Secondo Francesco Le Foche, immunologo del Policlinico Umberto I di Roma, una terza dose di vaccino è sempre più probabile "per le persone che assumono farmaci immunosoppressivi, per i trapiantati e per persone con patologie particolari in cui la risposta al vaccino puo' essere ridotta". "Il vaccino - ha detto in un'intervista - non solo mette al riparo il singolo dalla malattia grave, ma riduce la circolazione del virus nella popolazione".
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