Nelle intercettazioni telefoniche si sostanziano le accuse dei pubblici ministeri nei confronti dei 9 indagati nell'inchiesta sulla presunta falsificazione del flusso di dati verso l'Iss da parte della Regione Siciliana. In tre sono finiti agli arresti domiciliari e tra le persone sotto inchiesta c'è anche l'assessore alla Sanità
I morti da “spalmare”, il numero di positivi a Palermo troppo alto per essere comunicato in un unico giorno. Forse per i ritardi nelle notifiche, forse – sostiene la procura di Trapani – per condizionare le scelte del governo sulle norme anti-contagio da applicare in Sicilia. Nelle intercettazioni telefoniche si sostanziano le accuse dei pubblici ministeri nei confronti dei 9 indagati nell’inchiesta sulla presunta falsificazione del flusso di dati verso l’Istituto Superiore di Sanità da parte della Regione Siciliana. In tre sono finiti agli arresti domiciliari e tra le persone sotto inchiesta c’è anche l’assessore alla Sanità Ruggero Razza, che ha annunciato le sue dimissioni.
L’assessore Razza: “Spalmiamo i morti…” – È lui che, intercettato mentre è al telefono con la dirigente del Dasoe Maria Letizia Di Liberti discute del numero di decessi per il Covid: “Ma sono veri?”. “Sì, solo che sono di 3 giorni fa”. “E spalmiamoli un poco…”, suggerisce.
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