martedì 4 ottobre 2016

Olio di palma, scoperta sostanza che combatte il cancro

Considerato dannoso per la salute e addirittura cancerogeno, una ricerca italiana dimostra che contiene invece sostanze anti-cancro

 

L’olio di palma è entrato nella lista di quegli alimenti da eliminare dalla dieta perché considerati nocivi alla salute a causa dei grassi saturi che contiene (ci sono aziende come la Colussi che hanno deciso di eliminarlo dai loro prodotti). Addirittura c’è chi lo ritiene potenzialmente cancerogeno, anche se studi scientifici hanno dimostrato che non è l’olio ma la lavorazione che subisce ad essere pericolosa.

Adesso comunque è arrivato il momento del riscatto. Stando a una ricerca condotta dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’Università dell’Aquila e pubblicata su Scientific Reports, è stato dimostrato che l’olio di palma contiene alcune sostanze in grado di contrastare il tumore. Si tratta dei tocotrienoli, derivati della vitamina E, presenti in molti alimenti, che si sono dimostrati efficaci contro i melanoma.

Dagli esperimenti in laboratorio è emerso che il delta-tocotrienolo (d-TT) spinge le cellule di melanoma verso la morte programmata (apoptosi) attraverso un meccanismo intracellulare noto come “stress del reticolo endoplasmatico”. Mentre nei test dal vivo si è osservato che queste sostanze rallentano lo sviluppo del tumore. Tra l’altro i ricercatori hanno rilevato che il delta-tocotrienolo non avrebbe effetti collaterali sull’uomo.

L’indagine inoltre evidenzia che tali sostanze hanno anche la capacità di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e neurodegenerative come l’Alzheimer.

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lunedì 3 ottobre 2016

I pesticidi sulla frutta restano anche dopo averla lavata e sbucciata. Secondo l’indagine francese l’80% dei campioni è contaminato

Lavare e sbucciare la frutta non elimina completamente i residui di pesticidi
L’associazione dei consumatori francese UFC-Que Choisir ha fatto analizzare 150 campioni di mele, pere, uva e fragole da agricoltura tradizionale e biologica provenienti da:Francia, Italia, Portogallo, Spagna, Olanda e Belgio. Il laboratorio ha  valutato la possibile presenza di oltre 500 pesticidi. Dalle analisi emerge che le sostanze chimiche trovate sono 85 e che l’80% dei campioni è risultato contaminato da almeno una molecola. Solo la frutta biologica è risultata priva di contaminazioni. L’uva è il frutto con maggiori residui di pesticidi (15 in media), seguita da fragole (14),  pere (12) e mele (11). L’associazione francese sottolinea che i cocktail di residui chimici possono essere potenzialmente nocivi per la salute.

FC-Que Choisir ha voluto verificare se i residui di pesticidi vengono eliminati o almeno diminuiscono lavando o sbucciando la frutta (visto che le autorità sanitarie francesi ed europee non dispongono di dati precisi). L’associazione francese ha realizzato le analisi su otto lotti di mele divise in tre gruppi (grezze, lavate e sbucciate). Le mele non lavate avevano mediamente nove residui di molecole di sostanze chimiche. Quelle lavate e strofinate sotto l’acqua per dieci secondi ne avevano otto e la quantità di residui risultava diminuita solo del 12%. Le mele sbucciate avevano in media sei molecole e la quantità di residui era la metà  rispetto a quelle non lavate.

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I numeri dell’agricoltura biologica nel mondo: la mappa delle colture bio paese per paese in un’infografica di Valori


domenica 2 ottobre 2016

Come Comprendere Chi Soffre di Dolore Cronico

Il dolore cronico è un dolore che persiste per settimane, mesi e persino anni. Di solito l'insorgere di un dolore acuto è la risposta naturale del sistema nervoso a eventuali lesioni, ma quando si soffre di un dolore cronico, i sintomi connessi al malessere si protraggono in maniera anomala e possono recare forti disagi e affaticamento. In alcuni casi, può essere causato da una lesione, una malattia o un'infezione. In altri, però, compare e si prolunga anche se non sono presenti problemi di tale natura. Per comprendere una persona che convive con un dolore cronico, dovresti informarti su questa sindrome, dare il tuo sostegno e sapere cosa dire e cosa omettere.



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Informati meglio sul dolore accusato dal soggetto sofferente. Ogni malato cronico avverte il dolore in modo diverso. Pertanto, sarebbe utile se chi ne è affetto ti parlasse della sua sofferenza e della sua battaglia quotidiana. Più informazioni reperisci su ciò che sta affrontando, più sarai in grado di comprendere come si sente.
  • Ha sofferto di un blocco lombare, una grave infezione o un malessere che permane tuttora, come ad esempio l'artrite, un cancro o un'infezione all'orecchio? Cerca di individuare quando ha avuto inizio il dolore ed effettua qualche ricerca oppure leggi le testimonianze di persone affette da simili problemi.
  • Se il malato cronico non vuole parlare, non costringerlo. Alcuni si sentono peggio al solo pensiero di affrontare questo argomento.
  • In genere, il malato lamenta mal di testa, mal di schiena, dolori prodotti da un tumore, dall'artrite, dai danni ai nervi periferici o al sistema nervoso centrale o algie la cui causa resta sconosciuta.
  • Un malato cronico può soffrire di più patologie contemporaneamente, quali la sindrome da stanchezza cronica, l'endometriosi, la fibromialgia, le malattie infiammatorie intestinali, la cistite interstiziale, la disfunzione dell'articolazione temporo-mandibolare e la vulvodinia.
  • Accetta il fatto che le parole potrebbero essere inadeguate per descrivere le condizioni fisiche del malato. Ricorda le volte in cui hai sentito un forte dolore e immagina come sarebbe se durasse per ventiquattro ore al giorno, tutti i giorni, senza tregua per il resto della vita. È difficile trovare le parole giuste per questo tipo di dolore.
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sabato 1 ottobre 2016

Il vaccino antinfluenzale contiene 25.000 volte più mercurio di quello consentito nell’acqua potabile

Il Natural News Forense Food Lab ha analizzato i vaccini antinfluenzali che vengono prescritti a tutti che siano bambini, donne in gravidanza o anziani per proteggersi dai rischi dell’influenza stagionale. Quello che è emerso è sconcertante: essi contengono livelli scandalosamente alti di mercurio neurotossico. Sono state analizzate le fiale del vaccino antinfluenzale prodotto dal gigante farmaceutico britannico GlaxoSmithKline (GSK) che vengono vendute in tutto il mondo e anche nel nostro paese. Questi vaccini contengono 51 parti per milione di mercurio, ovvero 25.000 volte il massimo valore legale consentito per l’acqua potabile stabilito dalla Environmental Protection Agency (EPA).

Questa scoperta scioccante è stato realizzato utilizzando la tecnologia avanzata della spettrometria di massa con una precisione accurata, riempiendo il vuoto lasciato dalle agenzie di regolamentazione della nazione, che non sono riusciti da sé a condurre questo tipo di test di sicurezza. Centinaia di milioni di persone ogni anno vengono iniettati con i vaccini influenzali e la maggior parte di loro sono completamente all’oscuro che uno dei metalli più tossici conosciuti dall’uomo si sta impiantato direttamente nel tessuto muscolare in quantità elevate.
 
Il mercurio è una delle sostanze più tossiche conosciute all’umanità“, ha spiegato il Dr. David Brownstein, medico di famiglia e specialista di medicina olistica. “Per più di venti anni, quasi tutti i pazienti che visito nel mio studio vengono testati per la contaminazione da metalli pesanti. … Ho scoperto che oltre l’80% dei miei pazienti, sia sani che malati, hanno elevata tossicità di mercurio.”
Chi difende i vaccini sostiene che il mercurio non viene più aggiunto ai vaccini ma è una menzogna che continua a danneggiare i più vulnerabili tra noi, compresi i bambini innocenti, il feto delle donne in gravidanza e gli anziani.

