La peste suina africana è arrivata a Roma: il primo esemplare contagiato è un cinghiale individuato nei pressi del parco dell’Insugherata, zona nord-ovest della Capitale. L’allarme è scattato subito perché gli animali nella regione sono migliaia. A questo punto i casi di peste suina accertati dall’inizio dell’anno, contando anche Liguria e in Piemonte, salgono da 114 a 115 e le regioni diventano tre. La situazione non è certo ottimale, perché molti speravano di avere localizzato e arginato il problema nelle due regioni del nord colpite ma non è andata così. L’unica cosa rassicurante è che la peste suina africana (Psa) non rappresenta un pericolo per l’uomo. Almeno, non dal punto di vista sanitario, perché si tratta di un virus che colpisce solo maiali e cinghiali. Stiamo parlando di un virus piuttosto contagioso e difficile da eradicare, che viene trasmesso dagli animali malati o da materiale contaminato, per esempio scarti di alimenti dispersi nell’ambiente che possono essere mangiati dai cinghiali.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento