lunedì 31 gennaio 2022

Covid, i vaccini hanno ridotto di quattro volte i morti e di cinque volte i ricoveri in terapia intensiva. L’elaborazione con i dati Iss

Di contro, se tutta la popolazione fosse vaccinata i numeri si ridurrebbero sensibilmente.

Che i vaccini abbiano stroncato la corsa del virus è ormai acclarato. Ma c’è uno studio – che parte dai dati pubblicati settimanalmente dall’Istituto Superiore di Sanità e realizzato dal consigliere regionale lombardo del Pd Samuele Astuti e dal professore della facoltà di Ingegneria dell’Università Cattaneo-LIUC Giacomo Buonanno – che dimostra come l’impiego dei vaccini antiCovid sia fondamentale nella lotta alla pandemia anche e soprattutto in una ondata caratterizzata da una nuova variante. 

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Sono i ricoveri dei no vax a mandare in tilt i pronto soccorso. Così un malato non Covid su due rischia il contagio

Da nord a sud è il massiccio ricorso alle strutture sanitarie dei non vaccinati a mettere in pericolo l’assistenza. Nella provincia di Bolzano 42 nuovi centri vaccinali e 7 punti triage

ROMA. «Chi non è vaccinato si ammala di più di Covid e in forme  cliniche più gravi. Ciò produce una pericolosa pressione sui pronto soccorso, creando begli ospedali ingenti problemi di gestione delle urgenze», afferma alla Stampa.it il professor Roberto Cauda, direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive del Policlinico Gemelli, revisore dei parametri Covid del governo e consigliere scientifico dell’Agenzia europea del farmaco (Ema)

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Covid oggi Italia, 57.715 contagi e 349 morti: bollettino 31 gennaio

Numeri del Covid in Italia, regione per regione, nel bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute

Sono 57.715 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia oggi, 31 gennaio 2022, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 349 morti. Da inizio emergenza ci sono state 146.498 le vittime in Italia.

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domenica 30 gennaio 2022

Coronavirus, bilancio del 30 gennaio 2022: 104.065 casi e 235 morti

Le autorità hanno diffuso il bilancio relativo ai nuovi casi di positività al coronavirus registrati nella giornata di domenica 30 gennaio 2022.

Il Ministero della Salute, in collaborazione con le amministrazioni regionali e l’Istituto Superiore di Sanità, ha diramato il bilancio relativo alla pandemia da coronavirus in Italia, aggiornato alla giornata di domenica 30 gennaio 2022.

fronte dei dati diffusi sabato 29 gennaio, nella giornata di domenica 30 gennaio sono stati individuati 104.065 soggetti positivi al Covid (ieri 137.147), 235 decessi (ieri 377) e 124.706 guarigioni/dimissioni (ieri 141.230).

Nella giornata di domenica 30 gennaio, inoltre, sono stati comunicati -19 ricoveri (ieri -160) e 5 nuovi ingressi in terapia intensiva (ieri -42).

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sabato 29 gennaio 2022

Covid, oggi in Italia 137.147 casi e 377 morti. Iss: Tasso mortalità nei no-vax è 27 volte superiore a vaccinati, news e bollettino

Le ultime notizie e gli aggiornamenti sul Covid-19 di oggi sabato 29 gennaio 2022 in Italia e nel mondo. Nel bollettino dei contagi di oggi: 15.631 casi in Veneto, 9.713 in Toscana, 1.807 in Umbria, 5.111 nelle Marche. Nuovo monitoraggio dell'Iss: Rt in calo a 0,97 e scendono anche incidenza del contagio e ricoveri covid; Omicron 2 in 9 Regioni, trovate già 21 sequenze. Tasso mortalità nei non vaccinati è 27 volte superiore a chi ha fatto il vaccino. Nessun cambio di colore per le regioni. Figliuolo: "A febbraio primi arrivi pillola anti covid Pfizer". Vaccino, aggiornamento Italia: 126.998.074 somministrazioni.

Nel mondo oltre 366 milioni di casi accertati da inizio pandemia e 5,6 milioni di morti per covid. Von der Leyen: "In Ue oltre metà adulti ha fatto terza dose del vaccino covid". Russia supera 100 mila casi in 24 ore per la prima volta. Anche in Giappone nuovo record di infezioni, oltre 84mila

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Variante Omicron 2, accertati i primi due casi in Liguria

Dopo un sequenziamento di routine al Policlinico San Martino di Genova, sono stati accertati due casi di pazienti positivi a Omicron 2.