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venerdì 30 settembre 2016

Il reggiseno aumenta il rischio di cancro al seno

Il reggiseno aumenta esponenzialmente il rischio di cancro al seno, soprattutto se è stretto e indossato per molte ore al giorno. Ecco cosa hanno scoperto gli scienziati e come rimediare
Il cancro al seno è una delle principali cause di morte tra le donne nel mondo. E’ anche una delle condizioni più diagnosticate e più trattate. Purtroppo, la maggior parte delle donne non hanno idea che evitare di indossare un reggiseno possa avere un grande impatto sulla probabilità di sviluppare il cancro al seno.
Probabilmente non avrete sentito parlare di un recente studio condotto dal Brasile, pubblicato nel maggio 2016 nella rivista Advances in Oncology Research and Treatments. Intitolato, “Indossare un reggiseno stretto per molte ore al giorno è associato ad aumentato rischio di cancro al seno“, lo studio fa eco ad un altro studio recente, fatto nel 2015 in Kenya, che ha anche confermato il collegamento reggiseno-cancro. [1]
“Questo studio ha dimostrato l’esistenza di una relazione tra l’uso di un reggiseno stretto indossato per molte ore al giorno e il rischio di cancro al seno nelle donne pre e post-menopausa.”
Studi dal Venezuela, Scozia e dalla Cina sono concordi. Indossare reggiseni stretti per molte ore ogni giorno è una delle principali cause di cancro al seno. [2]

Ma probabilmente non avete sentito parlare di niente di tutto questo. E con l’0ttobre rosa (30 giorni dedicati alla prevenzione del tumore al seno) appena dietro l’angolo, vogliono che apriate le vostre borse, non la vostra mente. Il cancro è un grande business, e la beneficenza rosa viene fatta da donne che camminano e corrono per una cura, mentre indossano reggiseni che provocano il cancro!

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mercoledì 28 settembre 2016

Oms, 92% della popolazione mondiale respira aria inquinata

Sono 6,5 milioni/anno le morti per inquinamento outdoor e indoor

Il 92% della popolazione mondiale vive in aree in cui l'inquinamento atmosferico supera il limite massimo stabilito dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). A dirlo è un nuovo studio della stessa Oms, che offre una mappa interattiva sulla qualità dell'aria in tremila città.

Sono tre milioni le morti associabili ogni anno all'inquinamento atmosferico all'aperto, ma anche l'aria che si respira al chiuso, in casa e nel luogo di lavoro, può essere ugualmente letale. Nel 2012 l'Oms stima che siano 6,5 milioni - pari all'11,6% del totale - i decessi associati all'inquinamento indoor e outdoor.

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Tumori, mille nuovi casi al giorno. In aumento tra le donne, in calo tra gli uomini

 

 

lunedì 26 settembre 2016

Fegato – 10 cibi per disintossicarlo e rigenerarlo

Il fegato, un organo con peso di circa 2 chili negli adulti sani, è la ghiandola più grande del corpo ed una delle più importanti. E ‘ responsabile di molte importanti funzioni relative alla digestione, al metabolismo e al deposito delle sostanze nutritive di cui il corpo ha bisogno per sopravvivere.
Inoltre, il fegato è una ghiandola che secerne le sostanze chimiche richieste dalle altre parti del corpo. Infatti, il fegato è l’unica parte del corpo che è sia un organo che una ghiandola.

Un fegato sano regola la composizione del sangue, elimina le tossine nocive dal sangue così come i processi e converte le sostanze nutrienti assorbite dall’intestino durante la digestione in forme che il corpo possa utilizzare. Esso immagazzina anche alcune vitamine, ferro e il glucosio.
 
E’ anche responsabile per la scomposizione dell’insulina, emoglobina e altri ormoni. Inoltre, distrugge i globuli rossi vecchi e produce sostanze chimiche necessarie per una corretta coagulazione del sangue.

Poiché il fegato svolge così tante funzioni vitali, è importante mantenerlo sano. Un’alimentazione malsana e uno stile di vita scarso possono sovraccaricare il fegato di lavoro, così che esso non sarà più in grado di elaborare le tossine e i grassi in modo efficiente.

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sabato 24 settembre 2016

OMOCISTEINA: L'ESAME CHE I MEDICI NON PRESCRIVONO MAI. INDOVINATE PERCHE?

Tutti conoscono il colesterolo ma quanti di voi hanno mai fatto negli esami di routine il conteggio dell'omocisteina?

Esame raccomandato solo in stato di gravidanza, per chi soffre già di problemi vascolari e cardiaci, osteoporosi e sindrome metabolica.?
 
Farlo prima come segnale d'allarme costerebbe troppo? Forse preverrebbe troppe patologie?
Come mai non dobbiamo sapere nei comuni check up il valore di omocisteina? Cosa c’è sotto? Semplice "dimenticanza" o forse si coprono alcuni sporchi interessi di parte?.. un esame che costa solo circa 12 euro??
E allora come mai non devi saperlo?
 
 
Il valore dell'omocisteina è un vero campanello d'allarme che potrebbe metterci in guardia per tantissime patologie, e tanti sono inoltre i fattori che concorrono ad aumentarla.
 
MI CHIEDO CI VOGLIONO MALATI? O VOGLIONO MANTENERSI RICCHI?
Mi chiedo con un esempio semplice.. se fare una profilassi di Omeprazolo o Lansoprazolo per via del reflusso per anni può diminuire la vitamina B12 che quindi va ad aumentare l'omocisteina che a sua volta può essere concausa di patologie invalidanti.
 
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giovedì 22 settembre 2016

COLITE o SINDROME DELL'INTESTINO IRRITABILE: qual'è l'alimentazione più giusta?

Oggi vorrei parlarvi di un argomento del quale, ancora oggi, molti aspetti sono sconosciuti e in fase di ricerca: la SINDROME DELL'INTESTINO IRRITABILE (SII o IBS) anche nota come COLITE Spastica. Io stessa ne soffro, per cui vorrei poter condividere ciò che so anche con voi. 

1 italiano su 10 ne soffre, benchè a mio avviso e sulla base della mia esperienza professionale, è una stima sottovalutata, poichè i casi ne sarebbero molti di più. A soffrirne maggiormente ne sono le donne, ma anche in questo caso sarebbe una sottostima (gli uomini affrontano più difficilmente il problema).

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mercoledì 21 settembre 2016

Adesso è confermato scientificamente: pioggia e cielo grigio acuiscono i dolori cronici

Pioggia, cielo grigio e dolori: uno studio britannico dimostra infatti che esiste un nesso tra cattive condizioni climatiche e l’acuirsi del dolore in persone che soffrono di una qualche forma di dolore cronico (dolore che persiste nell’arco di almeno tre mesi, ad esempio una cefalea molto ricorrente). Condotto presso la University of Manchester nell’ambito del progetto tuttora in corso intitolato ‘Cloudy with a Chance of Pain’, lo studio sarà presentato oggi al British Science Festival presso l’Università di Swansea.

Coordinata dall’epidemiologo Will Dixon, la ricerca ha coinvolto finora 9000 persone. I volontari hanno scaricato una app sul proprio smartphone che serviva loro per tenere un ‘diario digitale’ della loro condizione dolorosa, giorno per giorno. La app automaticamente teneva invece un diario delle condizioni meteorologiche della località di residenza del singolo volontario e incrociava i dati meteo giornalieri con quelli sull’intensità del suo dolore.

