E’ una situazione fastidiosa perché, oltre a influire sul senso dell’olfatto, influisce anche sul senso del gusto. Ma, non sentire gli odori è non solo una condizione di disagio, ma può avere anche ripercussioni sulla propria salute: per esempio, non percepire un cattivo odore emesso da un cibo può far rischiare un’intossicazione.

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domenica 20 luglio 2014

Come leggere dallo schermo senza fatica

Ti capita di avvertire fastidio agli occhi, affaticamento o mal di testa quando leggi da uno schermo? In questo articolo cerchiamo di capire il perché, ma soprattutto come risolvere o almeno ridurre il problema.
Innanzitutto devi sapere che leggere per molto tempo dallo schermo di un computer (o di qualsiasi altro strumento elettronico) provoca affaticamento agli occhi in quanto i movimenti che gli occhi devono compiere per questa attività non sono naturali. Infatti, l’occhio ha bisogno di movimento, di varietà, di un’alternanza vicino-lontano, mentre quando si sta davanti al computer tutto questo non avviene, anzi la lettura prolungata da uno schermo comporta:
  • movimento limitato degli occhi: gli occhi si spostano dalla tastiera, allo schermo e ad eventuali documenti cartacei; questo comporta una diminuzione degli ammiccamenti (battito di palpebre) con conseguente minor idratazione (il cosiddetto “occhio secco”)
  • luce artificiale ed errata illuminazione
  • postura spesso scorretta
Al giorno d’oggi, però, capita sempre più spesso di leggere da uno schermo, allora come si può farlo riducendo la fatica e lo stress a carico degli occhi?

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venerdì 18 luglio 2014

Fumo di terza mano: si rischia davvero il cancro

Ancora conferme sul rischio di cancro provocato dal cosiddetto fumo di terza mano, ossia quelle sostanze che si depositano sui muri, sugli oggetti e arredamenti nei locali dove qualcuno ha fumato. A essere in pericolo sono soprattutto i bambini, ma anche gli adulti rischiano grosso. Lo studio
 
Il cosiddetto fumo di terza mano può essere anche più pericoloso di quello di prima e seconda mano. Foto: ©photoxpress.com/Teodor Ostojic
Un tempo solo i fumatori venivano considerati esposti a grave rischio di cancro, soprattutto ai polmoni. Con il passare degli anni le ricerche furono intensificate e si è posto l’accento anche sul fumatore passivo, su quello, cioè, che viene esposto comunque al fumo di sigaretta stando vicino a chi sta fumando. Ma le cose stanno anche peggio. Oggi infatti è stato purtroppo confermato un rischio ancora più minaccioso derivante dal fumo di terza mano. Il pericolo deriverebbe dalle particelle che, giorno per giorno, si depositano sulle superfici dei mobili e nella polvere di casa.

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giovedì 17 luglio 2014

Cipolla: Proprietà e Benefici

La cipolla è una pianta erbacea bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee; è uno degli ortaggi più antichi impiegati dall'uomo, la sua pianta ha origini asiatiche e già nel 3.200 era utilizzata dalla popolazione egizia ed in seguito da greci e romani che ne conoscevano  proprietà e virtù terapeutiche. Si ritiene che durante le costruzioni delle piramidi venivano acquistate grandi quantità di cipolle ed aglio che rappresentavano l'alimento principale degli schiavi addetti ai lavori. Nell'antica Mesopotamia la cipolla era ritenuta una panacea nei confronti di molte malattie e gli ultimi studi in materia confermano le molte proprietà curative di questo ortaggio.

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In frutta e verdura bio fino a 69% più antiossidanti

E per i pesticidi la presenza e' 4 volte piu' bassa

ROMA, 12 LUG - Frutta, verdura e cereali biologici oltre a contenere meno pesticidi sono anche più ricchi di sostanze antiossidanti, in alcuni casi anche del 69%. Lo afferma uno studio dell'università di Newcastle pubblicato dal British Journal of Nutrition.