In seguito a un sequenziamento di routine e di un campione derivante dal monitoraggio nazionale, sono stati individuati due casi di variante Omicron 2 in Liguria.

Sono due i casi di variante Omicron 2 accertati finora in Liguria.

Sono i primi positivi alla nuova mutazione verificati nella Regione. Così è emerso in seguito a un sequenziamento di routine all’ospedale San Martino di Genova. Il secondo caso, invece, è emerso dal sequenziamento di un campione derivante dal monitoraggio nazionale, che coinvolge il laboratorio di Igiene diretto dal professor Giancarlo Icardi.

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venerdì 28 gennaio 2022

Covid Italia, il bollettino di oggi 28 gennaio: 143.898 nuovi casi e 378 decessi

Ieri c'erano stati 155.697 nuovi casi e 389 decessi. Il tasso di positività scende al 13,7%

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 143.898 nuovi casi e 378 decessi. Il tasso di positività scende al 13,7%, a fronte di 1.051.288 tamponi processati. I guariti 181.594. In calo i ricoveri (-57), per un totale di 19.796, e le terapie intensive (-15), dove ci sono 1.630 pazienti.

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giovedì 27 gennaio 2022

Covid, il numero dei morti è gonfiato? Cosa dicono i dati

Dall’inizio dell’epidemia al 10 gennaio sono stati comunicati con i bollettini quotidiani del Ministero della Salute 138.099 decessi Covid. C’è una domanda che si pongono in tanti: questi numeri sono gonfiati? Il dubbio nasce per come vengono conteggiati i decessi. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, che recepisce le raccomandazioni dell’Oms, un decesso è da attribuire al Covid quando contemporaneamente sono presenti le seguenti condizioni (qui il documento): tampone positivo al momento della morte, un quadro clinico compatibile con i sintomi del virus (febbre, tosse, dispnea, brividi, tremore, dolori muscolari, cefalea, mal di gola, perdita acuta di olfatto o gusto), assenza di recupero clinico tra la malattia e la morte, e assenza di una chiara causa di morte diversa dall’infezione. Il problema riguarda prevalentemente quest’ultimo punto.


In base alle regole attuali, se una persona muore durante un incidente stradale mentre è positivo, non viene evidentemente conteggiato come morto Covid; ma se è affetto da patologia oncologica, cardiovascolare, renale, epatica, oppure ha il diabete, e cessa di vivere mentre è positivo, rientra nella contabilità dei morti Covid. Il ragionamento che accompagna le disposizioni è questo: «Le patologie preesistenti possono aver favorito o predisposto a un decorso negativo dell’infezione» ma il Covid è determinante. Questa spiegazione, però, spesso non viene ritenuta convincente e porta a considerare il numero dei morti come sovrastimato. Ma quale potrebbe essere l’interesse? Per i maliziosi è una questione legata ai rimborsi. Il 12 agosto 2021, con effetto retroattivo, è stato riconosciuto agli ospedali un incremento tariffario massimo per ciascun episodio di ricovero superiore a un giorno di 3.713 euro per l’area medica, e di 9.697 euro per la terapia intensiva. Incrementi giustissimi visto il peso di un paziente Covid su tutta l’organizzazione ospedaliera. Certo, nessuno può escludere la tentazione di attribuire il ricovero e il decesso al Covid, anche se magari il paziente nel frattempo è guarito ed il decesso è imputabile ad altra patologia pregressa.

(...)

Il ruolo dei vaccini

Il confronto dei decessi tra i non vaccinati e i vaccinati ci può aiutare a capire ancora meglio quanto il Covid possa essere in realtà determinante come causa di morte anche in presenza di patologie pregresse. L’analisi dell’Iss è fatta su un campione di 1.642 cartelle cliniche raccolte tra febbraio 2021 e il 10 gennaio 2022, periodo nel quale complessivamente sono decedute 46.572 persone, di cui 39.292 non vaccinate (84%) e 5.345 con ciclo completo. Il 3% dei non vaccinati è morto senza avere altre patologie contro lo 0,6% dei vaccinati con ciclo completo; con una patologia il 10,2% dei non vaccinati contro il 6,2% dei vaccinati; con due patologie il 17% dei non vaccinati contro il 9,5% dei vaccinati, con 3 o più patologie il 69% dei non vaccinati contro l’83,7% dei vaccinati con ciclo completo. A parità di condizioni di salute, con una/due patologie se non sono vaccinato, rischio di più.Fatto 100 il numero dei deceduti vaccinati, dunque, le morti si concentrano sui pazienti con tre e più malattie. Per quel che riguarda l’età media dei decessi fra i non vaccinati è di 78,6 anni, mentre nei vaccinati 84,7. Vuol dire che anche in persone già ammalate, il Covid può togliere 6 anni di vita.

