sabato 2 aprile 2016
martedì 29 marzo 2016
Addio al reflusso esofageo e gastrite basta bere un bicchiere al giorno di..
La gastrite è un’infiammazione della mucosa dello stomaco. I suoi
sintomi più comuni sono il dolore e bruciore di stomaco. In commercio,
esistono tantissimi farmaci che aiutano a combattere questo disturbo ma
ci sono anche tanti rimedi naturali che vi vogliamo consigliare.
SUCCO DI PATATA
Sbucciare le patate, grattugiarle e spremere fino a lasciar fuoriuscirne il succo (latte). Prendetene un cucchiaio a digiuno o 30 minuti prima dei pasti. Questo succo può essere consumato quando si avvertono dolori perché allevia immediatamente i sintomi. Per il bruciore di stomaco: prenderlo una volta al dì per una settimana. Per la gastrite: una volta al dì per due settimane. Per l’ulcera: prendere una volta al dì per più di un mese.
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SUCCO DI PATATA
Sbucciare le patate, grattugiarle e spremere fino a lasciar fuoriuscirne il succo (latte). Prendetene un cucchiaio a digiuno o 30 minuti prima dei pasti. Questo succo può essere consumato quando si avvertono dolori perché allevia immediatamente i sintomi. Per il bruciore di stomaco: prenderlo una volta al dì per una settimana. Per la gastrite: una volta al dì per due settimane. Per l’ulcera: prendere una volta al dì per più di un mese.
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domenica 27 marzo 2016
I nutrizionisti assicurano: “Il cioccolato fondente è un farmaco naturale”
Molti studi confermano che a differenza della specialità al latte, il cioccolato fondente è un toccasana per l’organismo.
Non ci sono ragioni per rinunciare all’uovo di Pasqua. Se si tratta di cioccolato fondente, con un contenuto di cacao dal 70% in su, cedere alla tentazione può essere addirittura benefico. “Il fondente è un farmaco a tutti gli effetti. La fava di cacao, infatti, contienegrassi insaturi simili a quelli dell’olio d’oliva, è ricco dipolifenoli e contiene importanti quantità di minerali fondamentali come potassio, silicio, zinco. In quantità difficilmente presenti in altri alimenti”, spiega Ciro Vestita, nutrizionista e fitoterapeuta, che ricorda i vantaggi di uno degli ingredienti principali delle feste pasquali.
“Il cioccolato si divide in due grandi categorie – dice l’esperto all’AdnKronos Salute – quello al latte che è solo una golosità e il fondente. In genere il cioccolato al latte contiene il 40%, massimo il 50% del cacao. Questo vuol dire 60-50% di zuccheri. Un’esagerazione”, soprattutto se si mangia alla fine di un pasto abbondante o durante le feste, quando gli strappi alla regola sono più che frequenti.
“Molti studi hanno confermato gli effetti benefici del cioccolato amaro – continua Vestita – La ricchezza in polifenoli mette questo alimento ai primi posti per la prevenzione dei tumori. E molti sono i vantaggi cardiovascolari a partire dalla capacità di abbassare la pressione, mentre componenti simili a quelle dell’olio d’oliva hanno effetti anti-invecchiamento e proteggono da malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer”.
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Non ci sono ragioni per rinunciare all’uovo di Pasqua. Se si tratta di cioccolato fondente, con un contenuto di cacao dal 70% in su, cedere alla tentazione può essere addirittura benefico. “Il fondente è un farmaco a tutti gli effetti. La fava di cacao, infatti, contienegrassi insaturi simili a quelli dell’olio d’oliva, è ricco dipolifenoli e contiene importanti quantità di minerali fondamentali come potassio, silicio, zinco. In quantità difficilmente presenti in altri alimenti”, spiega Ciro Vestita, nutrizionista e fitoterapeuta, che ricorda i vantaggi di uno degli ingredienti principali delle feste pasquali.
“Il cioccolato si divide in due grandi categorie – dice l’esperto all’AdnKronos Salute – quello al latte che è solo una golosità e il fondente. In genere il cioccolato al latte contiene il 40%, massimo il 50% del cacao. Questo vuol dire 60-50% di zuccheri. Un’esagerazione”, soprattutto se si mangia alla fine di un pasto abbondante o durante le feste, quando gli strappi alla regola sono più che frequenti.
“Molti studi hanno confermato gli effetti benefici del cioccolato amaro – continua Vestita – La ricchezza in polifenoli mette questo alimento ai primi posti per la prevenzione dei tumori. E molti sono i vantaggi cardiovascolari a partire dalla capacità di abbassare la pressione, mentre componenti simili a quelle dell’olio d’oliva hanno effetti anti-invecchiamento e proteggono da malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer”.
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venerdì 25 marzo 2016
Torna l'ora legale, quest'anno con un giorno in più per adattarsi
Aumenta rischio ictus e infarti, ma calano incidenti stradali
Quest'anno il ritorno all'ora legale si preannuncia più 'soft', con un
giorno in più per riadattarsi al nuovo orario. Le lancette vanno infatti
spostate in avanti di un'ora nella notte tra sabato e domenica, ma
essendo Pasqua in molti avranno anche lunedì per poter recuperare.
Normalmente, affermano diversi studi, questa pratica che da noi è in uso
dagli anni '60 può provocare un aumento degli infarti e degli ictus,
oltre che dei disturbi del sonno.
''L'inizio dell'ora legale -
scrivono ad esempio i ricercatori de Karolinska Institut di Stoccolma -
sono come un enorme esperimento naturale. In particolare noi abbiamo
notato un aumento del 4% degli attacchi cardiaci nella settimana
successiva all'introduzione''.
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martedì 22 marzo 2016
Ictus, Ecco i campanelli d’allarme da non sottovalutare
Esaminiamo ora i diversi tipi di ictus:
– Ictus ischemico, il più frequente in assoluto che colpisce in genere I soggetti maschili over 70.
– Ictus emorragico intraparenchimale, che colpisce i soggetti più giovani, prevalentemente maschi e rappresenta il 20% dei casi di ictus.
– Emorragia subaracnoidea che colpisce prevalentemente le donne di circa 50 anni di età.
La sola arma che si ha per cercare di uscirne indenni, oltre alla prevenzione conducendo un certo tipo di stile di vita, è la rapidità di intervento. Intervenendo nelle 3-6 ore successive alla crisi è possibile limitare i danni.
Pensare di limitare I danni chiamando il medico di famiglia o la guardia medica oppure sdraiarsi e aspettare che I sintomi spariscano è assolutamente sconsigliato. I sistomi maggiori a cui bisogna fare attenzione sono:
– Disturbi del linguaggio e difficoltà nel capire ciò che dicono gli altri.
– Perdita di sensibilità a un braccio o a una gamba, formicolio agli arti e difficoltà nel muovere le dita di mani e piedi.
– Dolore alla testa improvviso quanto insopportabile e oltre tutto inspiegabile.
– Alterazione della vista.
– Vertigini, capogiro e perdita dell’equilibrio.
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lunedì 21 marzo 2016
Il 21 marzo si celebra la giornata mondiale sulla sindrome di Down
Il 21 marzo si celebra il World Down Syndrome Day, la Giornata mondiale sulla Sindrome di Down giunta alla sua 11esima edizione. Il tema del 2016 è “vivere una vita ricca di relazioni sociali soddisfacenti grazie al supporto della comunità, della famiglia, degli amici, dei colleghi di lavoro”, dicendo “no” alla discriminazione e ai pregiudizi.
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Una capsula nel cervello per prevenire l’Alzheimer
mercoledì 16 marzo 2016
Birra e corsa: tutto quello che avreste voluto sapere
Alla fine di una corsa e dopo il traguardo
di una gara, una birra fresca sembra essere il premio più ambito e
tanto bramato, ecco i pro e i contro.
Birra sì o birra no?
Considerando i componenti naturali della birra questa bevanda sembra davvero essere una miscela che si presta al recupero di zuccheri e minerali. Non solo: secondo alcuni studi i polifenoli del luppolo (xantumolo) sembrano avere preziosi benefici nell’attivazione dei principali meccanismi di difesa cellulare dell’organismo dagli agenti nocivi e sembrano ridurre efficacemente le infiammazioni. Fermandoci a questa analisi, pertanto, la birra sembrerebbe una preziosa bevanda. Se non fosse per il suo contenuto di alcol. L’alcol è un vasodilatatore: inibisce il riassorbimento renale dell’acqua e aumenta la diluizione delle urine e del sudore e la loro concentrazione di minerali, inoltre favorisce la perdita della fame istintiva e favorisce l’insorgere dell’ipoglicemia reattiva.
