L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha confutato le teorie in base alle quali la terza dose di vaccino anti-Covid riduce la protezione nei soggetti più giovani rispetto a coloro che hanno ricevuto soltanto le prime due dosi di siero.
Covid, ISS: “Terza dose rischiosa o poco efficace nei giovani? Falso”
L’ISS ha risposto ai dubbi manifestati rispetto alla riduzione dell’immunizzazione nei soggetti più giovani causata dalla somministrazione della terza dose di vaccino sintetizzato contro il coronavirus. A questo proposito, l’ISS ha diramato una nota ufficiale sul suo sito web attraverso la quale ha riferito: “È falso che la terza dose del vaccino anti-Covid nella fascia di età 12-39 anni induce una perdita di protezione rispetto a chi ha fatto solo due dosi.
Ed è falso che il booster potrebbe addirittura mettere a rischio il sistema immunitario nei più giovani perché al momento non c’è nessuna prova che il booster influisca negativamente sulla risposta immunitaria”.
Nella nota, inoltre, è possibile leggere anche che “i test clinici e gli studi real world condotti negli altri paesi hanno evidenziato una maggiore protezione da parte della dose aggiuntiva in tutte le fasce di età”.
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