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Covid, oggi in Italia 155.697 casi e 389 morti: via libera dell’Ema alla pillola anti Coronavirus di Pfizer: ultime notizie e bollettino

Le ultime notizie e gli aggiornamenti sul Covid-19 di oggi giovedì 27 gennaio 2022 in Italia e nel mondo. Nel bollettino dei contagi di oggi: 155.697 casi e 389 morti per Coronavirus. Le Regioni chiedono di modificare le regole a partire dal sistema dei colori. Report Gimbe: "Rallenta la curva dei contagi, meno ricoveri nelle terapie intensive". Scuola, presidi: 32% di classi dell'infanzia in Dad, Figliulo: "Buona disponibilità monoclonali, prossima settimana altri arrivi". Da febbraio basterà Green Pass per arrivi da Ue, nuova ordinanza di Speranza. Via libera dell'Ema alla pillola anti-Coronavirus di Pfizer.

Nel mondo 362.467.496 casi di Coronavirus. Mappa Ecdc, mai così tanti Paesi UE in rosso scuro. Oms, rallenta crescita contagi: +5% in una settimana. In Israele, quarta dose di vaccino covid solo a over 18 a rischio. Record di casi in Germania, Giappone, Corea del Sud e Russia. L'Austria ha revocato il lockdown per i non vaccinati.

Come funzionerà il Green Pass (illimitato) dal 1° febbraio

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mercoledì 26 gennaio 2022

Covid, Oms: Italia seconda per morti e contagi settimanali in Europa

Quarta nel mondo con oltre 4 decessi/100mila e oltre 1,2 milioni di contagi in 7 giorni

L'Italia è al secondo posto in Europa per il numero di vittime Covid nella settimana che va dal 17 al 23 gennaio, con 4,1 decessi ogni 100mila abitanti. Il numero più alto di nuove morti nella regione europea dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è stato infatti segnalato dalla Federazione Russa (4.792, 3,3 ogni 100mila abitanti, -7%), seguita appunto dall'Italia che con 2.440 nuovi decessi settimanali (+24%) è anche quarta a livello mondiale dopo Usa, Russia e India. Segue il Regno Unito (1.888 nuove morti, 2,8 per 100mila, dati simili alla settimana precedente). E' il quadro che emerge dall'ultimo bollettino settimanale dell'Oms sull'andamento della pandemia. In generale, il numero dei decessi settimanali nella regione europea diminuisce del 5%, con un totale di oltre 21mila morti segnalate.

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Covid, news. Bollettino: 167.206 nuovi casi e 426 morti. Tasso positività al 15,2%.

Processati 1.097.287 tamponi. Calano ricoveri (-36) e terapie intensive (-26). "Mantenere la zona rossa come zona di controllo e monitoraggio, ma togliere ogni restrizione in quella zona significa dare fiducia ai cittadini, quei 47 milioni che si sono vaccinati e a tutte le attività economiche", ha detto il sottosegretario alla Salute. Il governo orientato verso l'estensione della durata del Green Pass per chi ha booster

Lieve calo dei ricoveri ordinari (-36, ora 20.001) e delle terapie intensive (-26, ora 1.665). I nuovi casi sono 167.206, con 426 morti. Il tasso di positività è al 15,2% (BOLLETTINO - MAPPE - GRAFICHE). Le Regioni premono per una semplificazione delle regole, tra cui lo stop delle zone a colori. La richiesta è accolta dal sottosegretario alla Salute Costa ma con il mantenimento della zona rossa senza limitazioni per i vaccinati. Il governo valuta l'estensione della durata del Green Pass per chi ha fatto la dose booster. In Austria, da lunedì, il lockdown per i no-vax verrà revocato.