Considerando i componenti naturali della birra questa bevanda sembra davvero essere una miscela che si presta al recupero di zuccheri e minerali. Non solo: secondo alcuni studi i polifenoli del luppolo (xantumolo) sembrano avere preziosi benefici nell’attivazione dei principali meccanismi di difesa cellulare dell’organismo dagli agenti nocivi e sembrano ridurre efficacemente le infiammazioni. Fermandoci a questa analisi, pertanto, la birra sembrerebbe una preziosa bevanda. Se non fosse per il suo contenuto di alcol. L’alcol è un vasodilatatore: inibisce il riassorbimento renale dell’acqua e aumenta la diluizione delle urine e del sudore e la loro concentrazione di minerali, inoltre favorisce la perdita della fame istintiva e favorisce l’insorgere dell’ipoglicemia reattiva.
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Non solo carote, anche uva 'amica' della vista
Aiuta a contenere danni stress ossidativo su retina
Non solo le carote, anche l'uva e' 'amica' della vista. Una dieta che
ricomprenda questo frutto, infatti, aiuta a contrastare i danni dello
stress ossidativo, cioè l'eccessiva produzione di radicali liberi che
può portare processi di invecchiamento, preservando la retina e il suo
funzionamento. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista
Nutrition, condotto su topi di laboratorio in modelli di degenerazione
della retina dai ricercatori della University of Miami Miller School of
Medicine. Gli studiosi hanno alimentato i topi con una dieta che
ricomprendeva uva liofilizzata in polvere (in una quantità
corrispondente a tre porzioni al giorno nell'uomo), una dieta di
controllo basata sugli zuccheri e un'altra basata invece su
un'alimentazione normale. I risultati, dopo cinque settimane di regime
alimentare controllato prima dell'intervento di stress ossidativo, hanno
evidenziato che nel gruppo nutrito con una dieta che comprendeva l'uva
sia la struttura della retina che il suo funzionamento risultavano
preservate. In particolare, la retina manteneva il suo spessore, la
quantità di fotorecettori (cellule che rispondono alla luce e che con le
malattie degenerative della retina muoiono portando in molti casi a una
progressiva perdita della vista) e la qualità della loro attività.
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martedì 15 marzo 2016
Brescia, latte infetto sul mercato: 30 persone indagate
Brescia - Mettevano sul mercato latte che sarebbe stato infetto. Per questo 30 persone, tra allevatori e titolari di caseifici, sono stati indagate dalla Procura di Brescia.
Il latte sarebbe stato infetto da aflatossine, ritenute le tossine più cancerogene esistenti, che venivano in qualche modo coperte miscelando il latte infetto con latte sano. Miscelazione vietata dalla legge.
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Il latte sarebbe stato infetto da aflatossine, ritenute le tossine più cancerogene esistenti, che venivano in qualche modo coperte miscelando il latte infetto con latte sano. Miscelazione vietata dalla legge.
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Naturale non è uguale a buono: il chimico che attacca ambientalisti e Slow Food
domenica 13 marzo 2016
Cardioaspirina: influisce sui battiti durante la corsa?
Prendo la cardioaspirina, influisce sui battiti cardiaci quando mi alleno?
La domanda è
interessante per diversi aspetti e per uno soltanto è invece poco
chiara. Anzitutto la cardioaspirina è un farmaco che, inibendo l’enzima
ciclo ossigenasi, riduce la produzione di trombossano a livello
piastrinico causando quindi un’azione antiaggregante piastrinica (vale a
dire rendendo il sangue “più fluido”. Senza dilungarsi sul farmaco
occorre però indicarne almeno i principali effetti collaterali: la
gastrolesività (inibisce anche la produzione di sostanze che proteggono
la mucosa gastrica) e la maggior tendenza al sanguinamento (ulcere,
varici, traumi, mestruazioni ecc) dovuta appunto alla sua azione
“fluidificante”.
In ambito
sportivo può venire utilizzata, specialmente prima delle attività di
endurance, come ergogeno metabolico ed il più delle volte sinergicamente
alla caffeina in quanto aumenta il metabolismo corporeo (mobilizzando
una maggior quantità di substrati energetici utilizzabili per l’attività
fisica). Dal punto di vista terapeutico è utilizzata in tutti quei casi
(numerosissimi e tra i più vari) in cui è necessaria una maggior
fluidità ematica (sia in modo preventivo che curativo).
giovedì 10 marzo 2016
Tai Chi fa bene al cuore e diminuisce anche il colesterolo
Arti marziali cinesi migliorano qualità di vita dei cardiopatici
ROMA - Arti marziali cinesi come il Tai Chi abbassano pressione del
sangue, triglicridi e colesterolo, migliorando la salute di persone che
soffrono di cuore. La conferma arriva da ricercatori dell'Università
dello Sport di Shanghai, che hanno esaminato 35 studi in materia in
un'analisi pubblicata sul Journal of American Heart Association.
Forza, flessibilità e equilibrio sono le qualità che le arti marziali
cinesi potenziano, combinandole insieme ad attività fisica dolce,
meditazione, consapevolezza del corpo e attenzione ad una corretta
respirazione. Precedenti ricerche ne avevano confermato i benefici per
pazienti con demenza e tumore. Nella nuova revisione di studi
scientifici sono stati presi in considerazione i dati relativi a 2.249
pazienti con malattie cardiovascolari provenienti da 10 diversi paesi.
Tutti erano stati seguiti per al massimo un anno, durante il quale hanno
praticato esercizi tradizionali cinesi, come quelli del Tai chi o del
Qui Gong, senza altri cambiamenti nelle abitudini quotidiane. I benefici
erano evidenti: in media si notava una riduzione della pressione
arteriosa sistolica di oltre 9,12mmHg (millimetri di mercurio) e della
pressione diastolica di oltre il 5 mmHg, insieme a significative
riduzioni nei livelli di colesterolo cattivo e trigliceridi. Inoltre a
diminuire era anche la depressione.
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lunedì 7 marzo 2016
Ribes nero
Questo piccolo frutto è un potente alleato per il nostro cervello. In
una recente ricerca sono state analizzate un gruppo di persone adulte,
di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che hanno bevuto 250 ml di queste
tre bevande: un placebo (farmaco terapeutico inattivo) arricchito con lo
zucchero, una bevanda arricchita con l’estratto di ribes nero e una
bevanda ottenuta dalla spremitura a freddo del “Blackadder”(un
particolare tipo di ribes della Nuova Zelanda). I partecipanti, hanno
poi iniziato a svolgere una serie di test che richiedevano un alto
livello alle prestazioni mentali. I risultati hanno dimostrato come,
dopo aver bevuto entrambi le bevande contenenti la bacca di ribes, si
miglioravano l’umore, la precisione nel risolvere i compiti assegnati ed
infine l’attenzione alle cose, diminuendo la fatica mentale. La
tipologia del Blackadder, ha mostrato i risultati più stupefacenti; si è
dimostrata capace di diminuire l’attività degli enzimi
monoamino-ossidasi (MAO), che controllano nel cervello i livelli di
serotonina e dopamina. Un gruppo di farmaci, chiamati inibitori MAO,
agiscono proprio in questo modo e sono stati utilizzati per trattare
depressione e patologie come il morbo di Parkinson.
Fonte
Fonte
domenica 6 marzo 2016
La salvia e le sue proprietà
La salvia è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome proveniente da salvo che significa appunto “salvare”. I Galli,
in particolare, riteneva no che la salvia avesse la capacità di guarire
tutte le malattie e che guarisse la febbre e la tosse. Alcuni
addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per
questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici.
La salvia è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome proveniente da salvo che significa appunto “salvare”. I Galli,
in particolare, riteneva no che la salvia avesse la capacità di guarire
tutte le malattie e che guarisse la febbre e la tosse. Alcuni
addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per
questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici.
La salvia si presenta come un arbusto sempre verde dal fusto eretto, che può raggiungere al massimo 70 cm e con foglie lunghe, abbastanza affusolate a forma di lancia che si presentano piuttosto spesse e dure.
I fiori della salvia, di un colore che va dal blu al viola, compaiono generalmente in primavera, prediligendo il sole, nonostante sia possibile trovarla anche in climi piuttosto rigidi. Essa si trova generalmente nelle zone mediterranee e negli orti coltivati mentre è molto difficile riconoscerla allo stato selvatico. Il suo “ciclo” dura circa 5 anni, trascorsi i quali va piantata di nuovo.E’ una pianta caratteristica dell’Europa meridionale, in Italia cresce spontanea nelle zone centro-meridionali e nelle isole.