In questo modo i ricercatori hanno visto chiaramente che nei giorni piovosi o di cielo grigio il dolore di cui soffriva ciascun volontario si acuiva.

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martedì 20 settembre 2016

Bebe Vio posa per Anne Geddes per il vaccino contro la meningite

Protagonisti degli scatti sono atleti delle Paraolimpiadi e non

Protagonisti degli scatti di Anne Geddes sono atleti delle Paraolimpiadi e non, ritratti senza protesi, testimonial della campagna di Gsk Win for meningitis. Tra loro, ecco anche Bebe Vio, 19 anni, da Venezia, fresca campionessa paraolimpica di fioretto, colpita dalla malattia nel 2008 e costretta all'amputazione di gambe e avambracci. Saliva, starnuti, baci, scambio di posate, condivisione di alimenti: si trasmette cosi' la meningite batterica, malattia non frequente ma molto aggressiva, al punto che una persona su dieci, tra chi si ammala, muore, e tre riportano conseguenze permanenti. Evitarla e' possibile grazie ai vaccini e gli antibiotici servono per i casi di emergenza.

I BATTERI che provocano la meningite sono il meningococco, il pneumococco e l'emofilo. Albergano nelle alte vie respiratorie (naso e gola), spesso di portatori sani e asintomatici. La presenza non e' in se' indice di malattia e la trasmissione avviene da persona a persona attraverso secrezioni respiratorie, ma questi batteri fuori dell'organismo sopravvivono solo per pochi minuti. I SINTOMI sono inizialmente difficili da riconoscere e per questo spesso la diagnosi arriva tardi. Nelle prime 10 ore compare febbre e stato simil influenzale. Successivamente il mal di testa diventa forte, compare rigidita' muscolare e la febbre diventa alta. Dopo circa 20 ore si presentano sintomi gravi come perdita di conoscenza, convulsioni, macchie sul corpo.

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domenica 18 settembre 2016

La Respirazione del “pronto soccorso emotivo”

“E se l’amore fosse una respirazione bocca a bocca con l’universo, un rianimare qualcosa ed un essere rianimati?”
(Fabrizio Caramagna)


La corretta respirazione è fondamentale per una vita felice.
L'”arte del respiro” è uno strumento per ottenere un’esistenza equilibrata, sana e serena; può diventare una risposta efficace alle sfide della vita, allo stress, alla malattia e alla tensione.
Il respiro può diventare un medico per il nostro corpo e la nostra psiche.
Il respiro concentrato può cambiare il nostro umore e le nostre reazioni.
Un respiro profondo ha persino salvato delle vite in momenti di pericolo.
Il respiro consapevole ci rende forti e ci aiuta a superare le nostre debolezze.
Il respiro contiene un potere formidabile.
In questo senso, é come l’aria che ci circonda: non la vediamo, non possiamo stringerla fra le mani e quindi ci sembra che non sia nulla.
Perfino Aristotele pensava che essa fosse immateriale, dato che non può essere vista.
L’aria, tuttavia, sostiene gli uccelli che volano liberi nel cielo e perfino gli aeroplani, e ha la forza di creare terribili tempeste.

Il respiro è simile: sembra vuoto, ma contiene potere.
L’uso consapevole del respiro può portare alla guarigione fisica.
Il raggio d’azione del respiro, tuttavia, si estende anche ai livelli più sottili: può diventare una chiave per penetrare nel mondo spirituale.

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venerdì 16 settembre 2016

Lo zucchero danneggia il cuore e aumenta il colesterolo. Gli studi nascosti per 50 anni

Ricercatori della University of California hanno scoperto gli studi nascosti per oltre 50 anni che dimostrano che è lo zucchero il vero responsabile dei problemi cardiaci (colesterolo e danni al cuore). I risultati vennero pilotati dalla Sugar Research Foundation per far accusare i grassi ed aumentare il consumo di zucchero.

Decine di scienziati, negli anni 60, furono pagati dall’industria americana dello zucchero per nascondere il collegamento tra consumo di zucchero e problemi cardiaci e spostare così l’attenzione sui grassi saturi. A rivelarlo sono una serie di nuovi documenti scoperti recentemente da un ricercatore della University of California di San Francisco e pubblicati sul magazine Jama Internal Medicine. [1]

La verità che emerge è sconvolgente: la lobby dello zucchero avrebbe pilotato per più di cinquant’anni studi sul ruolo dell’alimentazione sui problemi cardiaci. “Sono stati in grado di sviare il dibattito sullo zucchero per decenni”, ha detto al New York Times, Stanton Glantz, professore di medicina e autore del paper uscito su Jama.

Nel 1954 il Presidente della Sugar Research Foundation, Henry Hass, spiegava l’opportunità strategica per l’industria dello zucchero di aumentare la quota di mercato dello zucchero stimolando i cittadini ad avere una dieta a basso contenuto di grassi. Quello che è sconcertante è che i ricercatori sono stati pagati per coprire i danni dello zucchero sulle malattie cardiache ed incolpare i grassi saturi il cui consumo è legato al livello di colesterolo. [2]


In realtà studi recenti dimostrano che i livelli di glicemia nel sangue sono un maggiore indicatore del rischio di malattie cardiache rispetto al livello di colesterolo. [3] Come abbiamo visto in articoli precedenti, il colesterolo è fondamentale per la formazione degli ormoni e viene usato per riparare i danni alle arterie prodotti dall’infiammazione indotta dallo zucchero, farine raffinati e oli di semi. [4]
Solo coloro che per motivi genetici hanno livelli di colesterolo alle stelle (un fenomeno molto raro) dovrebbero usare i farmaci, altrimenti basta lavorare sulla dieta. Le statine oggi comunemente usate per abbassare i livelli di colesterolo in realtà aumentano il rischio di malattie cardiache e danneggiano il cervello. [5] Tutti effetti collaterali che potrebbero essere evitati dirigendosi verso una dieta davvero vicina alla natura che evita questi cibi inventati.

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lunedì 12 settembre 2016

La dieta intestinale, ecco i cibi per dimagrire

Perdere peso senza neanche accorgersene è il sogno di molte persone. Da tempo sto studiando alcuni modi per aiutarvi (e come sapete io ho una ossessione per l’alimentazione), ma senza dubbio le crescenti scoperte che da un paio di anni continuano a mettere l’intestino e la flora batterica in primo piano sono utili a capire quanto avere un intestino che lavori al meglio corrisponde ad avere un metabolismo più veloce, una digestione più veloce e migliore, un sistema immunitario più efficiente, maggiori risorse energetiche e persino sembrare più giovani. Tutto questo grazie al nostro intestino? Sì. I nostri batteri buoni favoriscono il dimagrimento in una maniera determinante per il nostro metabolismo. Il problema è che spesso mangiamo e abusiamo di cibi e sostanze che uccidono questi batteri: di conseguenza avvertiamo gonfiore, sovrappeso, ritenzione idrica, affaticamento, ci sentiamo spompati e grassi.

Chi non capisce che la dieta dimagrante per eccellenza è una dieta intestinale tenderà a combattere per sempre contro i chili di troppo, indipendentemente da quanto mangia: al contrario, fare una dieta intestinale permette di perdere peso mettendo le calorie in secondo piano. Ho letto molte diete per la salute intestinale, ma la maggior parte di queste diete sono improponibili con il nostro stile di vita: dovremmo fermentare le verdure da soli, comprare cibi introvabili come il nattu, farci da soli alcuni prodotti da bere, abolire carne, carboidrati, glutine, zucchero in ogni forma secondo la maggior parte dei guru intestinali. Invece, ho confrontato le ricerche, e alla fine posso dirvi i principi di una sana dieta intestinale e cosa fa bene o male ai nostri batteri.