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Covid, Inail: 811 morti sul lavoro da inizio pandemia. I DATI

Il numero emerge dal 23esimo report della Consulenza statistico attuariale Inail. Sui casi mortali, nel 2021 il calo è stato del 57,2%. Oltre un quarto delle morti (25,8%) è avvenuto tra il personale sanitario e socio-assistenziale. Invece i contagi sul lavoro da coronavirus, dall'avvio dell'emergenza sanitaria alla data dello scorso 31 dicembre, sono stati 191.046

I decessi sul lavoro da Covid-19 segnalati all'Inail dall'inizio della pandemia sono 811. È un numero pari a un quarto degli infortuni sul lavoro con esito mortale denunciati dal gennaio 2020, con un'incidenza dello 0,6% rispetto al complesso dei morti nazionali da coronavirus comunicati dall'Iss alla stessa data. Mentre i contagi sul lavoro da Covid-19 segnalati all’Inail, sempre dall’inizio della pandemia, alla data dello scorso 31 dicembre, sono 191.046.

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martedì 25 gennaio 2022

Covid e contagi, basta parlare per trasmettere virus

Studio Arpa Piemonte e Università di Torino: virus 'viaggia' per oltre 1 metro

Il Covid-19 può essere trasmesso per via aerea in ambienti chiusi non solo tramite le goccioline respiratorie di più grandi dimensioni. Il virus si trasmette tramite aerosol ben oltre le distanze a lungo ritenute 'di sicurezza' ovvero 1-1,5 metri e le emissioni prodotte mentre si parla risultano essere di un ordine di grandezza superiori rispetto alla semplice attività di respirazione. E' quanto emerge da uno studio che, per la parte sperimentale, ha visto impegnati l'Arpa Piemonte e l'Università di Torino e per la parte teorica e modellistica l'Università di Cassino e la Queensland University of Tecnology.

I ricercatori - autori dello studio pubblicato sul 'Journal of Hazardous Materials' - hanno sviluppato, sperimentato e validato un metodo per il campionamento e l'analisi di Sars-CoV-2 nell'aria. E, grazie a questo metodo, l'Arpa ha fornito dimostrazione diretta del collegamento tra emissione di una carica virale nota di un soggetto infetto e le relative concentrazioni di virus nell'aria in condizioni controllate, dimostrazione non ancora presente in letteratura scientifica.

"Questo studio colma finalmente una lacuna di conoscenza circa la trasmissione di Sars-CoV-2 con una solida evidenza sperimentale che risolve un tema controverso - sottolinea il direttore del Laboratorio di Virologia molecolare dell'Università di Torino, David Lembo - Possiamo ora affermare che il virus può essere trasmesso per via aerea in ambienti chiusi e non solo attraverso le droplets. Un successo della ricerca italiana che permetterà di applicare i metodi sviluppati anche allo studio degli altri virus respiratori noti e a quelli che si potrebbero presentare in futuro".

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Covid oggi in Italia, 186.740 contagi e 468 morti

Numeri del covid in Italia, regione per regione, nel bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute

Sono 186.740 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia oggi, 25 gennaio 2022, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano, inoltre, altri 468 morti, il numero più alto di vittime della quarta ondata.

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Svizzera: Superati i due milioni di casi da inizio pandemia


Covid oggi Gb, 439 morti in un giorno




Covid, nuovo balzo dei contagi in Veneto: oltre 24 mila in un giorno. Pesante il bilancio dei decessi (53)

Aumentano anche i ricoveri in area medica (+125) e in terapia intensiva (+7)

Nuova impennata di contagi da Covid in Veneto. Stando al bollettino della Regione pubblicato nella mattina di oggi, 25 gennaio, i nuovi casi sono stati 24.312. Un balzo che arriva dopo il rallentamento osservato ieri, lunedì (+6.188), giornata che risente sempre della minor attività di contact tracing. Pesante balzo anche delle vittime, 53 in un solo giorno, per un totale di 13.008 decessi. Le infezioni dall’inizio della pandemia sono invece 271.653. Gli attuali positivi in isolamento sono in calo, 271.553 (- 11.941). Negli ospedali risalgono i numeri sia dei ricoveri in area medica, 1.830 (+125), che in terapia intensiva, 194 (+7).