Salvia: cenni storici
La salvia è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome proveniente da salvo che significa appunto “salvare”. I Galli, in particolare, riteneva no che la salvia avesse la capacità di guarire tutte le malattie e che guarisse la febbre e la tosse. Alcuni addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici.Continua qui
sabato 5 marzo 2016
Mangiare cioccolato fa bene al cervello e lo rende più attivo e funzionante
Il cioccolato fa bene, ormai è stato più volte accertato. Adesso una nuova ricerca aggiunge un tassello in più ai già tanti benefici assodati del consumo del cacao: chi lo ama e lo mangia almeno una volta a settimana ha un cervello più attivo e funzionante.
Lo studio arriva dall’altra parte del mondo e più precisamente dall’University of South Australia e ha dimostrato come un consumo moderato ma costante di cioccolato sia utile a potenziare le funzioni cognitive, in particolare memoria e apprendimento.
La ricerca si è svolta su un campione di 968 consumatori di cioccolato di età compresa tra i 23 e i 98 anni
monitorati per 30 anni. Le funzioni cerebrali delle persone analizzate
sono state messe alla prova grazie ad una serie di test che miravano a
valutarne la memoria visiva, di lavoro e le capacità verbali.
Si è potuto vedere così un effetto decisamente positivo del consumo di cioccolato
in particolare in quelle persone che lo consumavano settimanalmente
almeno una volta. Le funzioni che miglioravano era soprattutto quella
della memoria spazio-visuale e organizzativa e del ragionamento astratto.
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venerdì 4 marzo 2016
Le donne alte e magre rischiano di avere ossa fragili
Attenzione a diete e chirurgia bariatrica. Gli specialisti: «Se una
donna alta 160 cm da 60 chili raggiunge i 54, notiamo alterazione in
senso negativo sul metabolismo scheletrico»
Mettersi a dieta è uno dei buoni propositi più diffusi con
l’arrivo dell’anno nuovo e, soprattutto, della buona stagione. Se
l’obiettivo è quello di perdere peso per rimettersi in forma, non
andrebbe mai dimenticato che un regime dietetico, pur equilibrato ma a
ridotto apporto calorico, potrebbe avere delle ripercussioni sulla
salute delle nostre ossa.
«Una dieta troppo ferrea, anche per periodi medio-lunghi, può mettere a rischio la salute delle ossa» avverte il professor Andrea Giustina, endocrinologo dell’Università degli Studi di Brescia e Presidente del Gioseg, il gruppo di lavoro di Specialisti Endocrinologi che si dedicano allo studio dello scheletro, che spiega come basti «un calo ponderale del 10% per osservare una riduzione del 2% nella massa ossea. Se una donna alta 160 cm da 60 chili raggiunge i 54, già notiamo una alterazione in senso negativo sul metabolismo scheletrico. Stessa cosa per un uomo di 90 chili che raggiunga un peso di 81».
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Nicla Panciera
«Una dieta troppo ferrea, anche per periodi medio-lunghi, può mettere a rischio la salute delle ossa» avverte il professor Andrea Giustina, endocrinologo dell’Università degli Studi di Brescia e Presidente del Gioseg, il gruppo di lavoro di Specialisti Endocrinologi che si dedicano allo studio dello scheletro, che spiega come basti «un calo ponderale del 10% per osservare una riduzione del 2% nella massa ossea. Se una donna alta 160 cm da 60 chili raggiunge i 54, già notiamo una alterazione in senso negativo sul metabolismo scheletrico. Stessa cosa per un uomo di 90 chili che raggiunga un peso di 81».
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Le 10 regole per proteggere le ossa dalle fratture
mercoledì 2 marzo 2016
La menopausa può durare 30 anni. Nuovo farmaco allevia i sintomi
Novità dalla «Le donne e la menopausa» condotta da GfK Italia per conto
di Msd Italia. I risultati presentati al 17° World Congress della
Società di ginecologia endocrinologica
Oggi una donna trascorre circa 30 anni, ovvero quasi un terzo della sua vita, in post-menopausa e le over 50 rappresentano oggi il gruppo sociale più numeroso anche in considerazione della maggiore longevità femminile. Ma qual è la reazione delle italiane a questa fase della vita?
OGNI DONNA REAGISCE A MODO PROPRIO
Le «rassegnate» la tollerano, le «serene» la vivono con tranquillità, ma le «eterne ragazze» e le «performanti» si attivano per trovare soluzioni. A dirlo è la ricerca «Le donne e la menopausa» condotta da GfK Italia per conto di Msd Italia i cui risultati sono stati presentati oggi in occasione del 17° World Congress della Società internazionale di ginecologia endocrinologica (Isge), dove è stato presentato anche un nuovo farmaco per la terapia ormonale sostitutiva.
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Oggi una donna trascorre circa 30 anni, ovvero quasi un terzo della sua vita, in post-menopausa e le over 50 rappresentano oggi il gruppo sociale più numeroso anche in considerazione della maggiore longevità femminile. Ma qual è la reazione delle italiane a questa fase della vita?
OGNI DONNA REAGISCE A MODO PROPRIO
Le «rassegnate» la tollerano, le «serene» la vivono con tranquillità, ma le «eterne ragazze» e le «performanti» si attivano per trovare soluzioni. A dirlo è la ricerca «Le donne e la menopausa» condotta da GfK Italia per conto di Msd Italia i cui risultati sono stati presentati oggi in occasione del 17° World Congress della Società internazionale di ginecologia endocrinologica (Isge), dove è stato presentato anche un nuovo farmaco per la terapia ormonale sostitutiva.
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lunedì 29 febbraio 2016
In pensione la vecchia ricetta, da 1 marzo sarà elettronica
Medici famiglia, pronti ma non escludiamo disagi
Va in pensione la vecchia ricetta rossa del medico di famiglia: dal primo marzo, infatti, sarà sostituita dalla ricetta elettronica, o 'dematerializzata'. La legge che manda in soffitta i blocchetti rossi del medico, ricorda la Federazione nazionale dei medici di famiglia Fimmg, è in realtà del dicembre 2015 e recepisce un decreto di più di tre anni fa. Dopo alcuni blocchi informatici, il sistema è dunque ora ai nastri di partenza: per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, il medico si collegherà da ora in poi a un sistema informatico, lo stesso visibile al farmacista che ci consegnerà pillole o sciroppi.
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mercoledì 24 febbraio 2016
Consigli per curare e pulire i reni
La verità è che non esiste un modo per sapere se i reni hanno bisogno di essere puliti,
però le persone che si sono sottoposte ad un trattamento per pulire
questo importante organo assicurano che si sentono molto meglio alla
fine dello stesso.
Quando si realizza un trattamento di pulizia o disintossicazione dei reni, di solito, cessano i fastidi precedentemente presenti, ovvero mal di testa molto forti, fatica, dolori addominali e alcuni problemi alla pelle.
Bisogna
considerare, però, che alcune persone percepiscono una debolezza e un
mal di testa molto forti durante il processo di disintossicazione;
nonostante ciò, non dovete scoraggiarvi e soprattutto non dovete
sospendere il trattamento, poiché questi sintomi sono normali e molto
comuni quando si effettuano tali tipologie di terapie disintossicanti.
Come sapere se avete bisogno di pulire i reni?
È naturale se desiderate sapere se avete
bisogno di un trattamento del genere, dato che non esiste un
procedimento per mezzo del quale si possa affermare se i reni abbiano
bisogno di essere puliti o meno. Per questo motivo, potete fare
attenzione ad alcuni segnali che possono aiutarvi a capire se soffrite
di qualche problema che richieda un trattamento di questo tipo.
Avere calcoli renali, soffrire di ritenzione idrica, infezioni renali o diabete di tipo 2, sono alcune condizioni per cui pulire i reni è altamente consigliato.
Una pulizia dei reni deve essere effettuata in seguito alla raccomandazione e sotto la supervisione dello specialista, il quale, generalmente, consiglia di bere molti liquidi, soprattutto acqua,
dato che aiutano ad eliminare i residui tossici depositati nei nostri
reni; in questo modo il corretto funzionamento del nostro organismo è
garantito. La quantità ideale sarebbe di due litri al giorno.
Affinché la pulizia sia completa e ottenere i migliori risultati, dovete seguire una dieta povera di proteine, smettendo di assumere tutti i latticini, oltre che pollo, pesce e frutti di mare.
Altrettanto
importante è evitare la caffeina, il cioccolato e tutti quegli alimenti
che aumentano l’ossolato di calcio o acido urico nei reni, il quale provoca la formazione dei calcoli renali.
