La Procura di Genova ha chiuso le indagini relative alla morte di Roberta Repetto. Stessa ipotesi di reato anche per il santone del centro olistico Anidra, Vincenzo Paolo Bendinelli, e la psicologa Paola Dora.
Sul quel neo il medico non aveva disposto alcun accertamento né i previsti esami istologici che avrebbero permesso di evitare l'evoluzione di quel linfonodo in metastasi. Inoltre, nonostante la donna lamentasse dolori, i medici che l'avevano in cura avrebbero "omesso di indirizzarla verso specifiche cure mediche", tranquillizzandola sulla sua guarigione. Sono queste le evidenze che per la Procura di Genova – titolare delle indagini – hanno portato alla definitiva accusa di omicidio volontario in concorso nei confronti del medico bresciano Paolo Oneda, della sua compagna (psicologa) Paola Dora e del fondatore del Centro Anidra di Borzonasca (Genova), Paolo Bendinelli, quest'ultimo accusato anche di violenza sessuale e maltrattamenti, per il caso relativo al decesso di Roberta Repetto, la 40enne agente immobiliare morta nel 2020. Ora hanno 20 giorni di tempo per presentare altre memorie o farsi interrogare dalla Procura prima del rinvio a giudizio.
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