Fonte

I test del tampone fai-da-te? «Non sono attendibili, sbagliati due risultati su tre»

Sotto la lente la procedura: è difficile eseguirlo come lo farebbe un sanitario

I test del tampone fai-da-te molto in voga in questi tempi di file infinite in farmacia non sono attendibili. Quei test che si vendono nelle tabaccherie e nei supermercati sbagliano spesso il risultato sbagliato. Soprattutto quando l’esito è negativo. E questo anche a causa degli errori nell’utilizzo del test. «Ci sono stati mutuati – spiega oggi a Il Messaggero il dottor Alberto Chiriatti, vice segretario regionale della Fimmg Lazio – che a fronte di una sintomatologia riconducibile al Covid, febbre o raffreddore, o anche senza soffrire di nulla e dunque a mero scopo di controllo, hanno svolto il tampone a casa da soli risultando negativi quando invece erano positivi». Gli errori ammontano al 66%. Questo perché l’analisi non viene eseguita in modo corretto: «Il problema sul positivo non esiste – aggiunge Ombretta Papa, medico di famiglia – il guaio subentra su chi risulta negativo a casa ma in realtà ha contratto il virus».

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“Nell’ultima settimana ricoverati 400 bimbi under 11 per Covid”: l’allarme dei pediatri italiani

Secondo gli ultimi dati della Sip (Società italiana Pediatria), sono 400 i minori ospedalizzati per Covid solo la scorsa settimana: “Esortiamo i genitori dei più di 2 milioni e mezzo di bambini che non hanno ancora ricevuto alcuna protezione ad iniziare al più presto il ciclo vaccinale per i loro figli”.

Aumentano i ricoveri per Covid-19 tra i bambini tra i 5 e gli 11 anni: è quanto riporta la Sip, la Società italiana di Pediatria, secondo cui nell'ultima settimana sono circa 400 i soggetti in età pediatrica ospedalizzati e sottolineando l’importanza della vaccinazione per proteggere i più piccoli anche dal rischio di finire in ospedale.

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Variante Omicron fine pandemia? Cosa dicono Oms e esperti

Il monito del dg Oms, le parole di Bassetti, Andreoni e Ciccozzi sul tema

La variante Omicron segnerà davvero la fine della pandemia di covid? "Plausibile" secondo il dg Oms Europa - almeno fino a domenica scorsa - che fa riferimento all'ingresso "in una nuova fase". Prudenza, però, perché è un "errore presumere" un epilogo immediato e 'in discesa' per il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità che oggi ha lanciato un nuovo monito. Accanto ai giudizi articolati dell'Oms, le opinioni degli esperti sul tema che però concordano sul fatto che la nuova mutazione "potrebbe" portare alla fine della pandemia avvicinandosi "molto a quelle che sono le caratteristiche di un virus circolante in una fase endemica". Ma per ora, chiariscono, i dati sono ancora insufficienti per poter giungere a una sentenza definitiva.

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"Costruire" i muscoli per evitare i dolori alla schiena

Soffri regolarmente di dolori alla schiena? L’esperta ci dice come tonificare i muscoli per risolvere il problema

Mal di schiena è un problema che è diventato sempre più frequente anche in questi anni di pandemia che ci ha costretti a una vita più sedentaria. La costruzione muscolare sembra avere un ruolo fondamentale. Spesso si sente dire che bisogna rafforzare la fascia addominale per evitare dolori, in realtà è il corpo nel suo insieme che va tonificato per guarire la zona.

Attenzione alla colonna. "Una schiena non si mantiene correttamente solo grazie alla colonna vertebrale – spiega Laura Puccini, trainer, insegnante di pilates. I muscoli che la contornano, avvolgono e "riempiono" sono fondamentali per la postura corretta e per rimandare il più avanti possibile i danni fisiologici legati all'invecchiamento. Se questi sono tonici, la colonna avrà meno bisogno di sorreggerli e stabilizzarli. 

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lunedì 24 gennaio 2022

Covid, oggi in Italia 77.696 casi e 352 morti: vaccini e Green pass, governo valuta di allungarne la durata per chi ha avuto il booster: ultime notizie e bollettino

Tutti gli ultimi aggiornamenti sulla quarta ondata di Covid-19 in Italia e nel mondo. Il bollettino dei contagi di oggi: 77.696 positivi e 352 morti. Superati i 10 milioni di casi nel nostro Paese. Oggi cambio di colori delle Regioni: Abruzzo, Friuli, Piemonte e Sicilia in arancione, passano in zona gialla la Sardegna e la Puglia. Locatelli (Cts): "Durata Green pass potrebbe cambiare e andare oltre i 6 mesi". Il governo sta valutando la possibilità di allungare la validità della certificazione verde a chi ha fatto la dose booster, per evitare che i primi ad essersi vaccinati restino scoperti. Finora, somministrate 30.231.332 di terze dosi.