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martedì 23 febbraio 2016
Come prevenire il dolore alle cartilagini
Il sovrappeso è una delle cause più comuni del deterioramento della
cartilagine. Dobbiamo mantenere un peso adeguato e praticare attività
fisica per prevenire le lesioni.
Il tessuto cartilagineo, più comunemente chiamato cartilagine, è un tessuto elastico la cui matrice dà supporto alle cellule chiamate condrociti. Le cartilagini sono realmente molto importanti nella vita quotidiana e in molti casi possono far male o dare fastidio. Scoprite come prevenire e trattare il dolore alle cartilagini nel seguente articolo.
Nel corpo umano ci sono tre tipi di cartilagini.
Il tessuto cartilagineo, più comunemente chiamato cartilagine, è un tessuto elastico la cui matrice dà supporto alle cellule chiamate condrociti. Le cartilagini sono realmente molto importanti nella vita quotidiana e in molti casi possono far male o dare fastidio. Scoprite come prevenire e trattare il dolore alle cartilagini nel seguente articolo.
Cartilagini: che cosa c’è da sapere
Le cartilagini “accomodano” le superfici femorali e le cavità, servendo quindi ad ammortizzare gli urti o i salti mentre si cammina o si corre, e prevengono l’usura da sfregamento delle articolazioni. Sono dunque una struttura di supporto che serve a dare mobilità.Nel corpo umano ci sono tre tipi di cartilagini.
- Cartilagine ialina: è formata da fibrille di collagene e costituisce il gruppo più abbondante poiché si trova nella laringe, nei bronchi, nelle costole, nella trachea e nelle estremità articolari delle ossa. Si nutre attraverso il liquido sinoviale ed è composta da poche fibre.
- Cartilagine fibrosa (o fibrocartilagine): contiene collagene ma è più spessa ed è presente nei dischi intervertebrali e articolari, nei menischi, nei bordi articolari e nelle zone di inserzione come tendini e legamenti.
lunedì 22 febbraio 2016
CHI SI AMMALA DI FIBROMIALGIA È ANDATO OLTRE…
Chi si ammala di FM è andato oltre. Vi è
mai capitato di pensare: “non ce la faccio più, vorrei poter dire che
stò grattando il fondo del barile, ma il punto è che quel fondo è finito
da un pezzo. Sono andata oltre e nessuno stà capendo fino a che punto.”
Talvolta, anzi spesso, ci siamo trovati soli con un carico di responsabilità e problemi tutti sulle nostre spalle, lavoro, famiglia, casa, magari qualche parente malato da dover accudire, problemi di soldi e in tutto questo non sapere cosa e come “mollare” qualcosa. Così come giocolieri non lasciamo cadere a terra nulla e continuiamo nonostante la fatica e i pensieri a tenere tutto il peso, perché “non si può”lasciare andare questo impegno o quello. Non si può perchè non si può, l’ingranaggio è in moto e noi siamo un pezzo fondamentale di esso, se ci fermiamo noi faremo soffrire qualcuno, questo poi farà soffrire a sua volta anche noi, che siamo già oltre il limite. Questo essere oltre il limite ci blocca dall’idea di dover entrare in discussione con chiunque, perché la stanchezza fisica e psichica è tale che si fa di tutto per non dover affrontare anche lamentele, capricci e liti. Quindi non se ne esce, e si va avanti un altro po’, un altro mese, un altro anno, poi qualcosa si rompe e quel qualcosa sei proprio tu. Tu proprio tu, non un vaso o un mobile, un qualcosa che poi si aggiusta con un po’ di colla, no tu. E che cosa cambia? L’ingranaggio è sempre in moto e non si può dire di no a questo o a quello perché non si può. E invece si può, si può e si deve e quando lo farete vi ameranno perfino di più. I figli, i genitori, le mogli e i mariti, dovranno capire che la strada non è più così libera, che ci sono delle cose che non vi sono più possibili fare e che devono aiutarvi.
Talvolta, anzi spesso, ci siamo trovati soli con un carico di responsabilità e problemi tutti sulle nostre spalle, lavoro, famiglia, casa, magari qualche parente malato da dover accudire, problemi di soldi e in tutto questo non sapere cosa e come “mollare” qualcosa. Così come giocolieri non lasciamo cadere a terra nulla e continuiamo nonostante la fatica e i pensieri a tenere tutto il peso, perché “non si può”lasciare andare questo impegno o quello. Non si può perchè non si può, l’ingranaggio è in moto e noi siamo un pezzo fondamentale di esso, se ci fermiamo noi faremo soffrire qualcuno, questo poi farà soffrire a sua volta anche noi, che siamo già oltre il limite. Questo essere oltre il limite ci blocca dall’idea di dover entrare in discussione con chiunque, perché la stanchezza fisica e psichica è tale che si fa di tutto per non dover affrontare anche lamentele, capricci e liti. Quindi non se ne esce, e si va avanti un altro po’, un altro mese, un altro anno, poi qualcosa si rompe e quel qualcosa sei proprio tu. Tu proprio tu, non un vaso o un mobile, un qualcosa che poi si aggiusta con un po’ di colla, no tu. E che cosa cambia? L’ingranaggio è sempre in moto e non si può dire di no a questo o a quello perché non si può. E invece si può, si può e si deve e quando lo farete vi ameranno perfino di più. I figli, i genitori, le mogli e i mariti, dovranno capire che la strada non è più così libera, che ci sono delle cose che non vi sono più possibili fare e che devono aiutarvi.
Ho sentito gente dire “se muoio io come
faranno qui in casa!”, ma ne ho viste tantissime in un letto d’ospedale
con la famiglia che le rincuorava “ stai tranquilla, a casa ce la stiamo
cavando benissimo” , la figlia ha imparato a portare lei giù il cane e
fare qualcosa da mangiare, così i mariti e le mamme anziane, si sono
mossi e stranamente nessuno è morto! Dovete farvi ricoverare? No, proprio no.
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venerdì 19 febbraio 2016
Si può curare il cancro con il bicarbonato?
NO, il bicarbonato non è una terapia anticancro
In breve
- Nessuna ricerca scientifica ha dimostrato che il bicarbonato di sodio sia una cura efficace dei tumori umani.
- Il tumore può creare intorno a sé un ambiente acido, ma il bicarbonato, pur essendo una sostanza basica, non modifica in alcun modo il pH intorno alla massa tumorale, quando è assunto per via orale.
- L'iniezione del bicarbonato per via endovenosa (o parenterale) è estremamente pericolosa per gli organi sani.
- Alcuni studi in corso negli Stati Uniti stanno testando un derivato del bicarbonato di sodio, allo scopo di diminuire l'acidità intorno alla massa tumorale e studiare se questo rende la chemioterapia più efficace.
Da dove viene questa ipotesi?
Per saperne di più
- Otto Warburg e l'effetto che porta il suo nome
it.wikipedia.org - Il gruppo di ricerca che sta studiando la possibilità che il
bicarbonato potenzi alcuni farmaci chemioterapici
azcc.arizona.edu - La posizione dell'American Cancer Society sulla "teoria del
bicarbonato"
www.cancer.org
- Otto Warburg e l'effetto che porta il suo nome
- Continua qui
giovedì 18 febbraio 2016
Il tumore si combatte ogni giorno, anche a tavola
A Roma un convegno su Alimentazione e Oncologia
Il tumore si può curare anche migliorando la qualità della vita del
paziente oncologico, e l' alimentazione quotidiana è uno degli elementi
chiave della vita di ciascuno, e quindi anche di questo tipo di
paziente. Una dieta giusta, equilibrata, è importante non solo nella
prevenzione della malattia, ma contribuisce anche a combatterla.
E'
sulla base di queste convinzioni che si svilupperanno i lavori di due
giornate di studio a Roma i prossimi 22 e 23 febbraio alla Casa dell'
Aviatore dedicate ad 'Alimentazione e Oncologia'.
Un incontro
per fare il punto su una modalità di approccio di tipo nutrizionale al
malato di cancro, passando attraverso lo studio del suo funzionamento
endocrino-metabolico. "E con la dieta quotidiana proprio come atto
medico - spiega la dott. Anna D'Eugenio, medico nutrizionista fra gli
organizzatori del convegno - studiando quotidianamente le condizioni del
malato, che comunica attraverso sintomi che permettono di orientarne la
dieta".
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Anoressia e bulimia: un aiuto da A.F.co.D.A.