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sabato 10 settembre 2016

Batteri resistenti agli antibiotici nel 63% della carne di pollo, l’allarme di Altroconsumo (PETIZIONE)


Il problema dei batteri resistenti agli antibiotici parte dagli allevamenti e arriva nei nostri piatti. Altroconsumo ha individuato l’antibiotico resistenza in 25 campioni di carne di pollo su 40, il 63% del totale. I prodotti erano stati acquistati a Roma e a Milano.
Altroconsumo ha analizzato 40 petti di pollo e nella maggior parte dei casi ha trovato Escherichia coli resistente agli antibiotici, farmaci troppo usati negli allevamenti. Il rischio che gli antibiotici diventino inefficaci anche per l’uomo è dietro l’angolo.
  
La carne di pollo che da alcuni è considerata ‘più sana e magra’ rispetto alla carne rossa nasconde il problema dei batteri resistenti agli antibiotici. E’ ormai noto che negli allevamenti di polli vi sia un vero e proprio abuso nella somministrazione di farmaci e antibiotici. L’antibiotico-resistenza dei batteri ritrovati nella carne di pollo ne è la prova.
Secondo Altroconsumo se non si maneggia e non si cuoce bene la carne di pollo si rischia che i superbatteri possano trasferire la propria resistenza anche ad altri microrganismi presenti nel nostro corpo. L’antibiotico potrebbe non essere più sufficiente per curarci, come ha sottolineato Altroconsumo.

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venerdì 9 settembre 2016

Firenze, maxi condanna per frode ai vertici dell'azienda Menarini

Dieci anni e sei mesi alla presidente del gruppo farmaceutico Lucia Aleotti, 7 e mezzo al fratello. Ordinata confisca di un miliardo di euro in conti esteri. La difesa: "ricorreremo un appello". Caduta l'accusa di truffa


I due fratelli Aleotti, entrambi condannati
Condannati i vertici della casa farmaceutica Menarini. La presidente Lucia Aleotti condannata a 10 anni e sei mesi per riciclaggio da frode fiscale, 7 anni e mezzo al fratello, Giovanni Aleotti, vipresidente, per gli stessi reati. Lucia Aleotti è stata condannata anche per corruzione. Ordinata la confisca per un miliardo di euro nei conti all'estero della famiglia. E' caduta invece l'accusa di truffa. La più grande casa farmaceutica italiana, la Menarini di Firenze, era infatti accusata di essere diventata tale perpetrando per quasi trent'anni, dal 1984 al 2010, una colossale frode ai danni del sistema sanitario nazionale. Usando società estere fittizie per l'acquisto dei principi attivi dei farmaci, ne avrebbe aumentato il prezzo finale grazie a una serie di false fatturazioni. Lo Stato, rimborsando medicinali con prezzi gonfiati, ci avrebbe rimesso 860 milioni di euro. La famiglia Aleotti, proprietaria della Menarini, ci avrebbe guadagnato oltre mezzo miliardo di euro: quei soldi sarebbero stati riciclati all’estero insieme con altri proventi illeciti accumulati grazie alla corruzione e a numerosi reati di frode fiscale, per un totale di circa 1.2 miliardi di euro. Assolti tutti gli altri imputati compreso la madre dei due fratelli, Massimiliana Landini. Gli altri imputati assolti sono Giovanni Cresci, Licia Proietti e Sandro Casini. Per alcuni capi di imputazione - tra cui la truffa - anche i due fratelli Aleotti sono stati comunque assolti.

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giovedì 8 settembre 2016

Come dimagrire bevendo birra, la scoperta: “Ecco la dose che fa perdere peso e aiuta il cuore”

Come dimagrire bevendo birra? Secondo questi studi è possibile ma solo se assunta nella giusta quantità. Ecco la dose che fa perdere peso e aiuta (anche) il cuore, come riporta Sostenitori.info.

 

Come dimagrire bevendo birra? 
Chiara, rossa o scura, industriale o artigianale, a bassa o alta gradazione alcolica: sono tantissime le tipologie di birra presenti sul mercato ed in grado di accontentare tutti i palati.
La birra è una bevanda antichissima. Nata infatti dalla fermentazione dei cereali, nell’Antico Egitto questa veniva somministrata fin dall’infanzia. Era considerata una vera e propria medicina.
Ancora oggi sono tanti gli studi condotti per valutare i suoi effetti benefici sulla salute. 
Sembrerebbe infatti che un consumo moderato di birra abbia effetti benefici sul nostro organismo.
Riduce il rischio di problemi cardiovascolari, renali, di ipertensione, e favorisce i processi digestivi.
Inoltre grazie alla presenza dei flavonoidi contenuti nel luppolo, composti polifenolici ad attività antiossidante, la birra aiuta a contrastare i radicali liberi prevenendo i danni provocati dall’invecchiamento cellulare.

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venerdì 2 settembre 2016

Frutta secca: quale scegliere per migliorare i disturbi più comuni



Con il nome di frutta secca si fa riferimento ad una serie molto vasta di alimenti dagli eccezionali valori nutrizionali. Noci, nocciole, mandorle, pistacchi, ecc. sono ricchi di proprietà e benefici che possono essere sfruttati per contrastare diversi problemi di salute o prevenire la loro comparsa. 
La frutta secca è un alimento completo il cui consumo è raccomandato a chi segue una dieta sana. Tra i vantaggi maggiori che offre c’è sicuramente la grande ricchezza di grassi vegetali buoni oltre che la presenza, in alcuni di questi frutti, di acido alfa-linolenico (Omega 3 ) benefico per la salute del cuore e per altre funzioni del nostro organismo.

Naturalmente tutti i vantaggi possono essere sfruttati consumando frutta secca pura, evitando quindi prodotti industriali in cui questi cibi sono addizionati con sale, zuccheri, aromi, ecc. Un'ottima soluzione è quella di sgranocchiare la frutta secca che preferite (variando) come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio ma anche inserendola all’interno della vostra colazione.

Vediamo allora 10 situazioni e patologie in cui mangiare frutta secca può aiutare:

1) COLESTEROLO ALTO

Sicuramente le noci sono un frutto particolarmente benefico per la salute cardiovascolare e dunque anche per chi soffre di colesterolo alto. Contengono infatti acidi grassi essenziali che aiutano a controllare i livelli di grasso nel sangue. A questo scopo si consiglia un consumo giornaliero di noci pari a 50-60 grammi. Consigliato anche il consumo di nocciole, che abbassano i livelli di omocisteina (aminoacido che può danneggiare il rivestimento delle arterie) e le mandorle con la pelle (ricca in flavonoidi benefici per il cuore).




2) DIABETE

La frutta secca fornisce una grande quantità e varietà di sali minerali tra cui magnesio, calcio, fosforo, ferro, potassio, selenio. E’ in particolare il magnesio che si è dimostrato utile nei confronti del diabete in quanto combatte l’insulino resistenza e dunque previene la comparsa della malattia. Cosa mangiare allora? Soprattutto anacardi, mandorle e pinoli. Anche carenze di potassio possono favorire il rischio diabete, in questo senso molto utili risultano i pistacchi che ne contengono una quantità notevole.

3) STITICHEZZA

Per risolvere il problema della stitichezza si consiglia, oltre a bere molta acqua, di aumentare l’apporto di fibre utili alla motilità intestinale. Invece delle classiche prugne potete sperimentare l’effetto benefico dei pistacchi oppure delle noci di macadamia o ancora delle tradizionali noci. Anche questi frutti infatti sono ricchi di fibre e, se consumati ogni giorno, possono aiutare a ritrovare una certa regolarità.