Nel mondo 351.409.807 contagi e 5.596.593 decessi. Per l'Oms, Omicron potrebbe segnare la fine della pandemia da coronavirus in Europa. In Canada protesta dei camionisti contro l'obbligo vaccinale. Fine del lockdown nella città cinese di Xi'an dopo un mese di blocco.

In Abruzzo ospedali pieni, pazienti in strutture private


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La variante Omicron 2 è arrivata in Italia, gli esperti: “Molto più contagiosa”

La nuova variante Omicron 2 è approdata anche in Italia: a preoccupare gli esperti è la «non rilevabilità e un’alta contagiosità».

La nuova variante Omicron 2 è approdata anche in Italia: a preoccupare gli esperti è la «non rilevabilità e un’alta contagiosità».

La nuova variante Omicron BA.2 è arrivata anche in italia. Ormai è stata identificata in oltre 40 Paesi, con presenza massiccia in alcune nazioni dell’Asia e in Danimarca, dove rappresenta quasi la metà dei nuovi contagi.

Tra le caratteristiche più temibili di questa nuova forma di Omicron ci sono sicuramente la non rilevabilità e un alto tasso di infettività.

Omicron 2 in Italia: ancora pochi casi

Carlo Federico Perno, responsabile di Microbiologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, ha commentato così la presenza della nuova sotto-variante di Omicron:

«La sotto-variante BA.2 è stata osservata già qualche settimana dopo l’emersione del ceppo base Omicron. In Italia questa sotto-variante della variante Omicron di Sars-CoV- 2 c’è. Al momento, che io sappia, è ancora largamente minoritaria, tenendo sempre presente che questo è un campo in tale evoluzione che il dato cambia rapidamente. In altri Paesi ce n’è un po’ di più. Ma per quel poco che sappiamo non c’è una selezione evidente che privilegia BA. 2 rispetto a BA.1 e alla variante originaria».

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Verso proroga scadenza green pass per chi ha il booster

Contagiati in Italia da inizio pandemia verso quota 10 milioni

Il Governo ragiona su una proroga oltre i sei mesi della scadenza del green pass per chi ha fatto il booster.

E sul tavolo ci sono anche i nodi della minore durata del certificato rispetto rispetto ai 9 mesi di altri Paesi europei e dell'obbligo di tampone per chi arriva in Italia, anche con la terza dose: dalle Regioni è arrivato un grido d'allarme per le ripercussioni sul turismo.

A sbloccare in parte la situazione potrebbe essere una raccomandazione che martedì approderà sul tavolo del Consiglio affari regionali dell'Ue: alle persone con vaccinazione completa, guarite dalla malattia o con un test negativo, non potranno essere imposti nuovi tamponi o quarantene, indipendentemente dalla situazione epidemiologica del loro Paese di origine, si legge in una bozza del documento. E la validità del pass resta di 9 mesi.

Dall'1 febbraio la durata del certificato verde diminuirà da 9 a 6 mesi (dopo che il 15 dicembre 2021 c'era stato un primo taglio da 12 a 9 mesi). Calcolando che la somministrazione del booster è partita a metà settembre, a metà marzo ci saranno i primi italiani col pass scaduto nonostante abbiano fatto tre dosi e non ci sia, al momento, alcuna indicazione riguardo ad un'eventuale quarta dose. La problematica è ben presente ai ministri interessati che stanno "valutando soluzioni".

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domenica 23 gennaio 2022

Coronavirus, bilancio del 23 gennaio 2022: 138.860 casi e 227 morti

Le autorità hanno diffuso il bilancio relativo ai nuovi casi di positività al coronavirus registrati nella giornata di domenica 23 gennaio 2022.

Il Ministero della Salute, in collaborazione con le amministrazioni regionali e l’Istituto Superiore di Sanità, ha diramato il bilancio relativo alla pandemia da coronavirus in Italia, aggiornato alla giornata di domenica 23 gennaio 2022.

fronte dei dati diffusi sabato 22 gennaio, nella giornata di domenica 23 gennaio sono stati individuati 138.860 soggetti positivi al Covid (ieri 171.263), 227 decessi (ieri 333) e 131.303 guarigioni/dimissioni (ieri 148.756).

Nella giornata di domenica 23 gennaio, inoltre, sono stati comunicati 185 ricoveri (ieri -43) e 9 nuovi ingressi in terapia intensiva (ieri -31).