Genova
Corpo nostro cercasi è lo spettacolo della compagnia Beato Ragno. Per far riflettere i giovani sugli stereotipi e l'apparenza. Venerdì 29 gennaio al Teatro Verdi
Fonte
Corpo nostro cercasi è lo spettacolo della compagnia Beato Ragno. Per far riflettere i giovani sugli stereotipi e l'apparenza. Venerdì 29 gennaio al Teatro Verdi
Fonte
lunedì 15 febbraio 2016
Allerta alimentare: ritirato latte Land per possibile contaminazione
Nuova allerta alimentare. Ritirato dagli scaffali dei supermercati il latte parzialmente scremato UHT da 1 litro di land. Lo rende noto Eurospin, secondo cui il latte potrebbe essere stato contaminato a causa di un difetto nel confezionamento.
Il latte in questione è stato prodotto a
Zevio in Località Barbare. Il lotto che potrebbe risultare “inquinato” è
quello con data di scadenza 5.5.2016 ed è stato venduto nei punti vendita delle regioni Sardegna, Puglia, Calabria, Campania, Basilicata e Sicilia.
“Il lotto sopra indicato, è stato ritirato dalle vendite a scopo preventivo, per possibile inquinamento dovuto a un difetto di confezionamento” si legge nella nota.Occorre dunque controllare se il latte di questa marca acquistato riporta la stessa scadenza e in tal caso evitare di consumarlo.
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domenica 14 febbraio 2016
Con più cibi ricchi vitamina D meno rischio allergie bimbi
Lo dimostra uno studio della Icahn School of Medicine del Mount Sinai Health System
ROMA - Consumando in gravidanza più cibi ricchi di vitamina d, come ad esempio pesce azzurro, uova, funghi e latticini, diminuisce il rischio che il bambino sviluppi allergie in età scolare. Lo dimostra uno studio della Icahn School of Medicine del Mount Sinai Health System, negli Usa, pubblicato sulla rivista The Journal of Allergy and Clinical Immunology. Gli studiosi hanno seguito 1248 madri e i loro bambini negli Stati Uniti, dal primo trimestre di gravidanza fino al raggiungimento del settimo anno di età.
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venerdì 12 febbraio 2016
Colussi: via l’olio di palma da tutti i biscotti. Anche il GranTurchese cambia ricetta
Il Fatto Alimentare
12 feb 2016 — Dopo Misura anche Colussi ha deciso di eliminare dai biscotti l’olio di palma, sostituendolo con quello di girasole, riducendo di almeno il 30% la quantità di grassi saturi. L’altra novità riguarda la farina che sarà integrale o semi integrale (tipo 2)e l'uso di uova fresche
Colussi vuole essere “buona in tutti i sensi”, come recita lo slogan, e ha deciso di eliminare dai biscotti l’olio di palma, sostituito con quello di girasole, riducendo di almeno il 30% la quantità di grassi saturi. L’altra grossa novità riguarda la farina che, a seconda del prodotto, sarà integrale o semi integrale (tipo 2). L’ultima chicca di casa Colussi sugli ingredienti utilizzati riguarda le uova fresche ottenute da galline allevate a terra e il latte fresco 100% italiano.
«Si tratta di una scommessa in cui crediamo, – spiega Massimo Crippa, direttore commerciale del gruppo – le modifiche apportate alle ricettazioni comportano una maggiore spesa per le materie prime e in alcuni casi anche una certa difficoltà di reperimento, come ad esempio per la farina tipo 2, poco disponibile per i volumi di cui avevamo bisogno». I nuovi biscotti saranno sugli scaffali dei supermercati nei prossimi giorni e avranno un prezzo in linea ai comuni frollini per la prima colazione: 1,69 euro per il pacco da 300 grammi.
L’azienda punta in particolare alla colazione, lanciando quattro nuovi frollini e migliorando le ricette dei biscotti classici, tra cui anche lo storico biscotto GranTurchese.
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12 feb 2016 — Dopo Misura anche Colussi ha deciso di eliminare dai biscotti l’olio di palma, sostituendolo con quello di girasole, riducendo di almeno il 30% la quantità di grassi saturi. L’altra novità riguarda la farina che sarà integrale o semi integrale (tipo 2)e l'uso di uova fresche
Colussi vuole essere “buona in tutti i sensi”, come recita lo slogan, e ha deciso di eliminare dai biscotti l’olio di palma, sostituito con quello di girasole, riducendo di almeno il 30% la quantità di grassi saturi. L’altra grossa novità riguarda la farina che, a seconda del prodotto, sarà integrale o semi integrale (tipo 2). L’ultima chicca di casa Colussi sugli ingredienti utilizzati riguarda le uova fresche ottenute da galline allevate a terra e il latte fresco 100% italiano.
«Si tratta di una scommessa in cui crediamo, – spiega Massimo Crippa, direttore commerciale del gruppo – le modifiche apportate alle ricettazioni comportano una maggiore spesa per le materie prime e in alcuni casi anche una certa difficoltà di reperimento, come ad esempio per la farina tipo 2, poco disponibile per i volumi di cui avevamo bisogno». I nuovi biscotti saranno sugli scaffali dei supermercati nei prossimi giorni e avranno un prezzo in linea ai comuni frollini per la prima colazione: 1,69 euro per il pacco da 300 grammi.
L’azienda punta in particolare alla colazione, lanciando quattro nuovi frollini e migliorando le ricette dei biscotti classici, tra cui anche lo storico biscotto GranTurchese.
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giovedì 11 febbraio 2016
Torna anche nel 2016 la Giornata Mondiale del Malato
Siamo giunti ormai alla 23^ incarnazione della festività cattolica: qualche informazione e curiosità
Oggi, 11 febbraio, ricorre la 23^ "Giornata mondiale del malato".
Istituita in questa data il 13 maggio 1992 sotto richiesta di Papa Giovanni Paolo II, rappresenta una delle festività tradizionalmente più importanti per i fedeli cattolici; in essa si celebra la Madonna di Lourdes, descritta (come tutti sanno) come in possesso di poteri curativi o comunque legati al superamento delle sofferenze.E proprio dalla sofferenza, di Papa Wojtyla prima e di Benedetto XVI poi, prende le mosse la Giornata mondiale del malato: nel 1991, infatti, al primo era stata diagnosticata la malattia di Parkinson (ragion per cui l'incarnazione del 2005 della festività, la prima senza il proprio "ideatore" a San Pietro, venne sentita particolarmente).
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martedì 9 febbraio 2016
Latte vegetale alla banana: la ricetta per prepararlo in casa
Volete risparmiare sull’acquisto del latte vegetale o sperimentare nuove ricette? Allora potreste provare a preparare in casa il latte vegetale alla banana, con la raccomandazione di acquistare banane del commercio equo e solidale. Forse non potete preparare in casa il latte di mandorle perché siete allergici alla frutta a guscio oppure state cercando un’alternativa più dolce e gustosa rispetto al latte di soia. In questo caso il latte vegetale alla banana può fare al caso vostro. Otterrete
una bevanda ricca di sali minerali e di vitamine, con particolare
riferimento al potassio e alla vitamina B6. Le banane sono frutti molto
energizzanti. Preparare il latte vegetale alla banana può essere una
buona alternativa per chi di solito non ama la colazione tradizionale. Dato che si tratta di una bevanda
vegetale semplicemente a base di frutta, alcune persone potrebbero
trovarla più semplice da digerire. Il latte vegetale alla banana è senza
glutine. è preparato a crudo ed è adatto ai vegani.
sabato 6 febbraio 2016
Salgono a nove i casi di Zika in Italia
Tutti 'importati' da zone a rischi; Onu, si' ad aborto
Sarebbero nove in tutto i casi in Italia di Zika, tutti 'importati' da persone arrivate da viaggi nelle zone a rischio e tutti guariti. L'ultima è una persona di ritorno da un viaggio nella Repubblica Dominicana, curata all'Ospedale civile di Venezia. Le sue condizioni sono buone. E a Roma e' stata ricoverata un'altra persona all'istituto Spallanzani, la struttura che ha gia' visto e' gestito la pericolosa epidemia di Ebola curando i due italiani colpiti. Dall'Onu intanto e' arrivato un appello per permettere alle donne di abortire e di accedere ai servizi di salute pubblica per evitare le nascite in un momento come questo in cui la trasmissione del virus puo' essere cosi' grave per i feti. Il rischio di microcefalia sembra infatti sempre piu' certo. Ma questa ipotesi ha trovato il fermo no da parte dei vescovi brasiliani. A preoccupare gli esperti è anche la possibilità di contagio attraverso rapporti sessuali. Il Cdc statunitense ha pubblicato una linea guida specifica per le donne in gravidanza, in cui si consiglia di evitare i rapporti sessuali o usare il preservativo fino alla nascita del bimbo alle donne i cui partner hanno viaggiato nei paesi interessati.
