La vitamina K è importante per la coagulazione del sangue, ma può causare anche anemia, tossicità epatica ed emorragie cerebrali
La vitamina K è una vitamina liposolubile che svolge importanti funzioni nel nostro organismo, ma che può causare anche seri effetti collaterali. Scopriamola insieme.
Vitamina K: di cosa si tratta?
La vitamina K ha un ruolo fondamentale per la sintesi a livello epatico della protrombina e dei fattori VII, IX e X, tutte proteine che, una volta attivate, danno vita al processo di coagulazione.
Essendo una vitamina liposolubile, la vitamina K non è presente in grandi quantità nell’organismo e va assunta mediante l’alimentazione. L’assorbimento della sostanza è coadiuvato dalla contemporanea presenza di grassi nella dieta.
Vitamina K: le principali funzioni
La vitamina K, oltre a favorire la coagulazione del sangue, svolge anche altre importanti funzioni utili alla nostra salute.
La sostanza, infatti, previene le malattie del cuore, dato che inibisce la calcificazione delle arterie e favorisce il ricambio delle cellule muscolari dei vasi.
La vitamina K, inoltre, riduce il rischio di calcificazione dell’aorta nonché il rischio di infarto.
Ancora, la vitamina K contribuisce alla salute delle ossa dato che favorisce il metabolismo del calcio, modulando i processi di calcificazione ossea. Al tempo stesso, la sostanza consente il riassorbimento del calcio a livello renale e impedisce la disgregazione delle ossa.
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