lunedì 7 marzo 2022

La postura e le emozioni sono interdipendenti

Con l’avanzare degli anni si manifestano varie modifiche a livello posturale, che soprattutto negli anziani influiscono non solo sulla struttura muscolo-scheletrica, con l’aumento del rischio di cadute, ma anche possono far insorgere problemi digestivi e respiratori e, poiché il sangue non fluisce liberamente, possono aumentare la possibilità di infarto e di ictus.

Non tutto però è perduto, in quanto la ginnastica posturale ed in generale l’esercizio fisico, associato ad uno stile di vita sano, possono aiutare a mantenere un corretto allineamento delle ossa e delle articolazioni, che permette così ai muscoli un buon funzionamento. Migliorano inoltre
la circolazione e la respirazione e gli organi interni riprendono la loro posizione naturale, liberi da ogni tipo di compressione.

Postura ed emozioni: come si influenzano

Il più delle volte però non basta intervenire solo a livello fisico, in quanto la postura non dipende soltanto da elementi strutturali del corpo e dalle sue funzioni biochimiche, ma anche dalle emozioni. La mente ed il corpo infatti non sono entità separate, ma interagiscono l’una con l’altra. Come la nostra mente influisce sulla postura, così questa a sua volta può influenzare il nostro stato d’animo. Facciamo un esempio: quando siamo arrabbiati o tristi, irrigidiamo i muscoli, incurviamo la schiena ed incassiamo il torace, rendendo così la respirazione più difficoltosa. Con la postura scorretta si mandano al cervello segnali negativi. Quest’ultimi produrranno ulteriori emozioni negative, creando una spirale dannosa, che si autoalimenta e che ci farà mantenere nel tempo posture scorrette. Al contrario un atteggiamento posturale corretto e motivante può favorire il buon umore e la serenità.

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