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lunedì 1 febbraio 2016
Esclusione Ticket sanitario, le 203 prestazioni fuori tutela
Prestazioni escluse dal ticket secondo il Decreto Appropriatezza: elenco completo e condizioni di erogabilità.
Con l’entrata in vigore del Decreto Appropriatezza, ben 203 prestazioni mediche devono ora essere pagate di tasca dal cittadino, poiché la fruizione del ticket in merito è stata limitata a condizioni piuttosto restrittive. Il decreto modifica integralmente la mappatura di tutte le prestazioni sanitarie, ora in gran parte a carico del cittadino.
Tra le prestazioni fuori tutela non vi sono soltanto esami dal nome impronunciabile, ma anche analisi che si effettuano abbastanza spesso per prevenire importanti patologie, come colesterolo e trigliceridi: queste analisi possono essere ora prescritte in casi ben precisi, dietro valutazione di opportunità del medico; medico che subirà delle salate sanzioni, per le prescrizioni non strettamente necessarie.
Nessuna elasticità, dunque, nonostante la prevenzione sia fondamentale per evitare seri problemi, ed anche maggiori esborsi per la sanità pubblica: se le analisi utili a prevenire una determinata patologia possono avere un costo non indifferente, il costo delle cure per la patologia è comunque notevolmente più elevato delle spese legate alla prevenzione.
È altrettanto chiaro che, per molti cittadini, non poter fruire del ticket significherà dimenticare la prevenzione: esistono delle analisi che, senza la tutela, arrivano a costare migliaia di euro.
Vediamo ora l’elenco completo delle prestazioni non più tutelate.
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Con l’entrata in vigore del Decreto Appropriatezza, ben 203 prestazioni mediche devono ora essere pagate di tasca dal cittadino, poiché la fruizione del ticket in merito è stata limitata a condizioni piuttosto restrittive. Il decreto modifica integralmente la mappatura di tutte le prestazioni sanitarie, ora in gran parte a carico del cittadino.
Tra le prestazioni fuori tutela non vi sono soltanto esami dal nome impronunciabile, ma anche analisi che si effettuano abbastanza spesso per prevenire importanti patologie, come colesterolo e trigliceridi: queste analisi possono essere ora prescritte in casi ben precisi, dietro valutazione di opportunità del medico; medico che subirà delle salate sanzioni, per le prescrizioni non strettamente necessarie.
Nessuna elasticità, dunque, nonostante la prevenzione sia fondamentale per evitare seri problemi, ed anche maggiori esborsi per la sanità pubblica: se le analisi utili a prevenire una determinata patologia possono avere un costo non indifferente, il costo delle cure per la patologia è comunque notevolmente più elevato delle spese legate alla prevenzione.
È altrettanto chiaro che, per molti cittadini, non poter fruire del ticket significherà dimenticare la prevenzione: esistono delle analisi che, senza la tutela, arrivano a costare migliaia di euro.
Vediamo ora l’elenco completo delle prestazioni non più tutelate.
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domenica 31 gennaio 2016
Boom di celiaci in Italia, aumentati del 15% in due anni
Malattia autoimmune che colpisce più le donne degli uomini in un
rapporto di due a uno. la metà delle persone che ne soffrono vive al
Nord
È boom di celiaci in Italia, aumentati di oltre il 15% in soli due anni, dal 2012 al 2014, ma a crescere è soprattutto il numero di diagnosi. Metà di loro vive nel Nord Italia. È quanto emerge dall’ultima relazione sulla celiachia consegnata dal Ministero della Salute al Parlamento e pubblicata sul sito web del dicastero.
Nel 2014, si legge, risultavano 172.197 celiaci, nel 2012 erano 148.662, ovvero 23.535 in persone in più, con una crescita di circa il 15,8%. In particolare la Lombardia se ne contano ben 30mila. Il 48% delle diagnosi, infatti, è concentrato al Nord, il 22% al Centro, il 19% al Sud e l’11% nelle Isole.
Patologia autoimmune che si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti in seguito all’assunzione del glutine, colpisce più le donne che gli uomini, in un rapporto di due a uno. È considerata una malattia sociale che investe la famiglia, la scuola, le strutture sanitarie e il mondo del lavoro, che devono essere in grado di offrire, a chi lo necessita, alimenti sicuri, ovvero gluten free, ad oggi unica vera terapia.
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Celiachia, l’esercito dei malati inconsapevoli
È boom di celiaci in Italia, aumentati di oltre il 15% in soli due anni, dal 2012 al 2014, ma a crescere è soprattutto il numero di diagnosi. Metà di loro vive nel Nord Italia. È quanto emerge dall’ultima relazione sulla celiachia consegnata dal Ministero della Salute al Parlamento e pubblicata sul sito web del dicastero.
Nel 2014, si legge, risultavano 172.197 celiaci, nel 2012 erano 148.662, ovvero 23.535 in persone in più, con una crescita di circa il 15,8%. In particolare la Lombardia se ne contano ben 30mila. Il 48% delle diagnosi, infatti, è concentrato al Nord, il 22% al Centro, il 19% al Sud e l’11% nelle Isole.
Patologia autoimmune che si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti in seguito all’assunzione del glutine, colpisce più le donne che gli uomini, in un rapporto di due a uno. È considerata una malattia sociale che investe la famiglia, la scuola, le strutture sanitarie e il mondo del lavoro, che devono essere in grado di offrire, a chi lo necessita, alimenti sicuri, ovvero gluten free, ad oggi unica vera terapia.
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Celiachia, l’esercito dei malati inconsapevoli
lunedì 25 gennaio 2016
Virus Zika arriva in Europa, 4 casi in Italia e 3 in Gb
Italiani rientrati dal Brasile nel 2015, ora stanno bene
Dopo aver colpito 22 Paesi dell'America Latina, facendo scattare l'allarme rosso per i rischi alla salute pubblica, il virus Zika, associato alla comparsa di gravi patologie nei neonati, ha raggiunto anche l'Italia: 4 casi di contagio sono stati segnalati nel nostro Paese, tutti in uomini che rientravano dal Brasile.
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Virus Zika, l’Oms convoca comitato di emergenza
Zika. Che cos’è e a chi deve fare paura
Zika. Che cos’è e a chi deve fare paura
sabato 23 gennaio 2016
A PAVIA LA MACCHINA CHE CURA I TUMORI, MA IN POCHI LO SANNO
Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica CNAO è il quarto del mondo, dopo gli Stati Uniti, la Germania e il Giappone
di Domenico LecceseIl CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) è una struttura innovativa e tecnologicamente avanzata, voluta dal Ministero della Salute con Legge n° 388 del 23.12.2000, per il trattamento di tumori radio resistenti o non operabili, mediante l'uso di ioni carbonio e protoni. Nella sala sperimentale, nelle aree dedicate e nei laboratori si effettuano anche attività di ricerca clinica, radiobiologica e traslazionale.
Sincrotrone: l’invenzione che cura il tumore resistente ai raggi x Nonostante la struttura che ospita il Sincrotrone sia stata finanziata, in parte, dallo Stato, nessuno conosce il centro CNAO che attraverso l'adroterapia ha una percentuale elevatissima di guarigione dei tumori.
La puntata di “Report” andata in onda il 1 novembre 2015, ha trattato un argomento molto importante e poco conosciuto per quanto riguarda la cura dei tumori.
A Pavia un gruppo di fisici e ingegneri hanno messo a punto una macchina per la cura dei tumori che esiste solo in altri tre luoghi nel mondo: Giappone, Cina e Germania.
Si tratta del Sincrotrone e cura i tumori radio resistenti.
Nella visita a Pavia il Sottosegretario Dott.Vito De Filippo (ex Governatore della Regione Basilicata) esplora le stanze in cui questo enorme macchinario viene utilizzato e attraverso il quale le particelle vengono accelerate: si tratta di struttura in cui viene iniettato un gas ricco di idrogeno o carbonio che crea un fascio di protoni o di ioni carbonio che percorrono questa circonferenza un milione di volte in mezzo secondo. Ad ogni giro le particelle aumento l’energia. Il carbonio richiede grandi macchine per venire accelerato ma quando arriva a colpire la cellula tumorale è tre volte più efficace dei raggi x.
Roberto Orecchia, direttore scientifico fondazione CNAO, spiega: “Il carbonio è più pesante e lascia una traccia all’interno della cellula. Nel suo percorso ad elevata intensità lascia una traccia tale che tutto quello che incontra, anche in questo caso del DNA, lo rompe. Questo è un tipo di danno non riparabile dalla cellula“.
