lunedì 21 giugno 2021

Variante Delta in aumento, ma l’Italia sequenzia ancora troppo poco

L’analisi genomica cruciale per mappare e limitare le mutazioni. L’Europa la chiede per il 5% dei tamponi positivi ma il nostro Paese è all’1,3%. Il ruolo della nuova banca dati

Tracciare, sequenziare e vaccinare per limitare il più possibile la diffusione della variante Delta anche in Italia. E oggi più che mai l’analisi genomica per mappare in tempo reale le varianti e intercettare nuove mutazioni è fondamentale per adeguarsi alla lotta e capire in anticipo come si muove l’epidemia. «Con il sequenziamento possiamo disegnare la mappa delle varianti sul territorio, così da poter eventualmente ritarare il sistema di diagnosi, adeguare i vaccini, testare farmaci molecolari, intercettare cambiamenti nella patogenicità e capacità di diffusione del virus» spiega Nicola D’Alterio, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise (IZSAM), uno dei centri che esegue più sequenziamenti in Italia.

La variante Delta

La variante Delta che tanto preoccupa è in media sotto l’1% sul territorio italiano secondo l’ultimo report dell’11 giugno, con un picco del 3% in Lazio e alcuni focolai in anche in Puglia e Lombardia. Ma nella nuova indagine che sarà pubblicata settimana prossima è già stata vista una variazione significativa della diffusione del ceppo indiano.


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domenica 20 giugno 2021

Coronavirus, le notizie di oggi sul Covid: 881 nuovi casi e 17 morti, verso lo stop a obbligo mascherine. Sileri: “Si possono togliere all’aperto”

Le ultime notizie in tempo reale sul Covid-19 in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti e i dati di oggi, domenica 20 giugno. Il bollettino con i contagi di oggi: 881 nuovi casi e 17 morti. Da domani 21 giugno quasi tutta Italia sarà in zona bianca e sarà eliminato il coprifuoco. Si va anche verso la fine dell’obbligo della mascherina all’aperto da inizio luglio: la data definitiva su questa disposizione arriverà in settimana e sarà il Comitato Tecnico Scientifico a fornire il proprio parere al Governo. Si ipotizza una data che va dall’1 al 5 luglio, ma solo all’aperto e in assenza di assembramenti. Attivo il Green Pass nel nostro Paese, ma arriva una stretta contro la variante Delta: quarantena di 5 giorni per chi arriva dal Regno Unito. Continua la campagna di vaccinazione: finora in Italia sono state somministrate 45.579.305 dosi di vaccino anti-Covid. Ok al richiamo per AstraZeneca per chi rifiuta il mix. Nel mondo 178.195.790 contagi da Coronavirus. In Russia record di casi da febbraio. Il Brasile di Bolsonaro supera il mezzo milioni di morti. Nel Regno Unito è terza ondata a causa della variante Delta.

Portogallo, la variante Delta rappresenta il 60% dei casi nell’area di Lisbona...

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6 posizioni di yoga per dormire bene

Nell’articolo precedente  abbiamo parlato dei benefici di un buon sonno con qualche consiglio utile per dormire meglio. Abbiamo visto che lo yoga è un ottimo aiuto per un sonno profondo e ristoratore, perché contribuisce a rilassare e distendere le tensioni fisiche, mentali ed emotive accumulate durante la giornata e ritrovare il naturale fluire del respiro e del prana (energia vitale). Nel nostro post di oggi passiamo dalla teoria alla pratica. Ecco per te 6 posizioni di yoga per dormire bene, allontanare le tensioni e svegliarsi al mattino più sereni e riposati. 

1. Sukahasana  Questa posizione conosciuta come posizione comoda seduta a gambe incrociate, ti aiuterà a ritrovare la calma e la centratura.

  • Mantieni la colonna vertebrale diritta e il corpo stabile e rilassato, porta le mani sopra le ginocchia con i palmi rivolti verso l’alto.
  • Segui il respiro naturale, prova rimanere immobile e molto molto rilassato.
  • Lascia scivolare via i pensieri man mano che sorgono nella tua mente senza seguirli.
2. Posizione della Foglia piegata  Conosciuta anche come variante di Balasana o posizione del bambino, favorisce rilassamento profondo e interiorizzazione.

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Massaggio ed esercizio abusivo della professione

MASSAGGIO ED ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE DI FISIOTERAPIA

Non c’è ormai quartiere che non abbia un suo centro benessere, con annessa sala dedicata ai massaggi. Vi è veramente l’imbarazzo della scelta, tra impianti termali e palestre.
Allo stesso tempo, vi è un’ottima offerta anche di professionisti del settore masso-fisioterapico della riabilitazione, con competenze ben diverse e per nulla assimilabili ai lavoratori del settore prima citato, per quanto troppo spesso confusi.
Ed è proprio in questa “confusione”, che si possono ritrovare i germi di una condotta illecita tristemente diffusa: l’esercizio abusivo della professione, previsto e punito dall’art. 348 c.p.
Tale articolo punisce chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000.
Come risulta evidente, il bene giuridico protetto dalla norma risiede nel buon andamento della pubblica amministrazione, cioè nell’interesse che determinate tipologie di lavori siano svolti solo ed esclusivamente da chi detenga un’attestazione dello Stato, garante della competenza tecnica, riscontrabile, inoltre, dall’iscrizione ad un albo professionale (es, medici, avvocati, fisioterapisti, appunto ecc…).

