Per il sovrappeso si abbassa
l'età in cui si presentano ben 13 tipi di cancro legati all’età
avanzata. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Obesity
di SIMONE VALESINISTIAMO diventando sempre più grassi. È un fatto: dal 1975 ad oggi il numero di bambini obesi sul pianeta è decuplicato. E anche se non ci piace ricordarlo, la cosa ci riguarda da vicino perché l’Italia è in prima fila tra i paesi occidentali in cui i cittadini pesano di più. Una tendenza inarrestabile – se non autentica epidemia come l’ha definita di recente l’Oms – che sta modificando anche la storia naturale di alcune patologie. A sancirlo, una volta per tutte, è un nuovo studio pubblicato sulla rivista Obesity, che svela come alcuni tipi di tumori caratteristici dell’età avanzata o della terza età stiano iniziando ad apparire sempre più precocemente, di pari passo con il progredire dell’attuale epidemia di obesità infantile.
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• I TUMORI LEGATI ALL’OBESITÀ
La nuova ricerca è, più precisamente, una review della letteratura scientifica sul tema: una riflessione a firma dell’onco-ematologo Nathan Berger, della Case Western Reserve University di Cleveland, che fa il punto sul rapporto tra cancro e obesità infantile analizzando i risultati di oltre 100 studi scientifici. Per iniziare, l’autore circoscrive il campo di studi rifacendosi alle conclusioni dell’Iarc (l’organismo dell’Oms dedicato alla ricerca sul cancro), che in una delle sue monografie pubblicata nel 2016 ha confermato l’obesità come fattore di rischio per 13 specifiche forme di tumore. Tra questi, due big killer come il tumore al seno e quello al colon retto, e altri meno comuni come il tumore alla tiroide, quello al fegato, il tumore endometriale, il mieloma o adenocarcinoma esofageo.
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