L'ex centrocampista racconta a Sportweek, oggi in edicola, la sua esperienza allo Spallanzani e critica chi parla di complotti e nega l'esistenza della malattia
Daniele De Rossi nella lunga intervista rilasciata ad Andrea Di Caro per Sportweek oggi in edicola con la Gazzetta spiega le motivazioni che lo hanno spinto a lasciare il gruppo azzurro, racconta la grande cavalcata all’Europeo, i suoi progetti futuri e le sue idee di gestione del gruppo quando avrà una squadra tutta sua da allenare, le polemiche con gli inglesi che ritiene inopportune, il rapporto con la Roma, le previsioni sul prossimo campionato. Negli stralci che seguono la sua esperienza con il Covid e la sua opinione sui No Vax.
"L’ho preso in Bulgaria. Sono stato subito male con febbre alta, ma l’ho sottovalutato. Avevo letto che alla mia età, 37 anni, al massimo avevi tre giorni di febbre. Invece è stato un crescendo. Ho vissuto tre fasi. La prima, di malessere vero: tosse tutto il giorno e nausea. Spossante. La seconda, della paura: in ospedale allo Spallanzani, dopo aver preso la saturazione che misurava 87 i dottori, che non smetterò mai di ringraziare, hanno cambiato faccia… Sono stato quattro giorni sotto ossigeno.
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