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COVID: il SOLE è PERICOLOSO dopo il VACCINO o se ci si è AMMALATI di CORONAVIRUS, parlano gli ESPERTI

Vi siete vaccinati o siete stati ammalati di coronavirus? Attenti al sole! Il COVID-19 può provocare problemi anche sulla pelle, la quale, per questo, necessita di attenzioni ancora maggiori.


Dovremo fare particolare attenzione, secondo quanto riferito dagli esperti, quando decideremo di adagiarci sulla sdraio per colorire un po’ la nostra pelle olivastra e spenta dall’inverno. Infatti, le manifestazioni della pelle associate ai diversi stadi dell'infezione, o successive alla somministrazione del siero, richiedono una protezione maggiore rispetto al solito.
La campagna di prevenzione dei tumori della pelle "SorrIDI al sole", è partita ed è stata promossa dall’Istituto dermopatico dell’Immacolata di Roma-Ircss con l’Idi-Farmaceutici, come riportato anche dal quotidiano Il Giornale.

Secondo Luca Fania, dermatologo dell’Idi e coordinatore dell’ambulatorio tumori cutanei non melanocitari, sarebbe necessario attendere diverso tempo prima di abbronzarsi, per non rischiare conseguenze per la pelle. "Per queste tipologie di pazienti (vaccinati e guariti dal covid-19) sarebbe opportuno indicare un lasso di tempo di alcune settimane prima dell’esposizione solare, sottolinea. Inoltre, queste persone dovranno esporsi gradualmente al sole, utilizzare creme solari ad alta protezione ed eventualmente, associarle alla fotoprotezione sistemica. Per questi motivi è fondamentale il ruolo del dermatologo nell’istruire il ad una corretta esposizione solare".

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FEBBRE del TOPO: primo CONTAGIO nell'UOMO a GORIZIA, oltre 200 casi in SLOVENIA. La SITUAZIONE

 

Arriva anche in Italia il primo caso di contagio da "FEBBRE del TOPO". La positività è stata riscontrata in un uomo, sloveno, che vive e lavora nel nostro Paese a Monfalcone, in provincia di Gorizia. E proprio in Slovenia, paese natio dell'uomo, il problema della febbre del topo sta diventando molto serio dopo che oltre 200 persone sono state infettate dall’Hantavirus trasmesso dai topi e diverse di loro sono finite ricoverate in ospedale.

Quello che all’inizio appariva solo un’anomala moria di topi, dunque, si sta rivelando invece più grave del previsto e rischia di trasformarsi in emergenza sanitaria in Slovenia con ripercussioni però anche sul confine italiano dove gli scambi sono molto frequenti. Come racconta il Messaggero, l’uomo si è presentato pochi giorni fa al Pronto soccorso di Gorizia con chiara sintomatologia legata all’Hantavirus ed è stato preso in carico e registrato dal Dipartimento di prevenzione dell’Asugi. L’uomo fortunatamente non è in gravi condizioni ma il suo caso ora desta preoccupazione per un possibile focolaio di Hantavirus dovuto a topi infetti anche sul versante italiano del confine.

Fortunatamente non c’è il rischio di contagio da uomo a uomo ma si può contrarre facilmente il patogeno, che dà sintomi molto simili a quelli del Covid, anche semplicemente andando a fare una passeggiata in campagna lungo le zone di confine.

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Morti due 50enni nel Novarese: avevano ricevuto il vaccino Pfizer nello stesso giorno e nello stesso centro

Massimiliano Marcacci, 50 anni, e Andrea Pirali, 52 anni, sono morti a distanza di due settimane l'uno dall'altro: avevano ricevuto il vaccino anti-Covid lo stesso giorno

Il 30 maggio, Massimiliano Marcacci, 50 anni, e Andrea Pirali, 52 anni, avevano ricevuto il vaccino anti-Covid sviluppato da Pfizer nello stesso centro vaccinale, al Pala Green di Arona, nel Novarese. I due uomini sono morti a distanza di due settimane l’uno dall’altro. La coincidenza del luogo e del giorno delle due vaccinazioni ha spinto la procura di Verbania a chiedere accertamenti sui decessi.

Massimiliano Marcacci, ex arbitro e calciatore, è morto lunedì nella sua casa di Lesa, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. Lascia la moglie, ex pallavolista, e tre figlie di 5, 7 e 9 anni. Marcacci ha avuto un malore a distanza di due settimane dalla vaccinazione mentre Pirali si era sentito male non appena rientrato a casa, avendo avuto un malore in bagno. È stata disposta l’autopsia sul corpo dell’uomo.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...