4) SOVRAPPESO

Siamo abituati a pensare alla frutta secca come qualcosa che fa ingrassare e dunque assolutamente da evitare in caso si segua una dieta dimagrante. Non è affatto così, al contrario alcuni tra questi frutti hanno dimostrato capacità di aiutare a mantenere il peso forma, ovviamente consumati con moderazione e all’interno di una più generale sana alimentazione. Si è visto che coloro che consumano spesso in particolare noci, nocciole e mandorle hanno un minor rischio di aumento di peso e di sviluppare obesità in futuro. Ciò sarebbe dovuto al senso di sazietà che si ottiene grazie all’utilizzo di frutta secca come spuntino o a colazione.


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Alzheimer, farmaco fa scomparire placche al cervello in un anno

Studio preliminare ma 'incoraggiante',rallenta declino cognitivo

Un farmaco, nei test preliminari sull'uomo, ha mostrato la capacità di diminuire la quantità di placche amiloidi, l'accumulo di proteine nel cervello cheè considerata la causa dell'Alzheimer. Lo afferma uno studio pubblicato sulla rivista Nature, secondo cui ci sarebbero nei pazienti anche segni di rallentamento del declino cognitivo.

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giovedì 1 settembre 2016

Saviano e web contro Fertility day, insulta chi non ha figli

Lorenzin, e' prevenzione non diciamo di fare piu' figli

 

C'è anche quello dello scrittore Roberto Saviano tra i migliaia di tweet che stanno criticando il 'Fertility Day', l'iniziativa del ministero della Salute per informare le donne sui problemi legati alla fertilità. L'hashtag è ormai top trend su Facebook, con molti commenti negativi soprattutto di donne.

"Il #fertilityday è un insulto a tutti - scrive lo scrittore, che fa anche una disamina molto critica dei manifesti pubblicati dal ministero -, a chi non riesce a procreare e a chi vorrebbe ma non ha lavoro. E il 22 mi rovinerà il compleanno".

Due le critiche principali alla campagna, che ha slogan come 'Sbrigati, non aspettare la cicogna' o 'La fertilità è un bene comune'. Da una parte si afferma che il problema principale che ostacola la maternità è di tipo economico, dall'altra si accusano gli slogan di colpevolizzare le donne che, per volontà o per altri problemi, non hanno fatto figli, una retorica che richiama secondo alcuni quella fascista. "In un Paese con il tasso di disoccupazione come quello italiano, dove chi ha talento, ambizioni e speranze emigra - scrive ad esempio Saviano - dove chi non ha la solidità economica di un famiglia che possa garantire studi e accesso alla professione, lascia il Paese, sembra una presa in giro".

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Fertility Day: da Usa a Gb, le campagne flop

Fertility Day, Lorenzin, rivedremo due cartoline

 

 

martedì 30 agosto 2016

Il Prof. Neumivakin rivela i 10 segreti della salute

Il Prof. Ivan Neumivakin ex capo del programma di risanamento degli astronauti per il governo russo è stato il Direttore del Dipartimento di Sviluppo delle Cure Sanitarie per gli astronauti su voli di durata variabile.
  • Colazione da re, pranzo da principi e cena da poveri.  Mangiamo 4-5 volte più del necessario. E tutto il cibo  “in più” è un lavoro per i medici, se non oggi, lo sarà domani.
  • Digiuno intermittente. Il digiuno praticato periodicamente (16,24, 36, 48 o 72 ore) stimola l’evacuazione delle tossine, migliora l’assimilazione dei nutrienti, la rigenerazione dei tessuti e rinnova e rafforza il sistema immunitario.
  • Se non mastichi bene il cibo diventa veleno. “Dobbiamo non ingoiare il cibo, ma masticarlo  molto bene, praticamente, “berlo”. Avete ingoiato il boccone senza masticarlo. Questo si copre solo superficialmente con l’acido cloridrico che non può penetrare dentro il boccone. Ma la cosa più grave è che questo acido si diluisce con l’acqua bevuta alla fine del pasto; la sua concentrazione è ridotta e, come risultato, il cibo non si digerisce. Tutto ciò che avete mangiato diventa “scorie”, prodotti di metabolismo non  digeriti.”
  • Mangiare sempre prima delle 19 e almeno 4 ore prima di andare a letto. Infatti “se mangiate dopo le sette di sera, non sarete mai sani. L’insulina che secerne il pancreas alle 19,  impiega due ore per trattare il cibo. Se avete mangiato qualcosa di dolce, l’insulina non permetterà l’innalzamento del livello dello zucchero oltre la norma. Ma a partire dal 21 il pancreas e lo stomaco devono dormire, e a quest’ora devono essere liberi dal cibo. A questo punto, passeranno la staffetta alla ghiandola pineale che  rilascia la melatonina, alle 23.”
  • Fare attività fisica. Attiva il metabolismo, favorisce l’ossigenazione dei tessuti, stimola il sistema linfatico e quindi l’azione purificante del sistema immunitario, stimola la fuoriuscita delle tossine, favorisce la purificazione del sangue. Ivan afferma ” I muscoli dentro i quali si trovano i vasi; sono le pompe che spingono il sangue in su. Se il padrone del corpo non lo cura, non fa lo sport, non allena i muscoli del tronco e delle gambe, arriva l’arteriosclerosi, arrivano le varici, ecc.  Il sangue, in presenza delle scorie, si addensa e il cuore deve applicare molti sforzi per  spingere questo sangue. Prima sorge l’ipertrofia del ventricolo sinistro, poi le aritmie, poi l’infarto o l’ictus. Non ce la fa il cuore, a lavorare al posto di più di 500 muscoli che devono pompare il sangue. Il cuore deve lavorare con il cuore non denso ma liquido”
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mercoledì 24 agosto 2016

Bacche di Ginepro – Disintossica i reni e disinfetta le vie urinarie


Come preparare la tisana di bacche di ginepro che scioglie i calcoli renali, disintossica e rafforza i reni ed ha benefici per le articolazioni e cistite
L’albero del ginepro è diffuso nelle zone di montagna dove produce le sue famose bacche che sebbene siano usate in particolari ricette in cucina, in realtà hanno delle potenti proprietà curative ben note alla scienza erboristica.
La rivista medica Pharmacognosy Research afferma che le bacche di ginepro sono grandi antiossidanti per il corpo che possono aiutare a combattere i radicali liberi, spesso responsabili di molte malattie e dell’invecchiamento. Hanno anche proprietà antibatteriche, antivirali, diuretiche e antisettiche che le rendono estremamente utili per alleviare le condizioni di salute associati ai reni, vescica e al tratto urinario.
Le bacche di ginepro aiutano l’eliminazione dell’acido urico presente in elevata quantità in molte malattie come la gotta, la calcolosi urinaria e i reumatismi.
E’ stato anche approvato da studi medici universitari che i pazienti affetti da diabete a cui sono state somministrate le bacche di ginepro hanno avuto una diminuzione del tasso glicemico per una stimolazione della secrezione di insulina.

Le Bacche di Ginepro disintossicano i reni

Quando si è vissuto esperienze traumatiche di forte paura e si è consumato molti cibi acidificanti come zucchero e farine raffinate, molta carne e latticini, coca-cola e bevande gassate, i reni smettono di funzionare correttamente e le tossine si accumulano nel corpo. Nel giro di poco tempo sorgeranno problemi di salute come dermatite, mal di schiena, debolezza, irritabilità ed altri sintomi di reni affaticati. Inoltre si possono formare dei calcoli renali ed infezioni alle vie urinarie. Le bacche di ginepro, insieme ad una dieta sana, sono enormemente efficaci per drenare le tossine, lavare i reni e disinfettare le vie urinarie.

