Gianluca Vialli, capo delegazione della Nazionale, è tornato a parlare del tumore al pancreas affrontato nel 2017 durante Sogno Azzurro. Sa di essere preso come esempio da tante persone che, come lui, sono costrette ad avere a che fare con la malattia. Ha spiegato anche il modo in cui sta affrontando quest’ultima: “Io con il cancro non ci sto facendo una battaglia perché non sarei in grado di vincerla, è un avversario molto più forte di me. Il cancro è un compagno di viaggio indesiderato, però non posso farci niente”.
Nella prima puntata di Sogno Azzurro, la mini-serie Rai che racconta gli ultimi mesi della Nazionale vissuti dall'interno, c'è spazio anche per coloro che compongono lo staff di Roberto Mancini. Si tratta, in gran parte, di suoi amici dai tempi della Sampdoria, come Attilio Lombardo, Alberico Evani, Fausto Salsano e, ovviamente, Gianluca Vialli. Gemelli del gol ai tempi della Sampdoria, il CT lo ha voluto al suo fianco come capo delegazione e il cremonese non si è tirato indietro, seppur stia affrontando il periodo più difficile della sua vita. Dal 2017 ha fatto la conoscenza di un nemico indesiderato, quel tumore al pancreas che ha affrontato con coraggio e sconfitto grazie all'aiuto della sua famiglia. Ora sta bene, ma come ha detto più volte lo stesso Vialli, devono passare alcuni anni prima che ci si possa considerare completamente guariti.
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