I ricercatori hanno riesaminato 343 studi pubblicati sull'argomento, applicando dei metodi statistici per comparare i diversi risultati. Il risultato e' stato che in media i prodotti biologici contengono il 17% in piu' di antiossidanti, e per alcune classi questa cifra è ancora superiore. I flavanoni, ad esempio sono il 69% in più. Dal punto di vista dei pesticidi invece i livelli nelle verdure non biologiche è quattro volte superiore, ed è molto più alto anche il livello di cadmio, un metallo tossico. ''Questo studio ha dimostrato che c'è una variazione nella composizione degli alimenti a seconda del metodo di coltivazione - spiega l'autore principale, Carlo Leifert - ora bisogna studiare l'effetto che può avere passare a una dieta biologica. Alcuni di questi antiossidanti però sono stati legati da studi scientifici a un minore rischio di tumori e altre malattie''. 

Fonte: ANSA

martedì 15 luglio 2014

Principi della dieta mediterranea: come tornare in forma



I principi della dieta mediterranea si basano sul profilo nutrizionale degli alimenti presenti in tre paesi europei più uno africano: Italia, Spagna, Grecia e Tunisia.
Questi popoli, fortemente convinti dei benefici dei prodotti alimentari ricadenti sul territorio del mediterraneo, hanno chiesto alla Comunità Europee di far diventare la dieta mediterranea, patrimonio immateriale dell’Umanità. La richiesta è stata accettata e ad oggi, la dieta mediterranea è quella più seguita nel mondo.
La dieta mediterranea si fonda su una piramide alimentare del consumo, in grado di far tornare in forma, il corpo umano, seguendo alcuni accorgimenti, passo dopo passo. I benefici sono immediati, non solo sul peso, ma anche sulla pelle.

principi dieta mediterranea
La dieta mediterranea è forse la più vincente fra le tante, proprio perché non vieta quasi nulla piuttosto dà priorità a tutti gli alimenti in egual misura. Il trucco sta, non tanto nelle quantità ingerite, ma piuttosto nello spazio temporale, nelle quali gli alimenti vanno assunti.

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lunedì 14 luglio 2014

Mal di schiena? Non è colpa del clima

Vento, umidità, precipitazioni o temperature anomale. Chi non si lamenta di qualche doloretto in queste situazioni? Ma non date la colpa al clima – dicono alcuni scienziati australiani – è un caso se i sintomi aumentano in quel frangente.

Chi mettere quindi sul banco degli imputati? Secondo i risultati pubblicati su “Arthritis Care & Research” – una rivista dell’American College of Rheumatology (ACR) – il rischio di lombalgia può aumentare di poco solo in presenza di forti raffiche di vento, ma non è clinicamente significativo.

Fonte

sabato 12 luglio 2014

Alcolici: bere un po’ fa bene al cuore? No, per niente

Un nuovo studio sfata il mito che bere un po’ di alcol farebbe bene al cuore, dimostrando che questa sostanza non fornisce alcun beneficio per la salute cardiovascolare ma che, al contrario, è bere poco o nulla che promuove la salute dell’apparato cardiovascolare

Anche bere leggero o moderato può non essere salutare. Chi beve meno, infatti, ha una migliore salute cardiovascolare. Foto: ©photoxpress.com/Camabs
Un cicchetto per dare una mano al cuore. Questo è un mito radicato da molto tempo tra le persone, che hanno sempre ritenuto che bere un po’ facesse bene anche e soprattutto all’apparato cardiovascolare. Ma l’alcol (o alcool) è sempre l’alcol, e come sostenuto da molti medici è una sostanza che va presa con le dovute cautele e, soprattutto, non bisogna ritenere che sia una specie di medicina; anzi.

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Con la birra il cuore sta bene

Grigliata sicura con la birra

 

venerdì 11 luglio 2014

La mela non è 'peccato' anzi è afrodisiaca per le donne

Una mela al giorno stimola l'eccitazione ed esalta il piacere

La mela non è 'peccato' anzi è afrodisiaca per le donne  
La mela non è 'peccato' anzi è afrodisiaca per le donne
 
Mele riabilitate. Dopo essere state l'icona del peccato originale nel giardino dell'Eden uno studio italiano rivela che sono afrodisiache per le donne. Una "mela al giorno", meglio ancora se più di una, stimola l'eccitazione ed esalta il piacere sessuale nelle donne. Ad evidenziare l'associazione tra il consumo di mele e una migliore qualità della vita sessuale femminile, Riccardo Bartoletti dell'Università degli Studi di Firenze. Lo studio è pubblicato su Archives of Gynecology and Obstetrics.