Per tanto anche un tumore radioresistente può essere eliminato con gli ioni carbonio. Tutto questo sistema è stato messo insieme dall’eccellenza italiana nella fisica.
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giovedì 21 gennaio 2016
Troppo zucchero manda in tilt il cervello, a rischio memoria
Blocca riproduzione staminali alla base dell'apprendimento
Troppo zucchero "manda in tilt" il cervello, ferma la riproduzione delle
cellule staminali dell'ippocampo - il centro nervoso dei ricordi.
Queste cellule sono fondamentali per le funzioni di apprendimento e
memoria. E' quanto dimostra uno studio condotto presso l'Università
Cattolica del Sacro Cuore e pubblicato sulla rivista "Cell Reports".
I ricercatori, guidati da Giovanni Pani e Claudio Grassi, hanno anche
dimostrato che, al contrario, una dieta povera di calorie aumenta il
numero di cellule staminali del cervello che ''lubrificano'' memoria e
capacità di apprendimento.
Le cellule staminali neurali sono
fondamentali per il mantenimento nel tempo delle funzioni cerebrali, e
se sono poche o funzionano male contribuiscono al declino cognitivo
nell'anziano. Lo studio mostra che un eccesso di glucosio nel cervello
(come si verifica ad esempio in caso di diabete) compromette la funzione
di tali cellule, riducendo la loro capacità di riprodursi.
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mercoledì 20 gennaio 2016
"Sclerosi multipla, risultati incredibili da un trattamento contro il cancro"
La sperimentazione su una ventina di pazienti a Sheffield, nel Regno
Unito. I medici: "Trapianti di midollo osseo usando cellule staminali
dei malati"
UNA CURA a base di staminali contro il cancro ha dato risultati positivi sui malati di sclerosi multipla. Lo sostengono i medici del Royal Hallamshire Hospital di Sheffield, nel Regno Unito, che stanno sperimentando il trattamento. Una ventina di pazienti hanno ricevuto trapianti di midollo osseo utilizzando le proprie cellule staminali. I medici sostengono che dopo l'intervento, alcuni malati gravi, ormai paralizzati, sono riusciti a camminare. "Scoprire un trattamento che può potenzialmente ribaltare uno stato di disabilità grave è una conquista", spiega il professor Basil Sharrack, del Royal Hallamshire Hospital.
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UNA CURA a base di staminali contro il cancro ha dato risultati positivi sui malati di sclerosi multipla. Lo sostengono i medici del Royal Hallamshire Hospital di Sheffield, nel Regno Unito, che stanno sperimentando il trattamento. Una ventina di pazienti hanno ricevuto trapianti di midollo osseo utilizzando le proprie cellule staminali. I medici sostengono che dopo l'intervento, alcuni malati gravi, ormai paralizzati, sono riusciti a camminare. "Scoprire un trattamento che può potenzialmente ribaltare uno stato di disabilità grave è una conquista", spiega il professor Basil Sharrack, del Royal Hallamshire Hospital.
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venerdì 15 gennaio 2016
La bufala del pane nero che fa bene alla salute. Una frode venduta a caro prezzo. Stop alle furberie dei panificatori, dice il ministero
I miracoli del pane nero sono una bufala con la
possibile aggravante della truffa. Il prodotto, in seguito al battage
mediatico dei mesi scorsi, è stato erroneamente considerato dai
consumatori un prodotto salutistico. Per questo motivo viene venduto a
prezzi stratosferici pur trattandosi di un alimento colorato con un
pizzico di carbone vegetale dal costo irrisorio. Se a tutto ciò si
aggiunge il divieto di vendere questo pane ribadito dal Ministero della
Salute, siamo di fronte ad una vera truffa commerciale.
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giovedì 14 gennaio 2016
Un cucchiaio di miele e cannella al giorno per migliorare la salute
La
cannella e il miele, uniti, sono stati usati per secoli nella medicina
ayurvedica e in quella cinese. E’ stato dimostrato che i due farmaci
naturali reagiscono combinati, formando nuovi composti in grado di
migliorare notevolmente la salute. Ecco come agisce:
Malattie cardiache: Fare
una pasta di miele e cannella in polvere, spalmare sul pane ogni
mattina, invece della marmellata, e mangiarla regolarmente come parte
della colazione. Questo ridurrà il colesterolo nelle arterie e potrebbe
aiutare la persona a diminuire il rischio da infarto. Inoltre, coloro
che hanno già avuto un attacco di cuore, se si segue questa procedura,
sarà protetto dal subire un altro attacco di cuore. L’uso regolare di
queste sostanze aiuta a mantenere sana la respirazione e a rafforzare il
muscolo e il movimento ritmico del cuore.
Artrite: Pazienti
affetti da artrite possono prendere tutti i giorni, mattina e sera una
tazza di acqua calda con due cucchiai di miele e un cucchiaino di
cannella in polvere. Se assunto regolarmente anche artrite cronica può
migliorare.
Migliora la digestione e combatte l’acidità: Una
tazza di acqua tiepida con una cucchiaiata di miele e cannella,
preferibilmente 20 minuti prima di pranzo. Aiuta a ridurre l’acidità e
anche a digerire gli alimenti pesanti.
Influenze e raffreddori: Uno
scienziato in Spagna ha dimostrato che il miele contiene un ingrediente
naturale che uccide i germi dell’influenza e protegge i pazienti dal
freddo.
Longevità: Tè
a base di miele e cannella in polvere, presa regolarmente riduce il
danno causato dall’invecchiamento nei tessuti. Prendete quattro cucchiai
di miele, uno di cannella in polvere e tre tazze di acqua bollente per
fare un tè. Prendete un quarto di tazza, 3-4 volte al giorno. Mantiene
la pelle fresca e riduce i danni causati dai radicali liberi e
l’invecchiamento dei tessuti, allungando il periodo di vitalità
regolarmente più di 100 anni.
Calma il mal di gola: Le
sue proprietà antibiotiche ed antinfiammatorie aiutano a trattare la
faringite, l’amigdalite, l’afonia, la disfonia, ecc. Mettetene un
cucchiaio in un bicchiere di acqua tiepida (non troppo calda) e bevete a
piccoli sorsi facendo dei gargarismi.
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lunedì 11 gennaio 2016
Farina 00: ‘Il più grande veleno della storia’
I prodotti raffinati causano varie malattie, tra cui il diabete
Farina 00: 'Il più grande veleno della storia'
"La farina 00 è il più grande veleno della storia, anche se biologica", così il professor Franco Berrino definiva questo alimento in una puntata di Report del 2009. E il motivo è che la farina bianca, così come tutti i prodotti raffinati, causa un aumento della glicemia e, di conseguenza, un incremento dell'insulina, portando col tempo ad un maggior accumulo di grassi depositati, e al conseguente indebolimento del nostro organismo, che diventa maggiormente esposto ad ogni tipo di malattie, anche tumori. Berrino ha spiegato che la farina 00, malgrado non abbia alcun gusto, ha avuto successo commerciale perché si conserva per un tempo indeterminato. Quando la farina viene raffinata perde le proprietà nutrienti tipiche del frumento integrale, che è un'ottima fonte di fibre ed è ricco di numerose sostanze, che si trovano nella crusca e nel germe.
Farina 00: 'Il più grande veleno della storia'. Perché fa male?
Quando mangiamo prodotti raffinati, tra cui il pane bianco, gli zuccheri presenti nel sangue aumentano improvvisamente e in maniera notevole e di conseguenza il nostro organismo produce più insulina, che porta all'incremento di grassi depositati e favorisce un rapido aumento di peso e di trigliceridi elevati. Tutto ciò può causare malattie cardiache. Inoltre, col passare del tempo, la produzione di insulina si blocca perché il pancreas è troppo carico di lavoro, provocando stati patologici come l'ipoglicemia e malattie come il diabete. L'unico modo per ovviare al problema è consumare prodotti integrali, ma bisogna stare attenti! Perché spesso il pane integrale venduto nei supermercati è "finto" e lo si può riconoscere perché è più chiaro di quello "vero".
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7 motivi per cui i prodotti raffinati costano meno di quelli integrali
Se bevi caffe’ tutte le mattine ti conviene leggere questo! Ecco cosa si e’ scoperto!
C’è chi lo preferisce espresso, chi all’americana e chi in una delle numerosissime varianti ormai in circolazione in ogni angolo del mondo, ma sicuramente non c’è adulto che non abbia mai provato a bere un caffè. Per molti è un rito, per tanti un’abitudine, soprattutto al mattino, per quasi tutti è soprattutto un piacere. Ma le opinioni riguardo alle controindicazioni del caffè lo reso “amaro” a chi alla salute proprio non vuole rinunciare. Ora però arrivano buone notizie per tutti gli amanti del caffè: fa bene al cervello, alla pelle e al corpo.