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Vaccino, la terza dose protegge al 66,7% dall’infezione: lo studio dell’ISS

I dati in percentuale dell'ISS sulla protezione che fornisce la terza dose di vaccino anti Covid-19

Buone notizie sul fronte vaccini. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS), fa sapere che la terza dose di vaccino anti Covid-19 protegge a percentuali significative dall’infezione anche in forma lieve. Ribadita dunque l’importanza di vaccinarsi anche con dose Booster.

dati del report dell’ISS riportano che la dose Booster di vaccino anti Covid, protegge dall’infezione al 66,7%. Questo non è un dato altissimo, ma comunque superiore al 50% e quindi fa ben sperare. L’ISS ha anche riportato la riduzione dell’efficacia del vaccino nel tempo. Dopo 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, quindi si parla della seconda dose, la protezione scende fino al 34,7%.

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Sos reinfezioni Covid, No vax e medici i più esposti

L’Iss: Omicron può contagiare anche chi è già stato positivo, già 108mila casi. Con la terza dose la protezione dal virus risale al 66,7%

ROMA - Non solo Omicron ha una maggior capacità infettiva, a fronte di una minor gravità del suo quadro clinico, è anche in grado di reinfettare (e non poco) chi pensava di aver chiuso i conti col Covid dopo il primo contagio. È quanto emerge dall’ultimo report targato Iss (Istituto superiore di sanità). Dal 24 agosto scorso al 9 gennaio 2022 sono stati segnalati 108.886 casi di reinfezioni, pari a 2,7% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni (3,2%) sul totale dei casi segnalati risulta stabile rispetto alla settimana precedente (3,4%). 

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Differenze tra il sangue dei vaccinati e non vaccinati? La bufala dei naturopati e omeopati tedeschi

Perché quei video dalla Germania su coaguli e vaccini non dimostrano niente

Tornano a circolare dei filmati dove alcuni «ricercatori indipendenti» vorrebbero dimostrare con delle immagini create al microscopio elettronico, che il sangue dei vaccinati contro il nuovo Coronavirus si coagulerebbe pericolosamente. Nel corso della pandemia sono circolate diverse false narrazioni: si va dalla Croce Rossa che rifiuterebbe le donazioni di sangue dai vaccinati, alle affermazioni di Enrico Montesano. Si è parlato di coagulazione anche nel controverso convegno tenutosi a Bolzano il 10 novembre 2021, basato sul lavoro di un gruppo di patologi tedeschi, la cui conferenza stampa venne trasmessa nel sito Odysee il 22 settembre scorso.

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sabato 22 gennaio 2022

Covid oggi Italia, 171.263 contagi e 333 morti

Numeri del Covid in Italia, regione per regione, nel bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute

Sono 171.263 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia oggi, 22 gennaio 2022, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 333 morti.

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Covid, il report Iss: «Rischio di morte 33 volte più alto tra i No Vax»

Il tasso di ricoveri è 39 volte più alto tra le persone non vaccinate, spiega l’Istituto superiore di sanità

Il tasso di mortalità a causa del Covid è 33 volte più alto tra i No vax rispetto ai pazienti vaccinati. Il dato emerge dal rapporto esteso dell’Iss pubblicato oggi, 22 gennaio. Nel dettaglio l’Iss parla di 52,9 decessi per 100.000 abitanti tra i non vaccinati over 12 contro l’1,6 per i vaccinati con booster. Quanto al tasso di ricoveri, è di 31,3 casi ogni 100.000 per i non vaccinati, circa 39 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose booster che registrano un tasso di 0,8 ogni 100.000. «Il tasso di ospedalizzazione standardizzato – spiega il report dell’Istituto superiore di sanità – è di 248,5 ricoveri per 100.000 abitanti per i non vaccinati contro il 20,8 ricoveri dei vaccinati», circa 12 volte più alto. Sempre dal report dell’Iss emerge che nell’ultima settimana è cresciuta la percentuale dei casi segnalati nella popolazione di età scolare: si passa dal 20 per cento della scorsa settimana al 24 per cento «verosimilmente per la riapertura delle scuole e la maggiore attività di screening effettuata all’interno delle strutture scolastiche». Dall’inizio della pandemia al 12 gennaio scorso, sono stati segnalati 1.698.273 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 11.573 ospedalizzazioni, 291 ricoveri in terapia intensiva e 38 morti.

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