Bartoletti e i suoi colleghi hanno coinvolto 731 donne italiane in buona salute tra i 18 ed i 43 anni. Hanno suddiviso il campione in due gruppi a seconda di quante mele ciascuna donna consumasse mediamente ogni giorno, se meno di una o più di una al giorno. Poi hanno sottoposto l'intero campione al questionario che di routine si usa per misurare la qualità della vita sessuale delle donne, chiamato 'Female Sexual Function Index' (FSFI).

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giovedì 10 luglio 2014

La più grande bufala mondiale degli ultimi 30 anni: il Punto G

Il Punto G (G-spot) non esiste e il sessuologo Vincenzo Puppo mette la parola fine a quello che considera soltanto un business contro la salute sessuale delle donne. Come e perché è nato il mito


Il sessuologo, dott. Vincenzo Puppo, ritiene che il Punto G sia una bufala. A questo riguardo ha anche pubblicato un libro gratuito. Foto: Puppo V. ISRN Obstet Gynecol 2011. Creative Commons Attribution License
Il famoso, forse troppo, Punto G, esiste o non esiste?
Secondo il dott. Vincenzo Puppo, medico-sessuologo, ricercatore-scrittore, del Centro Italiano di Sessuologia, no. E per mettere la parola fine su quella che lui ritiene una bufala mondiale e un business contro la salute sessuale delle donne, ha pubblicato un ebook gratuito, che tutti dovrebbero leggere.

(...)

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Il libro sul Punto G del dott. Vincenzo Puppo si può scaricare gratis QUI.

mercoledì 9 luglio 2014

Dimagrire nel modo più divertente: facendo l’amore

Fare sesso fa bruciare calorie

Dagli esperti i consigli per perdere peso nel modo più divertente che c’è: facendo l’amore. Tutte le posizioni che fanno bruciare calorie in una divertente infografica
 
Si può dimagrire in modo piacevole facendo l'amore. Baciarsi, per esempio, fa bruciare 26 calorie. Foto: photoxpress.com/iMAGINE
Anche se è un qualcosa che tutti più o meno sanno, ossia che fare sesso è un ottimo modo per bruciare calorie e perdere peso, ci sono diversi studi scientifici che lo hanno confermato. E sono anche molti gli esperti che lo consigliano a chi vuole dimagrire in modo semplice e, perché no, piacevole. Ma qual è il modo migliore per mettere in pratica tutto questo? Semplice: scegliendo l’attività o le posizioni che più ci si confanno o che permettono di bruciare le calorie desiderate.

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martedì 8 luglio 2014

Quando il sesso dura meno di 2 minuti

Immagine tratta dalla mostra ErotiCam. I quadri sono foto ritoccate dei dipinti pompeiani erotici, dagli artisti del collettivo viennese TEAM]:]niel
Immagine tratta dalla mostra ErotiCam. I quadri sono foto ritoccate dei dipinti pompeiani erotici, dagli artisti del collettivo viennese TEAM]:]niel
 
Firenze - L’impatto negativo dell’eiaculazione precoce colpisce anche le partner, che spesso si sentono frustrate e arrabbiate: la percentuale di donne che riesce a raggiungere un orgasmo è del 40%, anche se le toscane risultano più comprensive rispetto alle altre italiane: “solo” il 62% ammette di essere insoddisfatta contro il 68% di laziali e pugliesi, il 71% delle piemontesi e il 78% delle liguri.
 
I toscani sono sessualmente molto attivi, in media 8 rapporti sessuali al mese, 96 in un anno, ma l’80% dichiara di non essere appagato della propria vita sessuale. Per 250.000 coppie infatti, una su quattro, il rapporto dura troppo poco, meno di due minuti, e sono circa 40.000 quelle a rischio d’infedeltà o di rottura. A dirlo è un’indagine presentata al congresso nazionale dell’Associazione andrologi italiani, per valutare l’impatto dei `tempi dell’amore´ sul benessere e l’armonia della coppia.

