Il direttore dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms) in Europa, Hans Kluge, lancia l'allarme e avverte che "siamo, ancora una volta, all'epicentro" della pandemia. L'attuale ritmo di trasmissione nei 53 paesi della regione europea "è motivo di grave preoccupazione"
AGI - L'aumento del numero di casi di Covid-19 in Europa è fonte di "grave preoccupazione" e a questo ritmo l'area rischia di registrare un altro mezzo milione di morti entro il prossimo febbraio. Il direttore dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms) in Europa, Hans Kluge, lancia l'allarme e avverte che "siamo, ancora una volta, all'epicentro" della pandemia.
Con 78 milioni di casi nella regione europea dell'Oms, che abbraccia 53 paesi e territori e comprende diverse nazioni dell'Asia centrale, il bilancio cumulativo ha ora superato quello del Sud-est asiatico, della regione del Mediterraneo orientale, del Pacifico occidentale e dell'Africa messi insieme, ha riferito l'organizzazione delle Nazioni Unite.
"L'attuale ritmo di trasmissione nei 53 paesi della regione europea è motivo di grave preoccupazione", ha avvertito Kluge, sottolineando che secondo "una proiezione affidabile" l'attuale traiettoria significherebbe "un altro mezzo milione di morti per Covid-19" entro febbraio. Gli aumenti dei contagi sono stati osservati "in tutti i gruppi di età", ha detto Kluge che ha puntato il dito sulla "copertura vaccinale insufficiente" e "l'allentamento" delle restrizioni.
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