A riassumere i 10 buoni (e sani) motivi per berlo ci ha pensato l’Huffington Post , che li ha riassunti in questo “decalogo”:
1) E’ ricco di antiossidanti: secondo uno studio condotto nel 2005 dalla University of Scranton, negli Usa, non solo il caffè sarebbe ricco di questi elementi fondamentali per contrastare l’invecchiamento, ma gli antiossidanti contenuti nella bevanda sarebbero anche maggiormente assorbiti dal nostro corpo rispetto a quelli che si trovano ad esempio in frutta e verdura.
2) Il semplice profumo del caffè ha la capacità di far sentire meno stressati: che l’aroma del caffè sia un toccasana per le narici degli intenditori è un dato di fatto, ma una ricerca della Seul National University si è spinta oltre, esaminando il cervello dei topi sotto stress per carenza di sonno e dimostrando come il solo profumo del caffè riusciva a provocare cambiamenti nelle proteine che causavano questo stress.
3) Il caffè può ridurre i sintomi del morbo di Parkinson: a sostenerlo è stato uno studio del dottor Ronald Postuma , che nel 2012 ha dimostrato come la bevanda aiuti a controllare i movimenti in chi soffre di questa malattia
4) Il caffè fa bene al fegato, specie se si bevono alcolici: in questo caso la prova viene da uno studio che ha esaminato 125 mila persone , arrivando alla conclusione che coloro che bevono almeno una tazza di caffè al giorno hanno il 20% di probabilità di ammalarsi di cirrosi epatica, ovvero la patologia tipica di chi fa un consumo eccessivo di alcol.
5) Bere caffè riduce la propensione al suicidio: a scomodarsi a dimostrare questi effetti benefici del caffè è stata questa volta la Harvard School of Public Health , secondo la quale bere tra le 2 e le 4 tazze di caffè al giorno riduce del 50% il rischio di suicidio.
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sabato 9 gennaio 2016
10 cose da fare più spesso per sentirsi più appagati e felici
Per il nuovo anno vogliamo andare oltre la classica lista (infinita) dei desideri e dei buoni propositi. Vorreste sentirvi più felici e appagati nel 2016?
Allora partire dagli obiettivi che più desiderate raggiungere e giorno
dopo giorno impegnatevi per realizzare i vostri sogni, ma soprattutto,
dedicatevi del tempo per sentirvi meglio e prendetevi cura di voi e
degli altri.
1) Ringraziare
Non si tratta semplicemente di una questione di buona educazione. Impariamo a ringraziare
gli altri per ciò che fanno per noi. Pronunciamo le nostre parole di
ringraziamento con un sorriso, oppure scriviamo un messaggio carino o
lasciamo un biglietto affettuoso in più a chi vive intorno a noi e
merita qualche attenzione in più.
2) Colorare
Con il nuovo anno diamo libero spazio ai colori e alla creatività.
Colorare è un’arte e fa bene sia agli adulti che ai bambini. Possiamo
decidere di fare un disegno su un semplice foglio di carta e di
colorarlo con pastelli o pennarelli oppure possiamo partire da un
disegno già pronto da colorare. Per calmare la mente proviamo a
disegnare e/o a colorare un mandala.
3) Ballare
Con il nuovo anno ballare
potrebbe diventare la vostra attività preferita. Non vi resta che
provare per scoprirlo. In più, se non amate molto lo sport, il ballo
potrebbe aiutarvi a fare movimento in modo piacevole e divertente.
Provare per credere.
4) Sorridere
Sorridere è un toccasana per la salute e l'umore,
contribuisce a combattere lo stress e ci aiuta nelle relazioni con gli
altri. I sorrisi sono gratis e provare a sorridere per sentirsi meglio
non costa nulla. E allora iniziamo il nuovo anno con un sorriso in più
per gli altri e per noi stessi.
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venerdì 8 gennaio 2016
Acidi urici e infiammazioni: che cos’è l’acido urico e quali disturbi provoca - le purine
Acidi
urici e infiammazioni: che cos’è l’acido
urico e quali disturbi provoca. Cause e
rimedi naturali e olistici più efficaci
per eliminarli “Aritmie, gonfiori, stanchezza,
gastriti e dolori diffusi possono essere
spesso la spia di un surplus di acidi urici
nell’organismo.
Pochi lo
conoscono e quasi nessuno lo controlla.
In realtà, sono 13 milioni gli italiani
che ne soffrono, mettendo in pericolo
cuore, reni, circolo e cervello. Gli
acidi urici sono scorie metaboliche che
aumentano il rischio di ictus, ischemie,
disturbi cardiocircolatori e possono
favorire artriti e cistiti.
Lo sai
perché si forma l’acido urico? Qual è l’alimentazione
giusta per togliere l’acidità? Un Check
up di biorisonanza quantistica può aiutarti?
In questo
articolo trovi le risposte a queste e a
molte altre domande.”
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martedì 5 gennaio 2016
Gli effetti delle feste sul nostro corpo
Un'infografica illustra quali sono gli effetti sul nostro corpo dell'alimentazione eccessiva durante le feste
Vi mostriamo oggi un'infografica molto chiara e dettagliata che illustra cosa succede al nostro corpo durante le feste natalizie, seguendo un'alimentazione spesso eccessiva e disordinata.
Se è vero che siamo
quello che mangiamo, dopo le feste è davvero il momento di invertire la
rotta! Il cibo ha molti più effetti di quel che possiamo immaginare sul
nostro corpo. Scopriamoli tutti adesso.
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Come cambia il nostro corpo se limitiamo i carboidrati
Torta integrale delle feste senza lattosio
lunedì 4 gennaio 2016
VOLETE PERDERE PESO IN POCHISSIMO TEMPO ? ECCO COME...
La preparazione di questo tè MAGICO è semplice e si prepara in tre fasi e si utilizza ingredienti che sono prontamente disponibili. Tutti gli ingredienti sono potenti per il processo di assottigliamento.
GLI INGREDIENTI:
2 bastoncini di cannella
3 limoni freschi tritati
1 pezzetto di zenzero
3/4 litro di acqua purificata
Qualche foglia di menta ma potete anche non metterla se vi fa piacere mettetela
Per trarre il massimo vantaggio la fase di processo di preparazione e questa
1: Fate bollire 3/4 litro di acqua dalla fontana o dalla bottiglia come vi fa piacere a voi, una volta che è bollente aggiungere la cannella, limoni e lo zenzero.
2: Dopo aver gettato gli ingredienti nell’acqua bollente, si deve mettere la fiamma lentamente a ebollizione e cuocere gli ingredienti per circa 25 minuti.
3: Quando si spendono 25 minuti procede a scolare e servire
Questa bevanda normalmente si dovrebbe prendere 1 tazza prima di ogni pasto principale ogni giorno i risultati arriveranno senz’altro
Fonte
sabato 2 gennaio 2016
Kefir d’acqua: benefici e preparazione
Il kefir d’acqua è un’ottima bevanda probiotica, a base di grani di kefir, acqua naturale e dolcificante naturale. Stimola e rinforza il sistema immunitario e aiuta la regolarità intestinale. Ecco come prepararla a casa.
Il kefir d’ acqua è una bevanda fermentata che contiene ceppi di lieviti e batteri benefici (in relazione simbiotica) che le conferiscono innumerevoli proprietà.
Esistono due tipi di kefir: il kefir di latte e il kefir d’acqua. Le due tipologie differiscono non soltanto nel processo di produzione, ma anche nel quantitativo di fermenti: nel kefir di latte esistono circa 30 specie diverse di fermenti vivi, mentre il kefir d’acqua contiene solo 10-15 specie. Non solo, il Kefir d’acqua è meno calorico di quello di latte: contiene 20 kcal per 100 grammi. Il kefir fatto con latte di soia, invece, 45 kcal per 100 grammi.
Il kefir tradizionale viene preparato utilizzando del latte fresco e dei granuli di kefir, che contengono batteri e lieviti.
Il kefir però, come abbiamo accennato, può essere preparato anche con liquidi diversi dal latte vaccino, come il latte di soia, il latte di riso o semplicemente acqua zuccherata contenente frutta e aromi. In quest’ultimo caso avremo il kefir d’acqua.
Il kefir d’acqua, costituisce dunque un’ottima bevanda probiotica, in genere consumata da vegetariani, ma anche da chi è intollerante al latte. Inoltre, non contiene glutine.
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