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lunedì 7 luglio 2014

Come evitare le insidie in piscina

E' una comoda alternativa alla spiaggia ma occorre stare attenti alle condizioni igienico ambientali

di TINA SIMONIELLO
COSTA meno del mare e ci si arriva anche con i mezzi pubblici . La piscina è una comoda alternativa alla spiaggia. Ma è anche un ecosistema, caldo-umido (e affollato), particolarmente adatto alla proliferazione di microrganismi: batteri, virus, funghi, protozoi che entrano in piscina insieme a noi (i principali inquinatori delle piscine sono proprio gli utilizzatori), che una volta in acqua non sempre è facile scacciare (alcuni patogeni resistono al cloro per ore o anche giorni) e che soprattutto sono responsabili di infezioni di pelle e mucose, dovute al contatto, e di patologie intestinali, provocate dall’ingestione di acqua contaminata.

INTERATTIVO


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mercoledì 2 luglio 2014

Tumore da amianto: il carciofo possible cura

Un corretto stile di vita e un’alimentazione ricca di vegetali possono aiutare a prevenire i tumori, anche quelli più aggressivi e letali come il mesotelioma. Lo ha spiegato ai microfoni di Radio Gold News Paola Muti, una ricercatrice italiana che sta lavorando ad uno studio sulla prevenzione delle malattie asbesto correlate alla McMaster University, in Canada.

Il potenziale antidoto a queste terribili patologie, secondo quanto osservato dagli studiosi, sarebbe l’estratto di carciofo, ricco di proprietà molto efficaci dal punto di vista biologico. Questa sostanza, infatti, ridurrebbe la proliferazione di cellule mesoteliali nelle persone esposte ad amianto ed evita la formazione del tumore. I dati preclinici, elaborati dall’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, sono stati confermati dalla sperimentazione sugli animali. I ricercatori ora stanno testando la funzionalità biologica dell’estratto di carciofo sull’uomo, con un primo trial clinico nell’università canadese.

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martedì 1 luglio 2014

Il segreto di una pancia piatta: il sale

Secondo una gastroenterologa statunitense, per ottenere una pancia piatta basterebbe ridurre l’apporto di sale nella dieta e aumentare quello di fibre e potassio
 
Secondo l'esperta, per ottenere una pancia piatta occorre tagliare il sale dalla propria dieta e favorire le fibre e il potassio. Foto: ©photoxpress.com/Francois du Plessis
L’idea di avere una pancia piatta è un qualcosa che solletica la maggioranza delle persone, soprattutto quelle di sesso femminile. E per ottenerla spesso si ricorre alle diete più improbabili – magari anche pericolose – o si rinuncia addirittura a mangiare.

Lungi dal suggerire un qualcosa del genere, la nota gastroenterologa statunitense Robynne Chutkan, fondatrice del Digestive Centre for Women di Washington, ritiene che per ottenere una pancia piatta non è necessario sottoporsi a chissà quali diete, ma basta ridurre l’apporto di sale nella dieta a favorire invece i cibi ricchi di potassio e fibre.
I suggerimenti della dott.ssa Chutkan sono contenuti nel suo nuovo libro, in cui spiega perché le donne tendono a gonfiarsi più degli uomini nell’addome. Il motivo sarebbe imputabile all’intestino che, nelle donne, è più lungo. Anche l’apparato digerente sarebbe differente in maschi e femmine, sottolinea l’esperta.

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domenica 29 giugno 2014

Crema solare fai da te!

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Con l’arrivo dell’estate è bene esporre la pelle al sole in maniera graduale e seguendo sempre le regole del buon senso. In particolare non dobbiamo mai dimenticarci di applicare sull’epidermide una buona crema protettiva, a seconda del nostro fototipo. Per fare questo, cosa c’è di meglio che creare da soli una buona crema protettiva assolutamente naturale e con ingredienti sicuri ed economici? Vediamo come procedere!

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Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...