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mercoledì 17 agosto 2016

Statine – I farmaci per il colesterolo causano malattie cardiache e neurodegenerative

Studi scientifici dimostrano quanto possono essere pericolose le statine che vengono comunemente prescritte per abbassare il colesterolo. Ecco come abbassare il colesterolo naturalmente

I farmaci per abbassare il colesterolo (ipolipemizzanti) sono al secondo posto tra i farmaci più venduti al mondo. Solo negli Stati Uniti più di 48 milioni di confezioni sono vendute ogni anno e in Italia sono circa 9 milioni le persone che consumano questi farmaci.
Tra i farmaci per il colesterolo, le statine sono la classe di farmaci più diffusa e prescritta in tutto il mondo. Addirittura alcuni medici raccomandano anche ai bambini in sovrappeso l’uso delle statine per controllare i loro livelli di colesterolo. Tra le statine attualmente in commercio ricordiamo: Lovastatina (Rextat®), Pravastatina (Pravaselect®, Selectin®), Simvastatina (Sivastin®, Sinvacor®), Fluvastatina (Lescol, Lipaxan®), Atorvastatina (Torvast®, Totalip®), Rosuvastatina (Crestor®, Provisacor®, Simestat®).

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domenica 14 agosto 2016

Come Ripulire il Colon dai rifiuti tossici con questo Rimedio Naturale

Ripulire e svuotare completamente il colon dona una sensazione di benessere e leggerezza. Ecco un rimedio naturale

La pulizia del colon è una conoscenza antichissima che va dagli antichi greci agli esseni, dato che allora come oggi si riconosce che tutta la nostra salute, sia fisica che mentale, parte proprio da qui. Il colon è l’ultima parte dell’intestino, detto anche intestino crasso, dove i rifiuti di scarto passano prima di essere espulsi tramite le feci.

Tuttavia spesso, anzi quasi sempre, non c’è una completa evacuazione ma possiamo avere chili di rifiuti nel colon depositati per anni e spesso per tutta la vita se non si ripulisce. Quindi un colon intasato, pieno di scarti, tossine e muco, causa:
  • Aumento di peso
  • Mal di testa
  • Stanchezza
  • Mancanza di concentrazione
  • Intolleranze alimentari
  • Carenze nutritive 

Perché il colon non riesce ad evacuare completamente tutti gli scarti? Le ragioni sono diverse:
  • Consumo di cibi non salutari. Tutti i cibi contenenti zucchero, farine raffinate, latticini, fritture, cibi ricchi di conservanti ed additivi, non vengono digeriti correttamente e danneggiano le pareti intestinali a cui si attaccano.
  • Combinazioni di cibi errate. Cibi sani combinati tra loro in modo errato possono causare cattiva digestione e quindi fermentazione, putrefazione, infiammano l’intestino e non vengono espulsi correttamente. Puoi approfondire in La combinazione degli alimenti.
  • Masticazione corta. Masticare per molto tempo è la soluzione alla maggior parte dei problemi di salute perché ci permette di assimilare tutti i nutrienti e di rendere ogni cibo molto più digeribile ed eliminabile.
  • Posizione errata in bagno. La posizione seduta con le gambe a 90° non permette di svuotare tutto il colon quanto la posizione accovacciata. E’ possibile quindi modificare la prima posizione sul water con l’apparecchio descritto in questo articolo Ecco come liberare completamente l’intestino.
  • Mancanza di fibre. Le fibre, contenuti specialmente nei vegetali, danno volume alle feci e stimolano i movimenti peristaltici che portano all’evacuazione.
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mercoledì 10 agosto 2016

Olimpiadi Rio 2016, Kathleen Baker, nuotatrice americana, vince l'argento. La sua vittoria nonostante la lotta contro il morbo di Crohn


A 19 anni ha vinto la medaglia d'argento nei 100 metri di dorso femminile alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Ma questa non è l'unica vittoria dell'americana Kathleen Baker: la giovane è riuscita a raggiungere lo straordinario risultato nonostante la lunga battaglia, iniziata all'età di 14 anni, contro il morbo di Crohn, una malattia infiammatoria cronica dell'intestino che può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale e che causa una vasta gamma di sintomi, dalla perdita di peso ai forti dolori addominali. Nonostante tutte le difficoltà e la sofferenza, la Baker ha continuato a prepararsi e ad allenarsi costantemente per arrivare a realizzare il suo sogno: "Spero che la mia vittoria possa essere d'ispirazione a tanti", ha detto al termine della competizione.

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lunedì 8 agosto 2016

I 4 vantaggi del latte materno, renderebbe anche longevi

Allattamento influirebbe su stato del Dna proteggendolo

I bambini allattati al seno hanno un sistema immunitario più sano, un punteggio piu' alto del quoziente intellettivo e anche un rischio piu' basso di diventare obesi, ma ora una nuova ricerca rivela un altro sorprendente vantaggio: i telomeri (cioe' i tratti del DNA che ricoprono le estremità dei cromosomi e che proteggono i geni da eventuali danni) sono piu' lunghi. Che si tradurrebbe, secondo una prima interpretazione, in una speranza di vivere piu' a lungo. La lunghezza dei telomeri è infatti un forte fattore predittivo della longevità. Il nuovo studio, pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition, suggerisce la possibilita' che la lunghezza dei telomeri possa essere decisa nei primi anni di vita. I ricercatori, che hanno seguito un gruppo di bambini dalla nascita, hanno misurato i telomeri a 4 e 5 anni di età, e hanno scoperto che i bambini che hanno consumato solo latte materno per i primi quattro-sei settimane di vita avevano telomeri significativamente più lunghi. E' questa la dimostrazione che allattare significa rendere i bambini piu' sani, ha detto il dottor Alison M. Stuebe, un esperto di allattamento al seno, che è il direttore medico dei servizi di allattamento a UNC Health Care a Chapel Hill, non coinvolto nello studio ma che ne commenta i risultati sul sito del New York Times. I ricercatori pur dicendosi fiduciosi su questa interpretazione non escludano un altra relazione meno sensazionale ma comunque interessante. 

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venerdì 5 agosto 2016

IL PROSECCO FA BENE AL CUORE E AL CERVELLO

«Bevete il Prosecco, fa bene alla salute!»: è quanto evidenzia uno studio condotto in Gran Bretagna dalla Reading University secondo il quale i vini bianchi con bollicine favoriscono il benessere di cuore e cervello.

La ricerca, portata alla luce dall’azienda vitivinicola Battistella di Pianzano, afferma che il vino Prosecco è ricco di polifenoli, sostanze antiossidanti che permettono di diminuire l’ipertensione e proteggono il sistema cardiovascolare.  «Speriamo che “La notte della Ricerca” sia l’occasione per far parlare di questa importante scoperta» affermano i viticoltori della Casa spumantistica Battistella.

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giovedì 4 agosto 2016

L’ Aglio è uno dei più potenti rimedi naturali per l’Impotenza!


