Perché la pancia si forma e come buttarla giù!
Come possiamo eliminare la pancia? Ve lo spiego in questo articolo.
La
pancia è la nostra zavorra metabolica. Il suo volume è condizionato dal
grasso che si raccoglie in sede sottocutanea e viscerale e dai fenomeni
fermentativi che hanno sede nell’intestino, specie se disbiotico. Di
tutti questi fenomeni il più pericoloso è senza dubbio l’accumulo di
grasso viscerale!
È il grasso che si localizza tra gli organi interni (fegato, intestino e
reni) producendo citochine pro-infiammatorie (IL-6 e TNF-α) in grandi
quantità. Rappresenta un fattore di
rischio primario per le patologie cardiovascolari e per il diabete.
Si forma con grande rapidità se si segue un regime alimentare
ipercalorico, ricco di zuccheri semplici e di grassi saturi, e con
facilità si perde (anche se tutti siamo convinti del contrario)! È
infatti il deposito di grasso maggiormente soggetto alla lipolisi, vale a
dire a quel processo metabolico che utilizza i grassi depositati come
fonte di energia. Gli adipociti della “pancia” sono dunque una fonte
permanente di citochine pro-infiammatorie. Attraverso l’infiammazione si
vuole prevenire l’ulteriore deposizione di grasso all’interno delle
cellule adipose. Si tratta dunque di un meccanismo di difesa:
l’adipocita previene la sua morte dovuta all’accumulo di grassi
infiammandosi e infiammando le cellule vicine!
Per meglio comprendere dobbiamo considerare che gli adipociti tendono
ad ingrossarsi man mano che si riempiono di grassi ma per limiti
strutturali non possono andare oltre una data dimensione definita
“Critical Death Size”. Una volta raggiunta questa “taglia” critica
l’adipocita va incontro a morte liberando nello spazio circostante i
lipidi in esso contenuti. È a questo punto che intervengono i macrofagi
che hanno il compito di mangiare (in termini scientifici “fagocitare”) i
residui adipocitari e lo fanno raccogliendosi tutti intorno ai
frammenti cellulari.
Si vengono così a creare delle strutture “a
coroncine” che appaiono piuttosto grandi e che inducono una specie di
reazione da corpo estraneo (come quella che si instaura per esempio
quando il frammento di una spina ci si infilza in un dito).
È a
questo punto che avviene, soprattutto da parte dei macrofagi e degli
adipociti ancora intatti, il rilascio di citochine pro-infiammatorie. A
che scopo? TNF-α e IL-6 interferiscono con la fosforilazione del
substrato 1 del recettore insulinico promuovendo l’insulino-resistenza.
L’insulina è l’ormone anabolizzante per eccellenza. È grazie alla sua
azione che il glucosio presente a livello ematico viene condotto
all’interno degli adipociti e qui convertito in grassi di riserva.
Attraverso l’insulino-resistenza è come se gli adipociti dicessero
“Grazie mille però non ci serve accumulare altro grasso!”
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