Fin dall’antichità l’uomo ha cercato di accentuare e potenziare la sua virilità ed in effetti esistono molti rimedi naturali efficaci per l’impotenza che agiscono come un viagra naturale nell’aiutare nella difficoltà di erezione ed eiaculazione precoce.
Uno di questi viagra naturali è proprio il comunissimo e semplicissimo aglio, presente in quasi tutte le cucine del mondo. E i riferimenti nella storia sono moltissimi dato che ha fatto da sempre parte della medicina popolare:
  • Erodoto afferma che i faraoni facevano consumare l’aglio agli schiavi impegnati nella costruzione delle piramidi in Egitto per rafforzarli ed irrobustirli;
  • Durante i primi giochi olimpici in Grecia veniva dato agli atleti come stimolante;
  • Plinio il Vecchio, nella Historia Naturalis, ne indica vari usi terapeutici curativi;
  • I legionari romani usavano l’aglio abitualmente come vermifugo e per combattere varie malattie infettive;
  • La medicina ayurvedica lo somministra come cura per le malattie infettive
  • La medicina moderna lo considera preventivo per alcune forme di cancro, come quello del colon.
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sabato 30 luglio 2016

L’oncologa Patrizia Paterlini: “Scopro i tumori prima che nascano”


Ha messo a punto un esame del sangue che individua le cellule malate con 4 o 5 anni di anticipo sulla normale diagnosi. Un test rivoluzionario per la lotta al cancro: «Perché il tempo, nella cura, fa la differenza»

Per passione, per testardaggine, ma non solo. «Da medico, non sono mai riuscita ad accettare che il cancro uccidesse un così grande numero di persone». Patrizia Paterlini Bréchot, oncologa, docente di Biologia cellulare e molecolare all’universtità Descartes di Parigi e direttore di un’équipe dell’Inserm (Institut national de la santé et de la recherche medicale), non ricorda una morte che le sia stata indifferente: «Ci sono sguardi di pazienti che ancora oggi non riesco a togliermi dalla testa».
È la ragione per cui, quasi 30 anni fa, ha deciso di diventare ricercatrice. Da allora questa emiliana adottata dalla Francia ha speso tutte le sue energie, la sua intelligenza e anche molto del denaro di famiglia nella guerra contro il cancro. Con un obiettivo: «Arrivare alla fine dell’esistenza e guardarmi allo specchio sapendo che sono riuscita a salvare tante vite». Obiettivo centrato, si direbbe. È frutto del suo lavoro il test Iset (Isolamento per dimensione delle cellule tumorali): una tecnica in grado di diagnosticare un tumore anche 4 o 5 anni prima che si manifesti e quindi di abbattere in modo significativo la mortalità.

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venerdì 29 luglio 2016

Allergia al Nichel – Ecco la cintura naturale senza fibbia

L’allergia al nichel impedisce di indossare cinture dato che la fibbia della cintura può scatenare prurito ed eruzione cutanea. Ecco la soluzione con questa cintura naturale anallergica senza fibbia

L’allergia al nichel si sviluppa quando alcune parti del corpo vengono a contatto con questo metallo presente in tantissimi oggetti che si utilizzano quotidianamente come: monete, gli orologi, braccialetti e collane, bottoni o il rivetto del jeans, la fibbia della cintura, il piercing e molte delle montature per gli occhiali, i cosmetici e determinati alimenti.

E’ definita anche come allergia da accumulo, perché si accumula nel corpo e basta una piccola quantità di nichel per scatenare una reazione allergica. Non esiste una vera e propria cura ufficiale per questa allergia, ma è bene limitare il più possibile l’ingerimento e il contatto ulteriore col nichel ed effettuare una purificazione dell’organismo.

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mercoledì 27 luglio 2016

L'alimento PEGGIORE Nr. 1 che ACCELERA l'invecchiamento (Attenzione: lo mangi ogni giorno!)

Anche tu mangi questo cibo che ALTERA i tuoi livelli di glicemia e invecchia le tue articolazioni e la pelle più velocemente? Alcuni sono anche ingannevolmente commercializzati come "cibi sani" dalle grandi industrie alimentari. Evita o riduci al minimo questo cibo e apparirai e ti sentirai 5-10 anni più giovane della tua età reale.


di Mike Geary - Specialista Qualificato della Nutrizione
& Catherine Ebeling - RN, BSN



A causa delle reazioni biochimiche che si verificano ogni giorno nel tuo corpo con ogni tipo di cibo che mangi, alcuni alimenti ti invecchiano PIÙ VELOCEMENTE, mentre altri alimenti ti aiutano a COMBATTERE l'invecchiamento.

Mangia i cibi sbagliati regolarmente, e potrai apparire e sentirti 10 anni PIÙ VECCHIO della tua età reale (non è divertente!)...ma se mangi i cibi giusti, nel corso del tempo potrai iniziare a sentirti e a sembrare 5-10 anni PIÙ GIOVANE della tua età reale.

Tre dei processi che avvengono all'interno del tuo corpo che hanno un FORTE impatto sul tuo grado di invecchiamento sono chiamati "glicazione", "infiammazione", e "ossidazione". Quando parliamo di invecchiamento, non stiamo parlando solo di rughe sulla pelle o quanto sono spessi i tuoi capelli... stiamo anche parlando di fattori che non si possono vedere, come, ad esempio, la funzione degli organi, e se le articolazioni si stanno degradando.

Sì, sono sicuro che sarai d'accordo, questo è molto più importante del tuo aspetto allo specchio (anche se ti mostreremo come migliorare ENTRAMBI gli aspetti!).

Il titolo di questo articolo ti può lasciare immaginare che ciò di cui vogliamo parlare sia lo zucchero o i grassi trans. Sì, questi sono nocivi, ma ora voglio parlare di un altro cibo che invecchia il corpo più velocemente del normale...ed è uno di cui non sospetteresti mai!

Quindi cerchiamo di correre ai ripari e ti farò vedere come il tuo grado di invecchiamento può essere collegato direttamente agli alimenti che mangi ogni giorno, e come proteggerti...

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lunedì 25 luglio 2016

7 alimenti che gonfiano pancia e stomaco


Quali sono gli alimenti che più di tutti gonfiano pancia e stomaco? Esistono determinati cibi in grado di provocare un gonfiore addominale dopo mangiato o, comunque, durante l’intero arco della giornata. In molti si domandano il perché della pancia gonfia: si sa, infatti, che l’addome è una parte del corpo che in molti sognano piatta e tonica. Le cause dietro questo spiacevole inconveniente possono essere imputabili ai pasti che consumiamo: il gonfiore può, infatti, derivare da un pranzo o una cena consumati troppo in fretta; quando si mangia troppo o, ancora, se si mangiano cibi sani, ma ricchi di fibre in grado di causare del gas nel tratto digestivo. Scopriamo, dunque, 7 degli alimenti che possono causare questa sensazione di disagio e come fare per porvi rimedio.
Cavoli di Bruxelles e broccoli sono alcune delle verdure crocifere che possano causare gas e gonfiore. Queste verdure sono ad alto contenuto di antiossidanti, vitamine e minerali, quindi è bene consumarli in ogni caso, facendo parte di una dieta sana. Di aiuto è, senza alcun dubbio, la cottura a vapore e iniziare con il consumo di piccole porzioni da aumentare nel tempo.
I legumi – come lenticchie e fagioli secchi – sono un altro dei cibi incriminati: ricchi di fibre e proprietà nutritive, non possono mancare da un’alimentazione sana. Cosa fare, quindi? Consumate piccole porzioni per fare abituare il vostro organismo con il tempo, oppure aiutatevi con un digestivo dopo averli mangiati.
I latticini – il latte, i formaggi e i prodotti lattiero-caseari, in generale – possono essere un problema per chi soffre di intolleranza al lattosio e non riesce a digerire bene gli alimenti che lo contengono. La soluzione è quella di optare per i molti prodotti alternativi, come il latte e i formaggi vegan.
Le bevande gassate sono una delle maggiori cause del gonfiore alla pancia. Come sgonfiare la pancia? La soluzione migliore sarebbe quella di evitare bibite e alcol, in modo tale da non incorrere in gonfiori spiacevoli.
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sabato 23 luglio 2016

Dagli scarti degli agrumi un’alternativa all’olio di palma. Allo studio l’uso del pastazzo per scopi alimentari

E se dai residui della spremitura industriale delle arance, il cosiddetto pastazzo fatto di bucce, semi e parte della polpa, si ottenesse un prodotto in grado di sostituire almeno in parte l’olio di palma usato nei prodotti da forno? È il progetto al quale sta lavorando un gruppo di ricercatori dell’Università di Catania, in collaborazione con aziende locali e con la società di consulenza per l’industria agrumaria Citrech.

«L’ambito più generale è quello della ricerca sui riutilizzi del pastazzo, fino a poco tempo fa considerato esclusivamente come rifiuto e ora invece riproposto come sottoprodotto di lavorazioni alimentari da destinare, se possibile, a nuova vita» spiega Salvo Barbagallo, professore di idraulica agraria e coordinatore del progetto relativo ai nuovi impieghi in ambito alimentare. In effetti nella sola Sicilia si producono ogni anno oltre 340 mila tonnellate di pastazzo, che costano alla filiera oltre 10 milioni di euro l’anno per lo smaltimento.

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Olio di palma, la lista delle merendine “senza”. I 70 prodotti che contengono solo burro, olio di girasole, di oliva, ecc…

 

 

venerdì 22 luglio 2016

Perchè i pomodori neri fanno bene

I pomodori sono un ortaggio che ha tante proprietà benefiche all’organismo, vi segnaliamo in particolare alcune varietà di pomodoro.

Il pomodoro nero deve il suo colore all’alto contenuto di antocianine, il licopene, un carotenoide che è un potentissimo antiossidante, con effetti positivi sull’organismo, in particolare contro radicali liberi. Il licopene è presente in tutte le varietà di pomodori, ma quelli che assumono colori più scuri ne contengono concentrazioni maggiori e sono per questo interessanti da coltivare nell’orto famigliare. Le antocianine presenti nei pomodori neri aiutano contro i tumori.

Ci sono diverse varietà di pomodoro nero, alcuni sono comunque rossi, con solo delle striature di colore scuro o il colore concentrato molto anche all’interno la parte liquida coi semi, altri sono decisamente scuri e molto scenografici. In ogni caso difficilmente i pomodori escono completamente neri, per questo motivo sono chiamati anche pomodori viola o pomodori blu, in inglese oltre a “black” si usa “purple”

Tra le varietà di pomodori scuri più diffusi ricordiamo il nero di crimea, dal frutto abbastanza grande e molto sugoso, che passa rapidamente dall’acerbo al maturo, il black cherry, un pomodoro a grappolo. Ci sono poi un’infinità di varianti a questi pomodori scuri: dal Cheroekee viola al black plum.

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giovedì 21 luglio 2016

Ortoterapia – I benefici del giardinaggio sulla salute

Prendersi cura delle piante,  fare l’orto e il giardinaggio hanno dei profondi effetti nel corpo e nella psiche tanto che è stata chiamata ortoterapia. Gli scienziati stanno cominciando a studiare e definire i benefici dei giardini terapeutici




I ricercatori sono giunti alla conclusione che il giardinaggio è davvero benefico per la salute. Negli ultimi anni c’è stato un riconoscimento del del potere del contatto con la natura, in particolare con le piante, da parte della scienza tanto che è nato un nuovo ambito disciplinare che studia ed applica i benefici della natura sull’uomo: la terapia orticolturale o ortoterapia.
 
In particolare studi recenti hanno dimostrato che prendersi cura delle piante è:
  • Antidolorifico: riduce il dolore
  • Potenzia il cervello: migliora l’attenzione e la memoria
  • Normalizza la pressione sanguigna.
  • Rilassa: riduce lo stress, calma la mente e scarica il nervosismo
  • Riduce il bisogno di psicofarmaci
  • Benefico per gli anziani: allontana le malattie degenerative (demenza, Alzheimer, ecc)
La terapia orticolturale è applicata con successo in tutto il mondo in ospedali, scuole, carceri, cliniche private, ma non è un’invenzione moderna. Nell’antico Egitto i dottori di corte prescrivevano ai loro pazienti, malati di mente, lunghe passeggiate nei giardini del palazzo del faraone. Più di 2000 anni fa i cinesi Taoisti costruivano i giardini nella convinzione che l’ambiente avesse benefici effetti sulla salute. San Bernardo di Chiaravalle insegnava che il monastero doveva possedere un frutteto dove far passeggiare gli ammalati. Gli infermi stanchi per la passeggiata si siederanno, diceva, sul bordo dei grandi bacini e si divertiranno osservando i movimenti dei pesci.

Già avevamo descritto i benefici del passeggiare nella natura o di abbracciare gli alberi, ma ora gli studiosi hanno riscontrato benefici nel giardinaggio.

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sabato 16 luglio 2016

Sclerosi multipla: La dieta mima-digiuno può guarirla

Uno studio dell’University of Southern California ha mostrato come una dieta che mima il digiuno rigenera le cellule danneggiate del sistema nervoso


Valter Longo, direttore del Longevity Institute dell’University of Southern California

Una dieta ipocalorica che imita gli effetti del digiuno può invertire i sintomi della sclerosi multipla e aiutare a riparare i danni causati dalla malattia. Gli scienziati sono così eccitati per la scoperta che si stanno muovendo verso una grande sperimentazione umana e stanno già raccomandano questa cura per i pazienti molto malati “che non possono più aspettare”. La ricerca è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista Cell Reports.

Il regime alimentare prevede semplicemente di tagliare le normali calorie a metà per tre giorni ogni settimana. La comunità scientifica ancora non conosce le cause della sclerosi multipla, ma si pensa che il sistema immunitario attacca il rivestimento protettivo delle cellule nervose del cervello e del midollo spinale, che porta a infiammazione e dolore, la disabilità e nei casi più gravi, la morte.
 
Ma gli scienziati della University of Southern California hanno mostrato che, nei topi la Fasting Mimicking Diet (FMD), ovvero la dieta che mima il digiuno, ha abbassato in modo significativo la percentuale delle cellule immunitarie dannose, consentendo al rivestimento protettivo delle cellule nervose di ricrescere.

I 60 pazienti con sclerosi multipla umana che sono stati sottoposti a questa dieta hanno riportato un miglioramento della qualità della vita ed ottenuto degli enormi progressi a livello dei sintomi della malattia come la capacità di movimento, tremori, di parola e la deglutizione attraverso la scala di misurazione specifica per le disabilità chiamata EDSS.

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giovedì 14 luglio 2016

Mangiare prugne ogni giorno rafforza le ossa del 20%


Un recente studio ha dimostrato che le prugne secche possono rafforzare le ossa di quasi il 20% in più ed essere un valido aiuto nell’osteoporosi

Sono famose per combattere la stitichezza ma da oggi sappiamo che possono fare di più per la nostra salute. Un recente studio pubblicato su ScienceDaily ha scoperto che le prugne secche possono aumentare molto la nostra resistenza ossea. Questo potrebbe aiutare almeno 5 persone che in Italia soffrono di osteoporosi e oltre i cinquant’anni ne è affetta una donna su tre.
I ricercatori hanno somministrato a topi una polvere a base di prugne ed hanno constatato che era più efficace per prevenire la perdita ossea indotta dalle radiazioni rispetto all’acido diidrolipoico (un acido dalle potenti proprietà antiossidanti), ibuprofene e a una miscela di cinque diversi antiossidanti. E anche i topi che non sono stati esposti alle radiazioni hanno mostrato ossa più forti. “Le prugne erano così potenti”, dice Nancy Turner, ricercatore principale dello studio, “che i topi hanno mostrato un aumento di quasi il 20% nell’integrità strutturale delle loro ossa”.

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Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...